Continuità territoriale. L'Orsa chiede incontro al sindaco, l'intervento di Uil trasporti

Continuità territoriale. L’Orsa chiede incontro al sindaco, l’intervento di Uil trasporti

Redazione

Continuità territoriale. L’Orsa chiede incontro al sindaco, l’intervento di Uil trasporti

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giovedì 21 Marzo 2019 - 10:45

L'obiettivo è quello di condividere una proposta da presentare al governo nazionale

“Questo bordello è causa del monopolio sullo Stretto? Oggi il treno vagone letto è arrivato a Villa San Giovanni con 20 minuti di anticipo. Il bar della stazione è’ chiuso (apre alle ore 6:30) e siamo all’acqua ed al vento. Il primo aliscafo Bluferries parte alle 7:20, il primo traghetto del gruppo Caronte parte alle ore 6:40 (ma dobbiamo fare circa un chilometro a piedi). Per caso ho visto traghetto Riace della Bluferries che parte alle 6 ma trasporta solo mezzi e non passeggeri. Vi rendete conto che gli orari non coincidono neanche nell’ambito del gruppo Ferrovie dello Stato? Bisogna immediatamente liberalizzare i trasporti sullo Stretto di Messina perché gli attuali gestori fanno quel che vogliono e coltivano solo i propri interessi e se ne fregano delle esigenze dell’utenza”.

L’Orsa e il Movimento Popolare “Il ferribotte non si tocca” non sono affatto sorpresi dello sfogo del sindaco Cateno De Luca che, viaggiando come un comune mortale, ha avuto modo di toccare con mano quanto lavoratori e utenza denunciano da anni.

“La soluzione dei trasporti nello Stretto non è l’ulteriore liberalizzazione selvaggia del servizio di traghettamento, esempi internazionali dimostrano che le liberalizzazioni incontrollate nei servizi pubblici essenziali hanno prodotto solo compressione dei salari, abbattimento della qualità del servizio e dei livelli di sicurezza in nome del profitto privato. La proposta del territorio è riassunta nel documento che in occasione dell’ultima tornata elettorale hanno condiviso tutti i candidati a sindaco di Messina, compreso il sindaco eletto Cateno De Luca. Il vero nodo del contendere è l’annoso tentativo, di tutti i governi che si sono succeduti, di risparmiare sulle spalle dei siciliani azzerando, di fatto, i convogli a lunga percorrenza da e per la Sicilia, quelli che avrebbero consentito al sindaco di attraversare lo Stretto e raggiungere Messina, Palermo, Catania… senza lunghe attese e senza scendere dal treno. Tale servizio essenziale, sovvenzionato dallo Stato, è un diritto costituzionale ridotto a livelli da terzo mondo, pochi treni simili a carri bestiame e una sola nave per il traghettamento ferroviario. La proposta di spezzare il carico, costringendo l’utenza a scendere dal treno e raggiungere la sponda opposta attraverso vie alternative, è una falsa modernizzazione che i governi nazionali, compreso quello attuale, vogliono rifilare ai siciliani per tagliare fondi, ancora una volta, al trasporto ferroviario meridionale, mentre al nord si continua a investire per l’alta velocità che da Roma in giù resta utopia”.

L’Orsa e il movimento chiedono un incontro al sindaco De Luca “per affrontare la problematica nei dettagli e condividere una proposta da rivendicare ai livelli nazionali”, invitandolo “ad analizzare nei dettagli la crisi dei trasporti che avvilisce Messina e tutta la Sicilia. L’Italia a due velocità è ormai un fatto compito, le proposte di liberalizzazioni risolutive non sono sostenibili se prima non si ottiene pari dignità con le regioni del nord servite dal servizio pubblico con mezzi moderni ed efficienti “freccia rossa”, mentre i siciliani viaggiano con la diligenza e arrivati nello Stretto si devono affidare alla fortuna per attraversare il tratto di mare. Il servizio di traghettamento veloce dedicato ai pendolari dello Stretto non può essere sostitutivo dei treni a lunga percorrenza col sistema treno su nave, entrambi sono essenziali e insieme al territorio bisogna pretendere un servizio pubblico efficiente da contrapporre al monopolio privato che esiste nei fatti”.

Lo slogan è sempre lo stesso: “Noi vogliamo tutto”, traghettamento veloce per i pendolari dello Stretto e un sistema efficiente dei treni a lunga percorrenza, fin quando i fautori del ponte non renderanno concreta l’opera promessa, un secolo fa, il Governo nazionale deve garantire anche i siciliani un servizio pubblico per la continuità territoriale che rientri nei canoni della civiltà”.

Sullo sfogo del sindaco De Luca interviene anche la Uiltrasporti.

Il Sindaco De Luca parla sui social di continuità territoriale – la Uiltrasporti lo invita a fare azioni amministrative concrete a cominciare dalla modifica di alcune ordinanze ancora vigenti dell’ex sindaco Accorinti che hanno desertificato il porto storico e limitato i collegamenti marittimi sullo Stretto.

Leggiamo con simpatia sui social dei “disagi” raccontati dal sindaco De Luca durante i suoi frequenti spostamenti in treno per la capitale e sullo Stretto – dichiara Michele Barresi segretario Uiltrasporti Messina – narrazioni che tuttavia prendono la forma del semplice reclamo fatto dal comune viaggiatore quando nei fatti il sindaco di Messina ha da tempo ruoli istituzionali e politici che gli imporrebbero azioni e atti concreti per trovare oltre le denuncia anche le soluzioni .

Il sindacato da sempre lamenta il forte gap infrastrutturale che penalizza l’area dello stretto di Messina in termini di sviluppo economico con le conseguenze relative ai seri limiti riguardo il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi, oltre 10mila utenti che quotidianamente attraversano le due sponde.

Anche l’attuale servizio di traghettamento, pubblico e privato, manifesta enormi limiti funzionali e non appaiono adeguati in termini qualitativi e quantitativi alle esigenze dell’utenza e del territorio ma la politica finisce per “scoprire l’acqua calda” quasi solamente nelle fasi di campagna elettorale come in queste settimane .

In un sistema di attraversamento dello stretto tutto da rivedere e potenziare , fa sorridere che l’ultima disavventura narrata dal sindaco sia dovuta perlopiù ad un “anticipo” di 20 minuti di uno dei rarissimi treni a lunga percorrenza rimasti per il sud , che l’hanno costretto ad attendere una coincidenza marittima che in realtà era prevista con i mezzi veloci Bluferries alle 7:10 ( non 7:20 come scrive il sindaco ), e sempre per amore di verità evidenziamo al signor Sindaco che la nave Riace del gruppo Fs non effettua il più delle volte servizio viaggiatori per una ordinanza sindacale dell’ex sindaco Accorinti, , che di fatto negli ultimi anni impone alle navi bidirezionali di utilizzare solo il porto di Tremestieri, ordinanza che , come la Uiltrasporti denuncia da anni, presenta forti criticità che hanno desertificato l’area commerciale del porto storico e causato riduzioni occupazionali notevoli tra marittimi e indotto.

Un’ordinanza che il nuovo sindaco poteva già modificare in questi mesi di amministrazione e che, auspichiamo quindi, a seguito di questa disavventura vissuta sulla sua pelle, si convinca a rivedere integralmente se si vuol passare dalla denuncia social agli atti amministrativi concreti.

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