L’assessore ha avviato un’operazione di verifica interna con la precisa volontà di rendere i bilanci comunali coerenti con lo strumento finanziario a cui il Comune di Messina si è aggrappato per uscire dalle sabbie mobili del dissesto
Al Comune di Messina è arrivato il momento di fare i conti con il piano di riequilibrio 2014-2023, e al momento i conti non tornano. Esistono, infatti, degli squilibri pari a circa 10 milioni di euro (ma la cifra ancora non è ufficiale) che l’amministrazione vuole sanare prima di presentare il bilancio consuntivo 2015 ed il bilancio preventivo 2016, pronti da settimane ma fermi negli uffici in attesa di essere “amalgamati” con i primi risultati concreti dello strumento finanziario introdotto dal decreto 174/2012 ed adottato dal Comune da oltre un anno.
Sebbene la manovra finanziaria decennale non abbia ancora ottenuto un giudizio definitivo da parte della commissione ministeriale che la sta esaminando e un decreto legge recentemente approvato dal Governo abbia allungato i tempi per la rimodulazione sino al 30 settembre, l’assessore Luca Eller ha iniziato il monitoraggio dei dati inseriti nel piano di riequilibrio di Palazzo Zanca esitato dal Consiglio comunale il 28 febbraio del 2015 incrociandoli con quelli dei bilanci.
L’operazione di verifica nasce dalla volontà dell’esponente della giunta Accorinti di rendere i bilanci comunali coerenti con lo strumento finanziario a cui il Comune di Messina si è aggrappato per uscire dalle sabbie mobili del dissesto. In questo preciso momento storico, il bilancio di riferimento è il previsionale 2016, a sua volta legato al bilancio consuntivo 2015.
«Il previsionale 2016, il consuntivo 2015 ed il piano di riequilibrio non sono tre documenti indipendenti ma devono essere tra loro necessariamente correlati» spiega Eller, sottolineando di aver iniziato un monitoraggio che parte dall’anno 2015 ma si proietta sino al primo semestre del 2016. «Mi arrabbio quando in un momento così delicato sento parlare di ritardi», aggiunge l’assessore toscano, il quale non fa mistero che per lui la data di presentazione dei bilanci diventa un aspetto secondario rispetto alla necessità di accertare che i numeri dei bilanci combacino con quelli del piano di riequilibrio, al fine di poter intervenire laddove «per cause esogene o endogene» le misure previste nel piano di riequilibrio non siano state pienamente rispettate.
In pratica , l’obiettivo che si prefigge Eller è quello di coprire da subito gli attuali “buchi” finanziari in modo da evitare che con il passare del tempo diventino voragini in grado di complicare la già drammatica situazione finanziaria di Palazzo Zanca. «Io devo pensare a noi che ci siamo oggi ma anche a quelli che ci saranno dopo» afferma ancora l’assessore, che rivendica l’importanza delle deleghe su risanamento finanziario e controlli interni a lui assegnate, considerate non semplici diciture burocratiche ma vere e proprie missioni da portare avanti e compiti da eseguire per salvare i conti del Comune e rimetterlo in carreggiata.
Sulla delicata situazione che è venuta a determinarsi in seguito al monitoraggio interno, Eller ha chiesto un confronto con i consiglieri comunali: «Dopo aver parlato in maniera chiara con la giunta ed i dirigenti, mi sembra giusto illustrare lo stato dei fatti anche al Consiglio comunale, con il quale ci deve essere la massima collaborazione».
Il faccia a faccia con i consiglieri si terrà probabilmente lunedì prossimo, nella seduta ordinaria della commissione bilancio.
Danila La Torre
Da badante ad assessore con fior fiore di stipendio oltre a quello previsto da badante? Siamo ormai alla follia da onnipotenza. Ecco come finiscono i nostri soldi ed il deficit aumenta con Signorino che invece di essere mandato a calci è diventato assessore di niente ma con stipendio ed Eller che da amico di Le Donne continua il suo cammino incassando fior di euro con promesse di pinocchio.
Da badante ad assessore con fior fiore di stipendio oltre a quello previsto da badante? Siamo ormai alla follia da onnipotenza. Ecco come finiscono i nostri soldi ed il deficit aumenta con Signorino che invece di essere mandato a calci è diventato assessore di niente ma con stipendio ed Eller che da amico di Le Donne continua il suo cammino incassando fior di euro con promesse di pinocchio.
Eller fa il suo mestiere bene o male lo sapremo presto considerato il tempo che ha a disposizione. Sta tentando di fare ciò che avrebbe dovuto fare invece chi è stato strapagato in tutto questo tempo che ha preceduto, causando, con la sua incompetenza, un disastro irreversibile, complici gli stessi politici che ora si atteggiano con le loro soluzioni post-mortem a soloni dell’ingegneria finanziaria. Non vi pare?
Eller fa il suo mestiere bene o male lo sapremo presto considerato il tempo che ha a disposizione. Sta tentando di fare ciò che avrebbe dovuto fare invece chi è stato strapagato in tutto questo tempo che ha preceduto, causando, con la sua incompetenza, un disastro irreversibile, complici gli stessi politici che ora si atteggiano con le loro soluzioni post-mortem a soloni dell’ingegneria finanziaria. Non vi pare?
Faccio seguito al mio precedente inserto, dimenticavo di ricordare, rispondendo a fiorenzo, che il tizio che ha creato il disastro chiede, tramite l’avvocato, la corresponsione della retribuzione di risultato, oltre quella percepita, di appena 156 mila euro. Se questo è il risultato vale la pena sperare nel badante.
Faccio seguito al mio precedente inserto, dimenticavo di ricordare, rispondendo a fiorenzo, che il tizio che ha creato il disastro chiede, tramite l’avvocato, la corresponsione della retribuzione di risultato, oltre quella percepita, di appena 156 mila euro. Se questo è il risultato vale la pena sperare nel badante.
Io a parte l’insostenibilità effettiva del piano di riequilibrio, credo che non sia serio ripartire dal consuntivo 2015 che non potrà contenere, tra l’altro, l’approvazione dei bilanci delle partecipate nè l’importo dei debiti desunto dalle delibere di transazione con i creditori così come vuole la legge per rendere effettivi e reali le somme da ripianare comprese le somme per interessi, rivalutazione e spese legali. Quindi il piano resta “aria fritta” non approvabile! Per il resto, poichè lo stato di “pre-dissesto” non può durare all’infinito i creditori presto chiederanno l’intervento della corte europea affinchè si imponga il pagamento di quanto dovuto. Il tempo passa, la crisi in Città aumenta ed i problemi e le responsabilità pure.
Io a parte l’insostenibilità effettiva del piano di riequilibrio, credo che non sia serio ripartire dal consuntivo 2015 che non potrà contenere, tra l’altro, l’approvazione dei bilanci delle partecipate nè l’importo dei debiti desunto dalle delibere di transazione con i creditori così come vuole la legge per rendere effettivi e reali le somme da ripianare comprese le somme per interessi, rivalutazione e spese legali. Quindi il piano resta “aria fritta” non approvabile! Per il resto, poichè lo stato di “pre-dissesto” non può durare all’infinito i creditori presto chiederanno l’intervento della corte europea affinchè si imponga il pagamento di quanto dovuto. Il tempo passa, la crisi in Città aumenta ed i problemi e le responsabilità pure.
Lo scrivo da mesi, ELLER dovrà fare i conti nel CONSUNTIVO con una montagna di residui attivi di competenza del 2015, prodotti da consistenti entrate correnti non riscosse, una di queste è il fondo di solidarietà comunale, i famosi SETTANTA MILIONI incassati nel 2016, a cui si aggiungono altre entrate che presentano forti criticità in termini di riscossione. Con il serpente velenoso degli ATTIVI circola indisturbato quello più velenoso dei residui PASSIVI di parte corrente, dipendenti dalle effettive prestazioni rese, mentre quelli di parte capitale collegati allo stato di avanzamento lavori relativi agli investimenti. Caro ELLER il tuo amico RENZI doveva legiferare per i Comuni un solo principio contabile: TANTI ACCHETTI E TANTI BUTTUNA.
Lo scrivo da mesi, ELLER dovrà fare i conti nel CONSUNTIVO con una montagna di residui attivi di competenza del 2015, prodotti da consistenti entrate correnti non riscosse, una di queste è il fondo di solidarietà comunale, i famosi SETTANTA MILIONI incassati nel 2016, a cui si aggiungono altre entrate che presentano forti criticità in termini di riscossione. Con il serpente velenoso degli ATTIVI circola indisturbato quello più velenoso dei residui PASSIVI di parte corrente, dipendenti dalle effettive prestazioni rese, mentre quelli di parte capitale collegati allo stato di avanzamento lavori relativi agli investimenti. Caro ELLER il tuo amico RENZI doveva legiferare per i Comuni un solo principio contabile: TANTI ACCHETTI E TANTI BUTTUNA.