L’assessore ai Lavori pubblici: «Ci vogliono 22 giorni per predisporre le buste paga. Ogni astensione del lavoro è ingiustificata, ma i pagamenti devono avvenire puntuali»
Ventidue giorni di tempo per predisporre le buste paga. Lavoratori praticamente ogni giorno a Palazzo Zanca a rivendicare gli stipendi. Cantieri che vanno avanti a rilento, coi marciapiede che rimangono divelti e commercianti e cittadini sul piede di guerra. I cantieri di lavoro, o cantieri scuola che dir si voglia, fanno discutere continuamente. Stamani un gruppo di operai-allievi ha vivacemente protestato a Palazzo Zanca, tentando senza successo con una sorta di “blitz” (che ha causato anche momenti di tensione) di avvicinare il sindaco. E sempre oggi l’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Scoglio ha inviato una nota a vari uffici locali e regionali per mettere alcuni puntini sulle “i”, che probabilmente sortiranno, tra gli altri, l’effetto di acuire le polemiche. «In relazione ai frequenti episodi di allontanamento e astensione dal lavoro degli allievi impegnati nei cantieri scuola – ha scritto Scoglio – le numerose giornate di astensione o di ridotta capacità lavorativa stanno determinando gravi ritardi nell’esecuzione dei lavori oggetto del finanziamento regionale assegnato a favore dell’ente, tali da pregiudicarne la regolare conclusione. Siffatta situazione è in gran parte imputabile all’immotivata sospensione dell’attività consequenziale, a detta degli operatori, al ritardato pagamento degli emolumenti per le prestazioni di lavoro».
«Sul punto giova preliminarmente osservare che la natura giuridica del rapporto di lavoro e la normativa speciale che regolamenta il procedimento, non consentono l’applicazione, per ciò che concerne il pagamento delle spettanze, dei termini usuali previsti in tema di contratti di lavori pubblici o privati. Infatti i tempi di lavorazione delle buste paga – ha evidenziato Scoglio – risentono della quantificazione delle presenze e delle ore lavorate mensilmente; della elaborazione delle buste paga comprensive di contributi assistenziali e previdenziali e relative trattenute; del provvedimento amministrativo di liquidazione; del caricamento dati per la predisposizione di pagamenti secondo gli schemi della Regione Sicilia; dell’acquisizione del visto del Centro per l’Impiego (Cpi) dei lavoratori; dell’emissione del mandato di pagamento; dei tempi di lavorazione del mandato da parte della Tesoreria Comunale. Gli adempimenti imposti dalla specifica normativa regionale per i cantieri di lavoro determinano mediamente un tempo pari a 22 giorni compresi i festivi. Va da sé che il pagamento delle spettanze agli allievi può avvenire solo esclusivamente in maniera posticipata al giorno 22 del mese successivo a quello della prestazione».
Scoglio, dunque, invita sia gli uffici comunali che quelli regionali «a voler comunicare ai lavoratori tali termini al fine di considerare come ingiustificata ogni forma di protesta o di astensione dal lavoro per tale causale. Nel contempo si richiede, nel rispetto del termine indicato ciascuno per le proprie competenze, di porre in essere i propri atti o provvedimenti, per consentire il pagamento agli allievi entro e non oltre il termine indicato. Si comunichi inoltre agli allievi dei cantieri – ha continuato l’assessore ai lavori pubblici – che il termine per la conclusione dei lavori assegnato dalla Regione, in sede di approvazione dei singoli progetti, è tassativo ed inderogabile e che, pertanto, contrariamente a quanto da qualcuno sostenuto, non sarà possibile alcuna proroga del rapporto. Conseguentemente, in relazione al cronoprogramma dei lavori e dello stato di fatto, si reitera la precedente disposizione per la quale in caso di scarso rendimento, tale da rendere impossibile la realizzazione dei lavori nel termine assegnato, si provveda senza indugio alla segnalazione al fine di consentire agli uffici competenti l’adozione dei provvedimenti necessari per evitare che i lavori non risultino ultimati alla scadenza. Non è infatti comprensibile – ha concluso Scoglio – come in relazione al giusto procedimento ed alle aspettative economiche degli allievi non segua un corretto comportamento lavorativo degli stessi, tale da giustificare i compensi erogati».