Chiede di sollecitare il Ministero per verificare il servizio offerto da Poste Italiane
Da anni in ampie zone del contesto urbano e soprattutto extraurbano della città di Messina si registrano continui disservizi relativi al servizio di distribuzione e consegna della posta.
Il deputato regionale del Partito Democratico, Franco De Domenico, interroga il presidente della regione, Sebastiano Musumeci, e l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Antonio Scavone.
Una inchiesta della magistratura, nel maggio scorso, ha portato alla sospensione dalle funzioni di tre funzionari e un portalettere.
“Ma il disservizio persiste – dice De Domenico – e un numero elevato di cittadini, non riceve o riceve con grandissimo ritardo, quasi sempre dopo la scadenza, bollette, raccomandate, convocazioni, atti giudiziari ed altre importanti comunicazioni. Il servizio postale universale è affidato a Poste Italiane S.p.A. e, come risulta dal contratto di servizio, ha il fine di garantire la “coesione sociale” mediante l’obbligo di erogazione “su tutto il territorio nazionale” del servizio, “senza alcuna discriminazione”, a fronte di un onere pari a 262,4 milioni all’anno. Il contratto di servizio prevede che lo stesso sia soggetto a verifiche periodiche da parte del Ministero dello Sviluppo Economico sul livello di efficienza nella fornitura del servizio, circostanza questa da verificare, atteso che nel territorio messinese, oltre ai disservizi nella distribuzione, si lamenta una progressiva riduzione degli sportelli, specie di quelli periferici e dei comuni con un numero ridotto di abitanti, in prevalenza anziani”.
Il deputato del Pd sottolinea come “Poste Italiane pretenda di far fronte a tali carenze con assunzioni a tempo determinato di portalettere, peraltro in numero insufficiente rispetto alle reali esigenze del territorio, mentre la peculiarità della distribuzione postale richiederebbe rapporti di lavoro stabili per permettere agli operatori di acquisire conoscenza dei luoghi e delle persone, senza alimentare ulteriormente il bacino del precariato del nostro territorio. E’ evidente che le Poste Italiane stiano privilegiando attività più remunerative della distribuzione postale, quali quelle finanziarie, ma chi di competenza deve vigilare affinché ciò non avvenga a scapito della prioritaria funzione di assicurare un servizio di pubblica utilità, per il quale le Poste Italiane soggiacciono ad un obbligo contrattuale e ricevono una rilevante integrazione del corrispettivo”.
In conclusione, De Domenico vuole sapere dal presidente della Regione e dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro “se e in che tempi intendano attivarsi presso il Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare un’attenta verifica del servizio erogato da Poste italiane S.p.A. nella città di Messina e un improcrastinabile adeguamento dello stesso a criteri di efficienza e, se e in quali tempi, vogliano attivarsi per sensibilizzare Poste Italiane a procedere nella nostra Regione a colmare le carenze di organico con assunzioni stabili, dando così un contributo alla cronica carenza occupazionale che attanaglia il nostro territorio”.