Il responso dell’Anci sui debiti del Comune: 98 milioni quelli certi e circa 120 milioni quelli latenti

Il responso dell’Anci sui debiti del Comune: 98 milioni quelli certi e circa 120 milioni quelli latenti

Danila La Torre

Il responso dell’Anci sui debiti del Comune: 98 milioni quelli certi e circa 120 milioni quelli latenti

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martedì 10 Settembre 2013 - 17:37

L'esposizione complessiva ammonta a 300 milioni di euro, cifra addirittura inferiore quella inserita nel Piano decennale di riequilibrio redatto dal commissario Croce. Ancora dubbi sui debiti con le società partecipate, che dovrebbero quantificarsi in circa 40/50 milioni di euro. Signorino: «Si sta procedendo ad accertare in maniera più analitica e puntuale». Dal Ministero è arrivata una tranche del finanziamento statale per l’anno 2013 , pari a circa 24 milioni di euro

Per tutta la mattinata , il vicesindaco Guido Signorino, assessore al bilancio e allo sviluppo economico, si è trincerato dietro un insolito silenzio, rinviando ad un comunicato l’esito dell’ennesima trasferta romana organizzata per fare il punto con i tecnici dell’Anci sulla situazione debitoria del Comune .

Una situazione che, alla luce di quanto si legge nel comunicato diramato dall’Ufficio stampa, si delinea migliore di quella prospettata dall’ex inquilino di Palazzo Zanca, il commissario straordinario Luigi Croce, che era andato via parlando di 500 milioni di euro di debiti (tra accertanti e potenziali) , e leggermente più preoccupante di quella descritta dall’ormai ex ragioniere generale del Comune, Ferdinando Coglitore, , secondo cui la massa debitoria dell’ente comunale si attesterebbe intorno agli 80 mila euro, includendo tuttavia in questa cifra solo i debiti certi, liquidi ed esigibili.

Il giorno dopo l’incontro con Silvia Scozzese, direttore scientifico dell’Istituto per la finanza e l’economia locale e responsabile Finanza locale dell'Anci, e la dott.ssa Ivana Rasi nella sede dell'Istituto per la Finanza e l’Economia Locale IFEL, Signorino infatti dichiara: «è stato accertato che la massa debitoria dell'Ente è aumentata, passando da circa 78 a circa 98 milioni di euro, relativamente ai debiti certi, liquidi ed esigibili. Rimangono aspetti che sono presuntivamente stimati in relazione ai debiti con le società partecipate per circa 40/50 milioni di euro e che però si sta procedendo ad accertare in maniera più analitica e puntuale».

«Nel complesso, sommando anche altre esposizioni – spiega ancora Signorino – la situazione debitoria del Comune è di circa 180 milioni di euro, cui si aggiungono 120 milioni per i debiti cosiddetti latenti. Quest'ultima cifra richiederà ulteriori approfondimenti, ma nel complesso l'esposizione dell'Ente effettiva e potenziale si dovrebbe aggirare attorno ai 300 milioni». Vale a dire meno di quelli inseriti nel Piano decennale di riequilibrio redatto durante la gestione commissariale, i cui i debiti da risanare , tra certi e potenziali, ammontavano esattamente a 392 milioni di euro. La giunta Accorinti avrà tempo sino al 25 novembre per rimodulare il piano di risanamento, da cui dipende l’erogazione del Fondo di Rotazione nazionale, e queste nuove informazioni sulla condizione finanziaria del Comune saranno fondamentali per capire come e dove andare ad incidere con le misure correttive.

Nel comunicato stampa, Signorino precisa, inoltre, che una parte dell’esposizione debitoria «è sottoposta a particolare attenzione e potrebbe non essere attribuibile all'Ente (esempio lodo Torno)» ed aggiunge che l'Amministrazione comunale «oltre ad essere impegnata nell'allineamento dei debiti/crediti verso le partecipate, intende avviare una procedura per accordi transattivi con i creditori nell'ambito delle procedure del cosiddetto predissesto».

Il vicesindaco ci tiene, poi, a rendere noto che, in sede romana, «sono stati formulati apprezzamenti dagli uffici competenti per il lavoro di ricognizione svolto dalla Ragioneria Generale del Comune di Messina e dai dirigenti dei vari dipartimenti in uno spirito proficuo e collaborativo».

Ed oltre ai complimenti, da Roma e più precisamente dal Ministero dell’Interno è arrivata anche la prima tranche del finanziamento statale per l’anno 2013 , pari a 23.933.767,51 euro .Somma che darà un po’ di respiro alle casse comunali, ma che non mette totalmente al riparo Palazzo Zanca da nuove emergenze. In questi mesi, infatti, si è continuato ad andare avanti con anticipazioni di cassa, il piatto piange ed i quasi 24 milioni di euro non sono abbastanza per potersi permettere di abbassare la guardia. (Danila La Torre)

20 commenti

  1. Accorinti cercherà volontari disposti a risanare questo buchetto

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  2. Solo €300.000.000 di debiti?
    Fiuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!
    Mi ero preoccupato per nulla!!!!!!!!
    IL tutto è ampiamente alla portata degli accorintiani, che, volontariaemte, metteranno i soldi di tasca loro.
    Tanto, da quelle parti gli euro abbondano!!!!!!!

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  3. Parlano di milioni, in più o in meno, come se a pagarli, per i disastri provocati da politici e burocratici – ai quali la città si affida, in maniera assurda, per risolverli – non fossero le tasche già svuotate dei messinesi, bensì chissà quale magica entità.

    Ed ora attendiamoci la “modifica” al piano di rientro di questa estrosa giunta: scommettiamo che, come al solito, il 90% sarà centrato su più tasse? A tal proposito, vorrei comunicarvi che Messina, manco a dirlo – e potete trovare conferma sul CdS online di oggi -, è uno dei circa 260 comuni italiani ad aver portato l’aliquota dell’addizionale Irpef ai massimi: dissanguati per non avere niente; zero trasporto pubblico; pressoché zero servizio smaltimento rifiuti; zero strade riparate; zero in viabilità; e potrei dilungarmi oltre.

    Zero in servizi; stipendi pubblici sempre in tasca; +infinito in tasse.

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  4. Caro spiritoso george guarda che i debiti li hanno procurati i tuoi politici di sx e di dx quindi invece di prendere per il culo devi baciare per terra che abbiamo questa nuova e dico nuova amministrazione non corrotta e non per il clientarismo quindi non dire più cavolate….

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  5. fanno prima a dichiarare il dissesto, tanto per ripianare faranno altri debiti e non cambierà nulla sino alla fine di questo paesucolo

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  6. Carissimo 17 leggi il mio commento rivolto al carissimo pagliaccio george. Il mio commento rivolto a george vale anche per te. La prossima volta che arriverà il circo a Messina potresti avere un posto appunto come pagliaccio, magari fate una bella coppia tu è george. Prenderò i vostri nomi per un eventuale colloquio….

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  7. Complimenti al sindaco Guido Signorino, finalmente si è riusciti a portare a compimento la prima operazione “verità”. Auguro che a stretto giro ne seguano delle altre.

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  8. I commenti dei signori che mi precedono sono semplicemente ridicoli.
    Non aggiungo altro.

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  9. Questa ironia su Accorinti non la capisco…magari i debiti li ha creati lui e non quelli che voi stessi in precedenza avete votato. Si sta cercando di fare chiarezza..senza sparare numeri a caso. E’ necessario prima di cercare una soluzione seria a questa massa di debiti.
    I soliti miei concittadini buddaci vuoti di cervello che aprono bocca giusto per dire che esistono.

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  10. in realtà questa è un’altra buona notizia ed è, nuovamente onore al merito, la prima volta che qualcuno tenta davvero di fare chiarezza sui conti in tempi “ragionevoli”.

    fino ad oggi per anni si erano fatte solo chiacchiere.

    l’attuale amministrazione non mi piace, non ne condivido spesso il modo di operare e temo che, in molti campi, avremo brutte sorprese.

    ma.

    in questa occasione (come in recenti altre, devo riconoscerlo) è indubbio che si sta procedendo “bene”. “molto bene”.

    dunque. come scrivevo. onore al merito.

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  11. Negli anni ’80 impazzava la sit com “George e Mildred”. Quello era un George che valeva la pena sentire: sapeva di usare battute prive di senso

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  12. Forse, cari concittadini “non buddaci”, dimenticate che a coadiuvare l’amministrazione nella redazione del piano di rientro sarà la stessa inamovibile-irresponsabile-incapace dirigenza comunale e che, inoltre, sarà il consiglio comunale ad approvarlo definitivamente.

    O, magari, vorresti farci credere che, a parte i 4 in quota accorintiana, gli attuali consiglieri comunali non sono “figli” di quella logica partitocratica-clientalare, “padre” dell’odierna situazione finanziaria e che saranno tutti avveduti e onesti amministratori?

    Ridicoli sarete voi che continuate a credere nelle favole e a voler tenere lontana la realtà: vi dissangueranno ulteriormente e impunemente, perché è così che funzionano le gloriose istituzioni di cui vi beate, dal Governo, passando per regioni e province. I comuni non fanno alcuna differenza: vivono alle vostre spalle ed hanno a cuore solo il perpetuare sé stessi.

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  13. Sono certo che il Professore Signorino non ha detto che “«è stato accertato che la massa debitoria dell’Ente è aumentata, passando da circa 78 a circa 98 milioni di euro, relativamente ai debiti certi, liquidi ed esigibili” poiché, in contabilità pubblica, sono i “crediti” che vengono mantenuti in “bilancio” che devono essere “certi liquidi ed esigibili” mentre i debiti che vengono esposti nel “bilancio consuntivo” sono rappresentati dagli impegni assunti nel corso degli esercizi finanziari, regolarmente muniti di copertura finanziaria che, una volta completata l’ordinazione relativa la prestazione del servizio e/o la fornitura del bene, il corrispettivo da rendere al terzo diventa “liquidabile” e, conseguentemente da “onorare” . Tornando all’argomento relativo l’articolo che si commenta, noi, lettori di tempostretto, in riferimento ai debiti del nostro Comune ci troviamo a disposizioni di tre importi di cui il primo fornitoci dal ragioniere generale (€ 78.000.000,00) il secondo dal dr. Luigi Croce e dai suoi esperti (circa 500.000.000,00 euro) ed adesso l’importo adesso fornitoci dagli esperti dell’ANCI (circa 300.000.000,00 di euro), Un divario enorme che non da certezza sulla bontà della procedura seguita per la quantificazione dei debiti che comprendano, oltre quelli del Comune, anche quelli delle partecipate e della azienda speciale (Atm). Per la verità non sono fiducioso del lavoro svolto dagli attuali “esperti” anche perché quantificano l’ammontare complessivo deii debiti senza avere proceduto alla chiusura del “Bilancio consuntivo 2012” da redigersi previo riaccertamento dei residui attivi con il mantenimento di quelli ritenuti, con esattezza documentata, “certi liquidi ed esigibili”. Tale operazione potrebbe, il condizionale è d’obbligo, fare emergere dal “Bilancio consuntivo 2012” un “disavanzo di amministrazione” di notevole entrata rappresentato da tutte quelle ordinazione finanziate da entrate che si soni rilevate “inesigibili”, e quindi da eliminare, oppure di “dubbia esigibilità”, da mantenere nel solo “Conto del patrimonio”. Speriamo che, per la trasparenza proclamata dal Sindaco Accorrinti, i lavori della commissione vengano integralmente pubblicati per consentire ai messinesi di prenderne conoscenza. Ci sarebbe tanto da dire, ma aspetta che il caro Mariedit ci dia il Suo sempre apprezzato commento

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  14. Salvatore Vernaci 11 Settembre 2013 11:01

    A mio parere aveva ragione il Commissario straordinario dott. Luigi Croce se si considera la massa passiva del Comune; aveva altresì ragione il Ragioniere Generale se si considerano esclusivamente i debiti certi, liquidi ed esigibili.

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  15. lasciali illudere,presto saranno pagati

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  16. Caro Fred ideologista e pacifista a convenienza come quel taglia nastri che chiamate sindaco , io posso essere d’accordo con te che questi debbiti non li ha creati il tuo sindaco, ma sono SICURO che ne creerà di nuovi, per quanto riguarda il resto devo dire che da quando c’è lui è tutto cambiato, le piste ciclabili abbondano il verde si espande l’Atm è in regola Messinaambiente fa il suo dovere i dipendenti ente fiera hanno trovato una soluzione i dipendenti birra messina hanno risolto e cosi via, tutte persone ed enti a cui lui ha detto e promesso belle parole,e non voglio dirti che ho apprezzato in campagna elettorale la dichiaraz. di rinuncia dello stipendio che poi in realta è diventata prima la metta poi una parte poi la differenza poi vedremo. quindi che dire se non grazie accorinti e company.
    P.S.
    il dissesto penso non convenga visto che tuttigli eletti degli ultimi 10anni non potrebbero più essere candidati neanche come amministratore di condominio, però da uno umano perbene ideologista come lui me lo aspettavo pensavo fosse la volta buona di mandarli tutti a casa destra e sinistra che io NON ho votato per tua info. invece lui si è rivelato peggio degli altri Ciao Fredd a passiiti a papira tu ie accorinti

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  17. ma in matematica…
    non ci sono due risultati uguali per una medesima equazione. Dunque l’alea è quella delle voci allora se cambiamo le voci dell’equazione ha ragione anche Signorino.. siamo poveri( coglitore) poverissimi (signorino) o al baratro ( Croce) ?

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  18. già tu invece vivi a Miami Beach…che te frega di Messina.

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  19. Il nostro SAJA invita velatamente a studiare il Testo Unico, per evitare di prendere cantonate, a chi frequenta Palazzo Zanca o la redazione di qualche giornale, lo fa tra le righe delle sue pillole di finanza locale, che consiglio di leggere attentamente. Alzi la mano chi conosce, al di fuori dell’ art.194 del Testo Unico, debiti fuori bilancio che non siano derivanti, dopo apposita deliberazione del Consiglio Comunale, (da sentenze esecutive), (da copertura di disavanzi di consorzi, di aziende speciali e di istituzioni, nei limiti degli obblighi derivanti da statuto, convenzione o atti costitutivi, purché sia stato rispettato l’obbligo di pareggio del bilancio di cui all’articolo 114, sempre del Testo Unico, ed il disavanzo derivi da fatti di gestione), (da ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali, di società di capitali costituite per l’esercizio di servizi pubblici locali), (da procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità), (da acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 191, sempre del Testo Unico, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’àmbito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza). Poi c’è la dottrina, che accanto al tipo di spesa sopra citata, scrive di altre diverse fattispecie di spesa anomale, le cosiddette passività pregresse, istituto non contemplato nel vigente ordinamento, intendendo come tale una spesa maggiore rispetto ad un impegno già assunto. Da anni facciamo notare dalle colonne di TempoStretto, puntigliosamente, il nostro SAJA in particolare, che non conosciamo altri elementi, tranne quelli sotto elencati, per affermare di essere in presenza di un IMPEGNO di SPESA REGOLARE, rifacciamolo ancora una volta: 1) la somma da pagare; 2) il soggetto creditore; 3) la ragione del debito; 4) il vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio. Infatti la dottrina prevede che nel caso in cui l’importo dell’impegno sia superiore a quello della prenotazione bisogna procedere all’adozione di un nuovo impegno di spesa al fine di garantire la copertura finanziaria (principio contabile n. 2 punto 52. Ricordate la mia domanda annosa, dopo avere per anni scritto la formuletta per il calcolo dell’avanzo di amministrazione ( vi ricordate i serpenti velenosi dei RESIDUI, a proposito a quando l’elenco dettagliato, è tutto scritto lì): PERCHE’ SIAMO STATI PER ANNI, curiosamente, IN AVANZO DI AMMINISTRAZIONE?

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  20. la tua soluzione qual’è?quali le tue proposte?chi avresti voluto sindaco?c’era forse un Petroselli messinese candidato e noi poveri “buddaci” non l’abbiamo votato?
    dimmi su.

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