Il sindacato Orsa chiede "assunzioni subito e di mettere fine a questa vertenza che ha creato solo illusioni per i lavoratori"
Nell’imminenza della pubblicazione del bando di concorso pubblico il direttivo sindacale Orsa rileva con soddisfazione che l’atto di indirizzo ha avuto le necessarie modifiche a tutela del precariato esistente. Purtroppo, rileva ancora lo stesso sindacato Orsa, si rilevano anche alcune note di grave criticità.
Il bando prevede il reclutamento, presso il Consorzio Autostrade Siciliane, di circa 130 unità di personale “Agente Tecnico Esattore” con contratto a tempo indeterminato in regime part-time al 25%. “Da come si legge in delibera – spiega l’Orsa – il Cas ha definito il proprio Piano Triennale del Fabbisogno, ed è stato dato mandato al Dirigente Generale dell’Ente per l’attivazione delle procedure concorsuali”.
La condizione sospensiva
“Nella Delibera si legge anche che l’effettiva assunzione del personale è subordinata alla condizione sospensiva dell’approvazione del bilancio di previsione 2022-2024; il documento di gestione contabile che il Consorzio dispone ogni anno pressoché a ottobre.
Questa condizione – prosegue l’Orsa – appare ingiustificata e tesa all’ennesima azione dilatoria. Visto che sono state individuate e allocate tutte le somme a disposizione, nel rispetto dei vincoli assunzionali e del tetto di spesa imposti dalle leggi regionali che regolano la gestione dell’Ente pubblico.
In buona sostanza – chiarisce il direttivo sindacale -, se anche il Cas pubblica oggi il bando di concorso pubblico, di fatto si sta preparando ad affrontare l’emergenza stagionale con l’ennesimo ricorso (sarebbe il sesto anno consecutivo) alle Agenzie di Somministrazione Lavoro, le quali, oltre a essere sempre un aggravio di spesa pubblica (oggi più di ieri ingiustificata) hanno sempre determinato discrimine tra i lavoratori e sono strumento di influenze politiche”.
Orsa: “Ostacoli burocratici ad orologeria”
“Una volta individuate e stanziate le somme per le assunzioni non ha alcun senso perdere altro tempo per attendere l’approvazione del bilancio e nel contempo dirottare altre risorse pubbliche nelle casse private delle agenzie interinali. Non ci risulta, peraltro, – spiega l’Orsa – che in occasione della trasformazione del contratto dei lavoratori interni da part-time in full-time, una volta individuate le risorse, sia stato necessario subordinare l’operazione all’approvazione del Bilancio di previsione.
Non si capisce il motivo per cui gli ostacoli burocratici emergono ad orologeria solo quando si tratta di rendere giustizia all’annosa vertenza dei precari storici che da anni rivendicano una forma di stabilizzazione in presenza di conclamata esigenza di personale.
A chi giova quindi questa manovra? – si chiede in conclusione il direttivo sindacale -. La risposta all’esigenza di personale non può essere, anche questa volta, l’agenzia interinale. I lavoratori dell’Orsa hanno un quadro chiaro che sarà oggetto di conferenza stampa e mobilitazione, qualora il Cas dovesse presentarsi impreparato, anche quest’anno, alle esigenze stagionali di personale”.