Una seduta straordinaria a cui è invitata la deputazione messinese. "Deriva antimeridionalista", sostiene il Partito democratico, promotore dell'iniziativa
MESSINA – “Con l’autonomia differenziata avverrà una secessione delle regioni ricche del nord a danno del sud, Un attacco al meridione”. Il Partito democratico propone in Consiglio comunale il dibattito sull’autonomia differenziata. Mettono in evidenza i consiglieri Felice Calabrò e Antonella Russo (nella foto), del Pd: “Oggi 21 aprile, alle 16, è in programma una seduta di Consiglio comunale, straordinaria e aperta, a cui è stata invitata a partecipare tutta la deputazione nazionale e regionale messinese. E, in questa seduta, si voterà l’ordine del giorno contro il disegno di legge Calderoli che lo scorso 17 marzo abbiamo presentato e protocollato come gruppo consiliare del Partito democratico. Siamo davvero contenti che finalmente domani in città – su nostra iniziativa – si aprirà un fondamentale dibattito, alla presenza del sindaco e dei senatori e deputati nazionali e regionali eletti nel collegio di Messina, su un tema che ai più risulta ancora sconosciuto, ma che è destinato ad incidere pesantemente e concretamente sulla vita di ogni cittadino.
Aggiungono Calabrò e Russo: “Se il ddl Calderoli diventerà legge, a nostro avviso, si creerà una vera e propria secessione delle regioni ricche a discapito delle regioni meridionali, economicamente e socialmente indietro, e lo spirito unitario e democratico della nostra Costituzione sarà totalmente stravolto. Se non fermiamo questa deriva antimeridionalista, arriveremo alla tristissima conclusione che ogni bambino nato alle nostre latitudini, solo per questo, non avrà mai le stesse tutele di un bambino nato nelle regioni del nord: frequenterà scuole con minori risorse, godrà di un sistema sanitario ancor più da terzo mondo, i servizi offerti in materia di lavoro, di previdenza, di trasporti, di infrastrutture, saranno infinitamente deteriori rispetto ad un coetaneo che ha avuto la fortuna di nascere al nord, e sol per questo avrà garantito il godimento dei suoi diritti fondamentali. Il bambino del sud no!”.
“Si parla ogni giorno di ponte sullo Stretto mentre non è stato aperto alcun dibattito sul regionalismo differenziato”
E ancora: “Tutto questo sta per diventare triste realtà, se non ci batteremo tutti, al di là degli steccati politici, dei diktat dei capi di partito, per difendere i nostri territori e la nostra gente, vessati da decenni di disuguaglianze con le regioni più ricche, e su cui il disegno del regionalismo differenziato segnerà il colpo di grazia definitivo. Non ci importa se il nostro ordine del giorno sarà votato così com’è, se sarà stravolto, o se sarà bocciato; non ci interessa il risultato partitico. A noi interessa aver promosso e stimolato l’intervento politico di tutti i rappresentanti istituzionali davanti alla città, affinché ogni messinese sappia se sapremo fare fronte comune a difesa della nostra cittadinanza, oppure se le linee politiche dettate dalle regioni più ricche – come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna – a discapito del meridione più povero e più debole, troveranno sostenitori anche tra i nostri rappresentanti del popolo. Che si sappia che il tema dell’autonomia differenziata è destinato a trasformare la nostra città molto più di quanto non possa fare la costruzione del Ponte sullo Stretto. Solo che di ponte si parla ogni giorno, mentre nessun dibattito si era finora aperto in città sul regionalismo differenziato.