Per il Comune il presidente è Santino Morabito, 3mila 197 voti. Russo, in prima battuta, ne ha sommati 3mila 066 ma ora vuole vederci chiaro: “Non c’è un numero definitivo dei voti per i presidenti e di conseguenza non si conosce l’esatto distacco. Si oscilla da una quindicina di voti sino a 130. Sui voti del presidente, che sono incollati, esigo certezze"
Il Comune ha ufficialmente nominato il candidato del centrosinistra Santino Morabito, sostenuto da sette liste, neo presidente della V circoscrizione. Al termine dello spoglio aveva sommato 3mila 239 voti contro i 3mila 066 del suo principale sfidante, l’uscente Alessandro Russo, sostenuto da due liste, quella di Renato Accorinti e Adesso Messina.
Dopo il lavoro degli uffici centrali delle circoscrizioni è arrivato il responso definitivo: la “forbice” tra i due candidati si è assottigliata, i voti di Morabito sono scesi a 3mila 197 ma pur sempre sufficienti per essere eletto nuovo presidente.
Il distacco esiguo e le difficoltà riscontrate nel conteggio, però, non convincono Russo, che ora, dalle pagine di facebook, preannuncia ricorso al Tar. “Seggi e numero di voti al V quartiere che non tornano oggi e non tornavano neppure nei giorni scorsi – scrive Russo -. Armiamoci di pazienza e cerchiamo la via del Tar. L'assoluta incapacità con cui sono state gestite le attribuzioni dei seggi e il conteggio finale dei voti a presidente ha dell'incredibile per una città civile”.
Riferimento in particolar modo alla sezione 153, della scuola Cesare Battisti. “E’ stato l'emblema – scrive ancora Russo – di come non si gestiscono elezioni e conteggi”.
“A questo punto pretenderò il riconteggio – prosegue -. Voglio sapere di quanto sono stato distaccato, perché i numeri proprio non tornano. E ricorro, sì. Che c'è di male? La democrazia esige chiarezza dei numeri”.
3mila 197 il numero dei voti definitivi attribuiti a Morabito, 3mila 066 quelli attributi in prima battuta a Russo, che scrive: “Non c’è un numero definitivo dei voti per i presidenti e di conseguenza non si conosce l’esatto distacco. Si oscilla da una quindicina di voti sino a 130. Sui voti del presidente, che sono incollati, esigo certezze. Alla V circoscrizione hanno sbagliato persino le assegnazioni dei seggi”.
(Marco Ipsale)
aboliamo i quartieri, assolutamente inutili
Concordo!
La legge dice che per i Comuni sotto i 250000 abitanti come Messina non bisognava eleggere alcun rappresentante di quartiere. Io li abolirei anche sopra tale soglia. Figure inutili, spesso sono i poveri della famiglia e comunque sono messi per controllare più capillarmente il territorio e portare voti a partiti e partitini. Insomma gli ennesimi mantenuti. Solo il M5S si è sottratto a questa logica non presentando candidati. Onore a questo movimento ultimo baluardo dell’onestà se non in tutti i suoi componenti (che comunque vengono espulsi) sicuramente negli ideali!!!
Russo cercati un lavoro
Sono pienamente d’accordo ;non si capisce che utilità abbiano i consigli di quartiere in una città dove è inutile anche il consiglio comunale !!
complimenti ai vostri commenti e viva la democrazia rappresentativa.
A questo punto perchè non torniamo alla monarchia?
I consigli circoscrizionali in città grandi come Messina sono fondamentali se ben gestiti.
Invece è più facile dire che siano carrozzoni.
Bisogna rientrare nell’ottica della rappresentatività.
Bisogna rientrare nell’ottica del ruolo fondamentale dei consiglieri circoscrizionali.
Esempio ne sono Libero Gioveni e Santi Interdonato che alla III circoscrizione hanno svolto un ottimo lavoro risolvendo i problemi del quartiere e della cittadinanza.
Bisogna riappropriarsi delle istituzioni, questa è la verità.
Inoltre bisogna conoscere la legge prima di fare affermazioni.
La legge nazionale parla della soglia di 250 mila abitanti.
Ricordiamoci però che la Sicilia è a statuto speciale e le leggi nazionali prima di essere attuate devono essere recepite dalla Regione Siciliana che ha 30 giorni di tempo per decidere se recepirle o meno.
In tal caso è stato deciso di non recepire tale norma e quindi le circoscrizioni sono più che leggittime in Sicilia. Inoltre Messina è città metropolitana per decreto e non per numero di abitanti quindi può e deve avere i consigli circoscrizionali soprattutto perchè Messina è una città che si estende in lunghezza e quindi troppo frammentata.
Riflettiamo e conosciamo le leggi prima di sparare sentenze!
Cordialmente,
Salvo
Allora Russo può andare a lavorare da Tamblor. Poi se Tamblor paga tutti gli altri consiglieri e presidenti di quartiere ci fa un grande favore. Grazie anticipatamente.
Russo ti manca lo stipendio e non sai come fare? Trovati un lavoro come tutti
Carissimo TEMBLOR, lei deve avere un coraggio da leone o gli occhi bendati, per difendere questi costi della DEMOCRAZIA, a questo punto perchè non eleggere un consiglio per ogni QUARTIERE e VILLAGGIO, o meglio un Consiglio per ogni CONDOMINIO, avremmo risolto, secondo il suo punto di vista, tutti i problemi di Messina. Le ricordo che i costi della DEMOCRAZIA, a Messina, viaggiano intorno ai 5/6 milioni di euro l’anno, non sarebbe il caso di ridurli, a cominciare dall’abolizione delle CIRCOSCRIZIONI? Comunque apprezzo il suo coraggio e rispetto la sua opinione sull’argomento.
Concordo con Alessandro, sono elezioni falsate nei numeri, nell’attribuzione dei seggi e dal metodo applicato, presidenti di seggio incompetenti, a distanza di 10 gg, ancora si è al controllo dei voti, altro che democrazia è roba da terzo mondo.
Si è giusto. No è sbagliato. Forse……
Ed espressione massima dell’ignoranza.
Per quanto riguarda la democrazia del movimento grillino è tale e quale a quella che portò Hitler a governare la Germania con il nazionalsocialismo.
Sapientone,se l’amministrazione comunale di Messina è un esempio di “democrazia rappresentativa” allora vorrei capire dove hai vissuto negli ultimi venti anni; certo non in questa città, dilaniata da un branco di pseudo politici parassiti ed inetti che l’hanno portata al dissesto economico, tanto da farsi apostrofare pesantemente dalla Corte dei Conti per aver prodotto una serie di bilanci “truccati”! O fai parte anche tu di questa “combriccola”?!
Vedo che sono usciti fuori tutti i paladini della democrazia! Rassegnatevi siete inutili. Dico siete perché sicuramente siete fra gli eletti o avete qualcuno in famiglia eletto da difendere. Andate a segnalare se i cassonetti sono troppo pieni o se c’è una macchina in doppia fila o peggio ancora a sbrigare qualche faccenda per conto di amici e parenti. Con i nostri soldi.
Riguardo a quello che parla della democrazia nel M5S si tenga la democrazia del PDL e PD-L e magari si legga Il fatto quotidiano di oggi con l’interrogazione sulla ministra italo-tedesca.
In effetti non è dato sapere Russo che cosa fa nella vita…la pacchia per lui è finita…se vuole mangiare vada a lavorare 8anche lui per 20 euro al giorno (se va bene te ne danno 20 )….non si rassegna al fatto che non sia salito…non si era rasssegnato al fatto che il PD non lo ha candidato assieme all amichetto suo…..classica dimostrazione di attaccamento alla poltrona per fare soldi….di questo si tratta…soldi..e basta…perchè se proprio ha cosi tanto amore per il suo quartiere,puo benissimo fare il presidente senza esserlo di fatto…la politica la si fa tutti i giorni e dobbiamo farla tutti quanti noi cittadini,rispettando regole e tutto il resto.
Ma se i 5 stelle non sono nemmeno riusciti a completare la lesta al comune, come mai avrebbero potuto presentare quelle ai quartieri? Ci vuole coraggio a dire che i 5 stelle non si sono candidati ai quartieri per scelta, lo hanno fatto perché non avevano candidati, e le elezioni comunali hanno dimostrato che sono 4 gatti!