Il deputato all'assemblea regionale siciliana effettua considerazioni riguardanti la trasformazione di fatto del Consorzio per le Autostrade Siciliane da ente pubblico non economico a ente pubblico economico e soprattutto la necessità di non operare un trattamento, nei confronti dei dipendenti Cas, discriminatorio rispetto a tutti gli altri dipendenti di società concessionarie di autostrade e trafori, applicando, quindi, anche a questi CCNL
Come si debba inquadrare il Consorzio per le Autostrade Siciliane. Quale sia il contratto di lavoro applicabile ai suoi dipendenti. Stabilire se il Contratto Collettivo Regionale di Lavoro attualmente vigente possa farsi valere o meno nei confronti dell’ente. Queste e altre domande che lasciano insoluti i dubbi sul prossimo futuro del Consorzio e dei suoi dipendenti, sono state messe nero su bianco oggi dal deputato regionale Marcello Greco, all’interno di un’interrogazione indirizzata al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, Nicola Vernuccio e all’Assessore delle infrastrutture e della mobilità, Nino Bartolotta.
A fornire lo spunto decisivo per l’intervento di Greco, la constatazione che il Consorzio soggiace, sin dall’epoca della sua costituzione, alle previsioni generali del contratto collettivo nazionale, senza peraltro godere di elargizioni economiche da parte della regione, né per sostenere le spese correnti, né, tantomeno, per far fronte a quelle relative alla gestione del personale. Una situazione che, a dire di Greco, avrebbe sancito la trasformazione del Cas da “ente pubblico non economico sottoposto a vigilanza e controllo da parte della Regione Siciliana” a “ente pubblico economico”.
In ballo anche interessi di rilievo costituzionale, come non manca di precisare nelle proprie osservazioni Greco: considerato che, a livello nazionale, è ormai condivisa l’applicazione del CCNL a tutti i lavoratori dipendenti da società concessionarie di autostrade e trafori, non si vede come un’applicazione di un diverso trattamento economico nei confronti dei lavoratori del Cas, potrebbe ritenersi legittimo alla luce dei principi di non discriminazione recepiti all’interno della nostra Carta Fondamentale.
Del resto, si sottolinea nell’interrogazione, paventare l’applicazione ai dipendenti del Cas del Contratto Collettivo Regionale, significherebbe smentire tutti gli atti adottati dalla Giunta di Governo regionale, non solo prima dell’emanazione ma anche durante la vigenza del Contratto Collettivo Regionale stesso e che presupponevano, invece, la legittima sottoposizione dei dipendenti del Cas al CCNL.
Sulla base di queste osservazioni viene registrata l’urgenza di dare un segnale di univoca interpretazione del quadro normativo cui fare riferimento in tema di gestione del personale del Consorzio per le Autostrade Siciliane, sollecitando le opportune verifiche e dando luogo, quindi, a un intervento chiarificatore.
