Mentre a Palermo continua l'iter che porterà al decreto attuativo della legge Irccs-Piemonte a Messina iniziano i primi sopralluoghi. Intanto il Comitato salvare l'ospedale ribadisce l'appello per il mantenimento del Pronto soccorso generale.
Siamo a meno 30 giorni esatti dalla nuova scadenza per i decreti attuativi della legge Irccs-Piemonte, ma tutto lascia ipotizzare, e sperare, che l’assessore Gucciardi riesca a firmare molto prima del 15 febbraio. A Palermo ed a Messina si lavora in questo senso, tra riunioni in assessorato e sopralluoghi all’ospedale Piemonte.
Intanto a Palazzo Zanca nel corso di una conferenza stampa il Comitato salvare l’ospedale ha illustrato i contenuti di una lettera inviata a Gucciardi con la quale si ribadisce quanto detto finora: 1)mantenimento del Pronto soccorso generale 2)ripristino del Pronto soccorso ostetrico e di quello pediatrico 3)ripristino delle specializzazioni dell’emergenza urgenza 4)indicazione dei posti letto indistinti 5)indicazione del numero di personale medico, infermieristico ed ausiliario.
I presenti nel salone delle Bandiere, Marcello Minasi, Renato Coletta, Marco Bellantoni, Maurizio Rella, Antonio Monforte e Mario Buzzai hanno ripercorso le tappe di una vicenda iniziata nell’agosto 2014 sottolineando le motivazioni della contrarietà alla legge 24 ritenendola uno strumento inadatto a salvare il Pronto soccorso. Il presidente Minasi si è soffermato sul fatto che strada facendo il Comitato si è svuotato “gli unici rimasti al nostro fianco in questa battaglia sono gli esponenti del M5S che ringraziamo. Noi non ci arrendiamo”. Renato Coletta si è invece soffermato sugli aspetti tecnici, come il costo medio annuale del personale medico che al Papardo-Piemonte è il più alto della Sicilia e sul fatto che la situazione attualmente è di totale emergenza, soprattutto nel Pronto soccorso del viale Europa che nella fase di limbo è ormai al limite “La situazione poi è aggravata dal fatto che con il depotenziamento dell’ospedale di Barcellona quello di Milazzo è al collasso e si sta creando una situazione davvero esplosiva. Chiudere il Pronto soccorso del Piemonte è impensabile”. Stessa posizione per Marco Bellantoni che ricorda come il Piano di protezione civile individui proprio nel Piemonte il presidio d’emergenza “più che la questione del patrimonio a noi interessa l’assistenza. Inoltre il decreto Balduzzi prevede il numero di ospedali in base alla popolazione. A Messina ne toccherebbero quindi 3”.
Nel corso dell’incontro è stato fatto notare come il Comitato, al suo nascere, sembrasse “un treno merci” che poi, strada facendo ha perso via via vagoni ad ogni fermata.
Infine ancora un appello al sindaco affinchè sposi sul serio la battaglia del Piemonte, per il quale ha anche firmato un’ordinanza ad ottobre.
Rosaria Brancato
Chiudete il Papardo non il Piemonte .
Andate nel padiglione di ginecologia e vi rendete conto che schifo che c’è.Senza asilo nido, i neonati insieme alle mamme, partorienti nei corridoi.
Il silenzio da tutte le parti .
Che fretta c’era di portare il reparto di ginecologia al Papardo che fretta c’era maledetta primavera…….se il Papardo non era pronto che fretta c’era di portare i partoriente al Papardo maledetta primavera…………………………..
Chiudete il Papardo non il Piemonte .
Andate nel padiglione di ginecologia e vi rendete conto che schifo che c’è.Senza asilo nido, i neonati insieme alle mamme, partorienti nei corridoi.
Il silenzio da tutte le parti .
Che fretta c’era di portare il reparto di ginecologia al Papardo che fretta c’era maledetta primavera…….se il Papardo non era pronto che fretta c’era di portare i partoriente al Papardo maledetta primavera…………………………..
L’unica speranza di noi cittadini e che la Procura della Repubblica apra un inchiesta contro la chiusura del Piemonte.Vedrete come scappano i topi (quelli che vogliono la chiusura ) se ci fosse un’inchiesta.
Cosa c’è sotto ? Si deve trovare la verità quella vera e sicuramente la verità sarà il lucro.
L’unica speranza di noi cittadini e che la Procura della Repubblica apra un inchiesta contro la chiusura del Piemonte.Vedrete come scappano i topi (quelli che vogliono la chiusura ) se ci fosse un’inchiesta.
Cosa c’è sotto ? Si deve trovare la verità quella vera e sicuramente la verità sarà il lucro.
30 giugno 2014
DIRITTO ALLA SALUTE
I dati di Emergency e l’annuncio di Accorinti: “Al Margherita faremo un poliambulatorio”
http://
Lo staff di Emergency che ha operato nelle città di Messina, Catania e Ragusa tramite un progetto di sportelli finanziato con fondi Fei e in collaborazione con le Asp locali, ha riportato il bilancio di otto mesi di attività sul territorio. Il Sindaco Renato Accorinti ha annunciato la visita di Gino Strada a settembre e la creazione di un poliambulatorio nei locali dell’ex Margherita.
Sic !
30 giugno 2014
DIRITTO ALLA SALUTE
I dati di Emergency e l’annuncio di Accorinti: “Al Margherita faremo un poliambulatorio”
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Lo staff di Emergency che ha operato nelle città di Messina, Catania e Ragusa tramite un progetto di sportelli finanziato con fondi Fei e in collaborazione con le Asp locali, ha riportato il bilancio di otto mesi di attività sul territorio. Il Sindaco Renato Accorinti ha annunciato la visita di Gino Strada a settembre e la creazione di un poliambulatorio nei locali dell’ex Margherita.
Sic !