Cronistoria delle bacchettate della Corte dei conti: la crisi senza fine del Comune di Messina

Cronistoria delle bacchettate della Corte dei conti: la crisi senza fine del Comune di Messina

Danila La Torre

Cronistoria delle bacchettate della Corte dei conti: la crisi senza fine del Comune di Messina

Tag:

giovedì 26 Marzo 2015 - 23:27

Gli ultimi pronunciamenti della Sezione di controllo dimostrano che nei bilanci comunali permangono quei profili di criticità che li hanno sempre caratterizzati. Palazzo Zanca tenta da due anni di accedere al Fondo di rotazione nazionale attraverso il piano di riequilirbrio,ma i magistrati contabili ammoniscono: non diventi un dannoso escamotage per dilatare nel tempo la dichiarazione di default

I bilanci comunali, il piano di riequilibrio e la Corte dei Conti. La nota inviata a Tempostretto dal presidente della Sezione di Controllo della Corte dei Conti, Maurizio Graffeo, in merito all’articolo dal titolo “Come (NON) sono cambiati i bilanci di Palazzo Zanca nell’era Croce e nell’era Accorinti”, ci dà modo di tornare sugli ultimi pronunciamenti della magistratura contabile relativamente alla situazione economico-finanziaria del Comune di Messina. Pronunciamenti da cui si evince chiaramente che nulla è cambiato sul fronte dei bilanci comunali dal 2012 in poi, esattamente come sostenevamo nell’articolo di cui sopra.

E’ lo stesso presidente Graffeo che ci invita implicitamente a leggere le delibere emanate dalla Sezione di controllo allorquando scrive testualmente: «ogni pertinente giudizio sulla situazione finanziaria dell’ente (ivi compreso l’applicazione di misure inibitorie) nei limiti sostanziali e procedurali dei controlli finanziari come perimetrati dal legislatore e dalla giurisprudenza costituzionale, è contenuto nelle decisioni di questa Sezione (deliberazione n.58/2014; 186/2014; 68/2014; 32/2014 etc)… a cui si rinvia».

La delibera n. 58 è quella con cui è stato “bocciato” il bilancio consuntivo 2012 (vedi qui); la delibera n. 68 è quella con cui vengono segnalate «numerose e rilevanti criticità» in merito alla Relazione semestrale con riferimento al primo semestre 2013 (vedi qui); ladelibera n.32 è quella con cui la Corte dei Conti risponde ai Comuni di Messina e Bagheria circa la possibilità di ripresentare un nuovo piano di riequilibrio, avvalendosi del maggior termine previsto dall’art.1 comma 573 della legge di stabilità 2014.

La delibera n.186, cioè l’ultima in ordine di tempo recapitata a Palazzo Zanca, è quella che certifica e “cristallizza” la drammatica situazione economica dell’ente, per superare la quale la giunta Accorinti ed il Consiglio comunale rimandano al piano decennale di riequilibrio (vedi qui).

In quest’atto deliberativo i magistrati contabili fanno infatti presente che «secondo quanto prospettato dall’ente…, la situazione di grave squilibrio strutturale dovrebbe essere affrontata adeguatamente e trovare superamento proprio attraverso lo strumento di risanamento del piano di riequilibrio finanziario pluriennale (a cui l’ente affida espressamente l’attuazione delle misure correttive richieste dalla Sezione a seguito della pronuncia specifica n. 58/2014/PRSP)». A tal proposito è necessario ricordare che in virtù della delibera n.58 e della mancata attuazione delle misure correttive, ancora oggi il Comune di Messina può sostenere solo spese indifferibili ed espressamente previste dalla legge. Ragione per la quale, ad esempio, la giunta Accorinti, negli scorsi mesi, non ha potuto comprare neanche il cero da 80 euro da donare, come tradizione, alla Madonna di Montalto.

Preso atto che il Comune di Messina intende ricorrere alla procedura di riequilibrio, con delibera n.186, i magistrati contabili sentono « l’obbligo di rammentare … che la Corte … proprio nel ribadire la funzione del piano di riequilibrio come volto a “scongiurare la più grave situazione di dissesto”, ha ammonito in ordine ai rischi di un utilizzo strumentale dell’istituto (“potrebbe rivelarsi un dannoso escamotage per evitare il trascinamento verso una situazione di dissesto da dichiarare”), potenzialmente dannoso per l’erario nonché elusivo delle regole di responsabilità legislativamente legate alla dichiarazione di dissesto, poste a presidio dell’efficienza degli enti locali».

Secondo la Corte dei conti, il piano di riequilibrio non deve cioè trasformarsi in un «dannoso escamotage» per dilatare nel tempo la dichiarazione di dissesto, nel qual caso si avrebbero come conseguenze quelle di provocare danno erariale ed eludere le regole di responsabilità che la legge prevede in caso di default.

Se fosse dipeso dalla Corte dei Conti, il Comune di Messina avrebbe dovuto dichiarare dissesto già nel 2012, quando a novembre di quell’anno fece recapitare a Palazzo Zanca la deliberazione n.355, con cui concedeva 30 giorni di tempo per attuare le necessarie misure correttive finalizzate a superare «i gravi ed evidenti squilibri strutturali di bilancio suscettibili di provocare il dissesto dell’ente, che impongono di attivare senza indugio la procedura prevista dall’art. 6, comma 2, del decreto 6 settembre 2011, n. 149». A Palazzo Zanca, non c’era più la giunta Buzzanca ma il commissario Croce, al quale – dopo l’ultimatum della Corte dei Conti – venne in soccorso il decreto 174/2012, meglio conosciuto come “salva- comuni”, con il quale il Governo decise di lanciare un’ancora di salvezza agli enti in pre-dissesto per scongiurarne il fallimento. Il Comune di Messina decise quindi di provare ad accedere al Fondo di rotazione nazionale e la delibera 355 della Corte dei Conti venne sospesa ex lege a seguito della presentazione del piano di riequilibrio predisposto dal commissario Croce e dai suoi esperti ed approvato dal Consiglio Comunale nel febbraio 2013. Da allora sono passati due anni e tutt’oggi – causa anche interventi normativi volti a far slittare i termini per aiutare ulteriormente gli enti in crisi – il Comune di Messina non ha un piano di riequilibrio approvato dal Ministero e dalla Corte dei conti.

Se la Sezione di controllo – come spiega nella delibera 186 – non ritiene il dissesto il peggiore dei mali, il Governo invece prova ad offrire agli enti locai tutti gli strumenti per scongiurare il fallimento.

Tornando ai bilanci comunali, la Corte dei conti non si è ancora espressa né sul consuntivo 2013 né sul previsionale 2014, approvati rispettivamente il 2 ed il 31 dicembre 2014. Le premesse non lasciano molti margini per sperare in un esito positvo: il rendiconto 2013, esattamente come il consuntivo 2012, chiude con un disavanzo di oltre 2 milioni di euro, sebbene una prima versione – poi auto-emendata dalla giunta Accorinti – riportasse addirittura un avanzo di 6 milioni di euro. Nel consuntivo 2013 così come in quelli che l’hanno preceduto in quel di Palazzo Zanca, non c’è traccia dei debiti fuori bilancio né delle partecipate, nonostante i solleciti della Corte dei conti in tal senso. C’è inoltre quel parametro 6, relativo alle spese del personale, su cui si gioca la deficitarietà dell’ente, che se accertata impedirebbe al Comune di aderire alla procedura di riequilibrio e manderebbe in fumo l’attesa durata due anni. La situazione non migliora se prendiamo in esame il bilancio di previsione 2014, approvato alle ore 23 del 31 dicembre: il documento economico-finanziario di “programmazione” ha visto somme spostarsi da un capitolo all’altro sino all’ultimo momento, anche in questo caso con auto-emendamenti presentati dalla giunta per soddisfare le richieste del Collegio dei revisori dei conti.

I bilanci comunali di ieri e di oggi si assomigliano molto e sono il termometro della gravissima situazione in cui versa il Comune.

Danila La Torre

26 commenti

  1. Il giorno in cui dovranno dichiarare dissesto, cosa racconteranno?

    0
    0
  2. Il giorno in cui dovranno dichiarare dissesto, cosa racconteranno?

    0
    0
  3. Chi doveva cambiare Messina dal basso la farà precipitare dall’alto della sua impreparazione ed arroganza.
    George

    0
    0
  4. Chi doveva cambiare Messina dal basso la farà precipitare dall’alto della sua impreparazione ed arroganza.
    George

    0
    0
  5. no!!non sono come quellichecerano prima ,sono solo più arroganti di quellidiprima.Cambiare tutto x non cambiare nulla,anzi peggiorare tutto.E’ chiaro che dopo la politica fallimentare del Buzzy e del suo predecessore,l’unica strada è il dissesto,perchè i professori non sono o non hanno la capacità di fare un bilancio serio.

    0
    0
  6. no!!non sono come quellichecerano prima ,sono solo più arroganti di quellidiprima.Cambiare tutto x non cambiare nulla,anzi peggiorare tutto.E’ chiaro che dopo la politica fallimentare del Buzzy e del suo predecessore,l’unica strada è il dissesto,perchè i professori non sono o non hanno la capacità di fare un bilancio serio.

    0
    0
  7. I bilanci veri sono quelli che hanno fatto le precedenti Amministrazioni? Ma va……….. Solo pretestuoso di parte
    in maniera viscerale…purtroppo in questa citta’ chi la pensa come Te ,sono in molti.Lo dice uno che vi abita da 56 anni.
    Ecco perche’ ci siamo ridotti cosi’…….. A mia chi mi ni futti???? I nostri figli sono tutti fuori,quelli che restono sono disoccupati.

    0
    0
  8. I bilanci veri sono quelli che hanno fatto le precedenti Amministrazioni? Ma va……….. Solo pretestuoso di parte
    in maniera viscerale…purtroppo in questa citta’ chi la pensa come Te ,sono in molti.Lo dice uno che vi abita da 56 anni.
    Ecco perche’ ci siamo ridotti cosi’…….. A mia chi mi ni futti???? I nostri figli sono tutti fuori,quelli che restono sono disoccupati.

    0
    0
  9. va be almeno ci hanno tentato? Gli altri ci hanno affondato invece……..Il giorno che ci sara’ il dissesto,vediamo chi paghera’ i danni? Consiglieri comunali vecchi e nuovi …chi ha approvato i bilanci anni 2009 al 2012………

    0
    0
  10. va be almeno ci hanno tentato? Gli altri ci hanno affondato invece……..Il giorno che ci sara’ il dissesto,vediamo chi paghera’ i danni? Consiglieri comunali vecchi e nuovi …chi ha approvato i bilanci anni 2009 al 2012………

    0
    0
  11. Veramente non lo sto dicendo io ma la giornalista che riporta quello che la corte dei conti ha scritto sui bilanci che sono uguali sempre a quellicheceranoprima.Poi se TU sai leggere non ho detto che gli che gli altri hanno fatto bene anzi ho parlato di politica fallimentare,quindi o non sai leggere o hai l’occhi stuppati.

    0
    0
  12. Veramente non lo sto dicendo io ma la giornalista che riporta quello che la corte dei conti ha scritto sui bilanci che sono uguali sempre a quellicheceranoprima.Poi se TU sai leggere non ho detto che gli che gli altri hanno fatto bene anzi ho parlato di politica fallimentare,quindi o non sai leggere o hai l’occhi stuppati.

    0
    0
  13. Il MARGINE CORRENTE, cioè la differenza tra le entrate correnti e le spese correnti, dal 2008 al 2011 sindaco BUZZANCA, senza tenere conto di AVANZI DI AMMINISTRAZIONE scandalosi, è sempre stato NEGATIVO, si passa dagli oltre DIECI mln del 2008 ai VENTUNO del 2011. Il barcellonese approvò sempre una previsione di spesa corrente al di sopra delle nostre possibilità. Un MARGINE CORRENTE positivo serve per rimborsare le quote di capitale dei mutui e prestiti contratti, infatti per poterli onorare è andata in sofferenza la spesa per i SERVIZI SOCIALI, i trasferimenti ad ATM e MessiAmbiente. CROCE riportò il MARGINE CORRENTE a un valore positivo, più di DUE mln. ACCORINTI ha fatto meglio, più di CINQUE mln nel 2013, quasi CINQUE mln nel 2014.

    0
    0
  14. Il MARGINE CORRENTE, cioè la differenza tra le entrate correnti e le spese correnti, dal 2008 al 2011 sindaco BUZZANCA, senza tenere conto di AVANZI DI AMMINISTRAZIONE scandalosi, è sempre stato NEGATIVO, si passa dagli oltre DIECI mln del 2008 ai VENTUNO del 2011. Il barcellonese approvò sempre una previsione di spesa corrente al di sopra delle nostre possibilità. Un MARGINE CORRENTE positivo serve per rimborsare le quote di capitale dei mutui e prestiti contratti, infatti per poterli onorare è andata in sofferenza la spesa per i SERVIZI SOCIALI, i trasferimenti ad ATM e MessiAmbiente. CROCE riportò il MARGINE CORRENTE a un valore positivo, più di DUE mln. ACCORINTI ha fatto meglio, più di CINQUE mln nel 2013, quasi CINQUE mln nel 2014.

    0
    0
  15. Le medie aritmetiche di un arco temporale di sette anni sono validissime per conoscere le TENDENZE,per fornire un dato statistico più robusto ho scartato le cifre anomale,ebbene i risultati sono sbalorditivi,confermano la ABNORME DIFFERENZA tra i reali flussi di cassa SIOPE e le cifre teoriche elaborate in fase di accertamento delle entrate e degli impegni di spesa dei BILANCI DI PREVISIONE. I nostri DIRIGENTI hanno disegnato sulla carta(straccia) dei documenti contabili una realtà virtuale parallela a quella di fatto, da me descritta in questi anni. La media aritmetica degli INCASSI SIOPE è inferiore di oltre TRENTADUE mln rispetto a quella degli accertamenti dei previsionali, mentre quella dei PAGAMENTI SIOPE di oltre CINQUANTATRE’ mln.

    0
    0
  16. Le medie aritmetiche di un arco temporale di sette anni sono validissime per conoscere le TENDENZE,per fornire un dato statistico più robusto ho scartato le cifre anomale,ebbene i risultati sono sbalorditivi,confermano la ABNORME DIFFERENZA tra i reali flussi di cassa SIOPE e le cifre teoriche elaborate in fase di accertamento delle entrate e degli impegni di spesa dei BILANCI DI PREVISIONE. I nostri DIRIGENTI hanno disegnato sulla carta(straccia) dei documenti contabili una realtà virtuale parallela a quella di fatto, da me descritta in questi anni. La media aritmetica degli INCASSI SIOPE è inferiore di oltre TRENTADUE mln rispetto a quella degli accertamenti dei previsionali, mentre quella dei PAGAMENTI SIOPE di oltre CINQUANTATRE’ mln.

    0
    0
  17. PRIMA cifra tratta dai flussi di cassa SIOPE,SECONDA dai BILANCI DI PREVISIONE. ENTRATE CORRENTI.2008(€238.755.440)(€247.659.620).2009(€236.829.740)(€252.452.160).2010(€227.800.100)(€257.848.220).2011(€221.545.360)(€258.034.680).2012(€234.306.570)(€276.335.630).2013(€201.653.620)(€279.325.550).2014(€246.205.080) (€267.914.580).SPESA CORRENTE.2008(€220.515.901)(€258.128.999).2009 (€233.288.042)(€270.295.020).2010(€218.466.066)(€279.074.417).2011 (€218.629.150)(€280.879.864).2012(€198.471.265)(€274.107.963).2013 (€216.230.156)(€273.740.758).2014(€226.606.174)(€263.014.472). AVANZO DI AMMINISTRAZIONE,cifre dai previsionali.2008 (€16.827.687).2009
    (€5.474.163).2010(€2.377.103).2011(€1.968.090).2012(€1.044.530).2013(€2.182.018).2014(€2.560.701)

    0
    0
  18. PRIMA cifra tratta dai flussi di cassa SIOPE,SECONDA dai BILANCI DI PREVISIONE. ENTRATE CORRENTI.2008(€238.755.440)(€247.659.620).2009(€236.829.740)(€252.452.160).2010(€227.800.100)(€257.848.220).2011(€221.545.360)(€258.034.680).2012(€234.306.570)(€276.335.630).2013(€201.653.620)(€279.325.550).2014(€246.205.080) (€267.914.580).SPESA CORRENTE.2008(€220.515.901)(€258.128.999).2009 (€233.288.042)(€270.295.020).2010(€218.466.066)(€279.074.417).2011 (€218.629.150)(€280.879.864).2012(€198.471.265)(€274.107.963).2013 (€216.230.156)(€273.740.758).2014(€226.606.174)(€263.014.472). AVANZO DI AMMINISTRAZIONE,cifre dai previsionali.2008 (€16.827.687).2009
    (€5.474.163).2010(€2.377.103).2011(€1.968.090).2012(€1.044.530).2013(€2.182.018).2014(€2.560.701)

    0
    0
  19. mi scusi, non capisco una mazza,ma il suo idolo il tibetano ci capisce due mazze? Lei scriva a Signorino che fa il professore ma a noi ci può dire solo quanto fa due più due,ancora non lo ha capito?ma che numeri sono e si esalta a scriverli.Non si preoccupi,non farò più nessun commento anzi quando vedrò che lei posta i suoi numeri chiudo tempostretto,se ne faccia una ragione.

    0
    0
  20. mi scusi, non capisco una mazza,ma il suo idolo il tibetano ci capisce due mazze? Lei scriva a Signorino che fa il professore ma a noi ci può dire solo quanto fa due più due,ancora non lo ha capito?ma che numeri sono e si esalta a scriverli.Non si preoccupi,non farò più nessun commento anzi quando vedrò che lei posta i suoi numeri chiudo tempostretto,se ne faccia una ragione.

    0
    0
  21. Mi associo totalmente al suo pensiero di non capire una mazza di conti e sconti ma penso che quellidiprima e quellidioggi siano il rovescio della stessa medaglia e cioè si aggrappano a tutto pur di restare ancorati alle sedie, tanto nessuno può fare nulla per buttarli fuori e metterli alla gogna come meriterebbero. Ci mentono sapendo di mentire ed approfittano di noi poveri ignoranti. Meno male che abbiamo Meriadit che ci rompe le balle con conti e cifre come se l’attuale sindaco fosse meglio di quelli di prima.E’ inutile sciorinare numeri se poi non si è capaci di saperli spegare come se fossimo bambini di 7 anni. Forse sarebbe il caso, anzi senza forse , che Renatino se ne tornasse a fare solo il professore di educazione fisica.

    0
    0
  22. Mi associo totalmente al suo pensiero di non capire una mazza di conti e sconti ma penso che quellidiprima e quellidioggi siano il rovescio della stessa medaglia e cioè si aggrappano a tutto pur di restare ancorati alle sedie, tanto nessuno può fare nulla per buttarli fuori e metterli alla gogna come meriterebbero. Ci mentono sapendo di mentire ed approfittano di noi poveri ignoranti. Meno male che abbiamo Meriadit che ci rompe le balle con conti e cifre come se l’attuale sindaco fosse meglio di quelli di prima.E’ inutile sciorinare numeri se poi non si è capaci di saperli spegare come se fossimo bambini di 7 anni. Forse sarebbe il caso, anzi senza forse , che Renatino se ne tornasse a fare solo il professore di educazione fisica.

    0
    0
  23. mi scusassi,ma sono numeri complicati x giocarli al lotto.alla prossima scriva numeri da : 1 a 90.

    0
    0
  24. mi scusassi,ma sono numeri complicati x giocarli al lotto.alla prossima scriva numeri da : 1 a 90.

    0
    0
  25. professore? è appena insegnante di e.f. .

    0
    0
  26. professore? è appena insegnante di e.f. .

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007