Il deputato regionale interviene sulla vicenda, dopo l'annuncio di una nuova serie di scioperi. E propone la privatizzazione del Consorzio
“Serve una soluzione certa ed immediata per la vicenda del Consorzio autostradale siciliano che chiarisca definitivamente quale sia il contratto di categoria da applicare ai lavoratori”. Giuseppe Picciolo, capogruppo dei PDR-DRS all’ARS, interviene così sull’intricata vicenda della vertenza CAS, di nuovo al centro dell’attenzione a causa della nuova serie di scioperi annunciata per il mese di ottobre.
“Mi sono fatto carico, assieme al presidente della V commissione Greco e al deputato Panarello, di presentare una risoluzione nella stessa commissione legislativa” – continua Picciolo – “che solleciti il governo regionale a chiarire definitivamente quale sia la posizione che il Cas deve tenere in ordine alla scelta della tipologia contrattuale”. Il deputato ha sottolineato come dalla Regione non siano arrivate soluzioni incisive, spingendosi a definire la situazione kafkiana: “E’ giunto il momento di uscire da questa impasse, che mette a rischio i diritti dei lavoratori che ritengono una giusta pretesa l’applicazione del contratto nazionale di categoria, idoneo peraltro alle mansioni uniche e specifiche che essi svolgono presso il Cas”.
Una possibile via d’uscita viene indicata dallo stesso Picciolo: “Sarebbe utile che il governo presentasse un DDL che preveda la trasformazione del Cas in ente pubblico economico, condizione che porterebbe a una nuova e più dinamica gestione manageriale, creando le condizioni affinché il consorzio possa realizzare la sua mission (garantire sicurezza stradale e delle infrastrutture gestite) e aprire un nuovo dialogo con le organizzazioni sindacali riguardo i profili contrattuali contestati. Nelle condizioni attuali, infatti, la semplice applicazione del contratto regionale potrebbe persino rappresentare un ostacolo, nel caso in cui il governo decidesse di valutare una procedura di privatizzazione o cessione del consorzio”.
Giovanni Passalacqua