A palazzo Zanca è arrivata una nota a firma del dirigente il Dipartimento degli affari interni e territoriali – Direzione centrale della finanza locale Giancarlo Verde. Allertate anche Corte dei Conti e Prefettura
Dopo mesi di silenzio, dal Ministero battono un colpo sul piano di riequilibrio proposto dal Comune di Messina per sanare i propri debiti.
Con una lettera recapitata all’amministrazione comunale, da Roma chiedono ulteriori «chiarimenti ed aggiornamenti» prima di poter fornire il responso tanto atteso. Pazzo Zanca avrà 30 giorni tempo per rispondere ed esaudire le richieste.
Nello specifico, il Dipartimento degli affari interni e territoriali – Direzione centrale della finanza locale- guidato da Giancarlo Verde– chiede di acquisire informazioni in merito: alle pronunce della Corte dei Conti; al patto di stabilità; al saldo di finanza pubblica 2016; agli andamenti di cassa; alle anticipazioni di liquidità; al fondo di rotazione; all’ analisi sugli equilibri di bilancio di parte corrente e di parte capitale, con un aggiornamento dei dati riferiti agli esercizi 2014, 2015 e 2016; al risultato di amministrazione e al risultato di gestione con un aggiornamento dei dati riferiti agli esercizi 2014, 2015 e 2016; al riaccertamento straordinario dei residui; debiti fuori bilancio; alle passività potenziali da contenzioso in essere; all’analisi della capacità di riscossione ed esiti dell’attività di recupero evasione; ai tributi locali e servizi a domanda individuale; ai servizi per conto terzi; alle spese il personale; all’indebitamento; agli organismi partecipati; alle spese degli organi politici istituzionali; alle misure di riequilibrio; al recupero evasione ; ai debiti di funzionamento; all’ incremento delle entrate correnti e ai tributi locali; alla revisione della spesa corrente; alle dismissioni beni ed immobili dell’Ente.
A dare notizia ai consiglieri comunali della nota del Ministero è stato l’assessore Guido Signorino, durante la seduta della commissione bilancio. L’ex vice-sindaco, alla presenza anche del presidente del Collegio dei revisori dei conti Federico Basile, si è trovato a rispondere al fuoco di fila di domande poste dai commissari sia relativamente al monitoraggio del piano di riequilibrio sia in merito al bilancio di previsione 2017, del quale ancora non c’è traccia.
Signorino ha rassicurato tutti con il suo ormai proverbiale ottimismo, affermando persino che sarebbe stato azzerato il gap riscontrato dall’Organo di revisione in seguito alle verifiche sulla concreta attuazione delle misure correttive inserite nella manovra decennale. Nei prossimi giorni , amministrazione e revisori si siederanno attorno allo stesso tavolo per confrontare le carte.
Quanto al bilancio di previsione, la giunta Accorinti dovrà dare un rapido impulso ad un iter impantanato da mesi nonostante i ripetuti annunci dell’imminente rimodulazione della delibera frettolosamente approvata e troppo entusiasticamente pubblicizzata con il selfie di gruppo lo scorso 30 dicembre. Dal Ministero fanno infatti sapere che «per comprovare l’operatività delle misure di risanamento» è necessario acquisire anche il bilancio di previsione 2017-2019 corredato dal parere dell’Organo di revisione, dagli allegati previsti dalla legge e dai documenti di programmazione (DUP).
Sindaco ed assessori dovranno quindi adesso passare dagli annunci ai fatti. Nel frattempo, da Roma hanno allertato sia la Corte dei Conti sia la Prefettura, destinatari per conoscenza della nota firmata da Verde.
Danila La Torre
Ma signorino c’è o ci fa?
Ma signorino c’è o ci fa?