Il Comune non paga la Telecom: debito fuori bilancio da 700mila euro

Il Comune non paga la Telecom: debito fuori bilancio da 700mila euro

Danila La Torre

Il Comune non paga la Telecom: debito fuori bilancio da 700mila euro

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mercoledì 05 Aprile 2017 - 18:36

Palazzo Zanca non ha provveduto a saldare la prestazione di servizi di fonia e dati resi dalla società Telecom Italia s.p.a. negli anni 2013 - 2014- 2015

Il Comune non ha pagato le bollette del telefono e adesso il conto è salatissimo. Ci sono volute ben 26 pagine di delibera per giustificare il debito fuori bilancio di quasi 700 mila euro sorto a causa dei mancati pagamenti dell’ente per i servizi resi dalla società Telecom Italia Spa (LEGGI QUI IL DOCUMENTO).

In pratica, Palazzo Zanca non ha provveduto a saldare la prestazione di servizi di fonia e dati resi dalla società Telecom Italia s.p.a. negli anni 2013 – 2014- 2015, circostanza che in questi mesi ha fatto sì che negli uffici comunali fossero tagliate le linee telefoniche un paio di volte.

Per giustificare il mancato pagamento, la motivazione addotta nel provvedimento varato dalla giunta Accorinti lo scorso 30 marzo e destinato al Consiglio comunale, che presto si ritroverà tra le mani la patata bollente, è la seguente: «per gli esercizi 2014 e 2015 – unitamente al ritardo registrato nell’approvazione de bilancio per l’esercizio 2015 ed al mancato impegno automatico delle spese per prestazione continuative e storicizzate – a seguito della drastica riduzione degli stanziamenti di bilancio rispetto all’esercizio 2013, non è stata data sufficiente copertura alle stesse… risultando così foriera di una forte esposizione debitoria dell’Ente ne confronti dei soggetti fornitori dei servizi prestati nel settore della telefonia e trasmissioni dati».

L’importo residuo da liquidare alla Telecom – come si legge nella delibera di giunta- ammonta a 727.568,18 euro, da cui «occorre ulteriormente dedurre la quota di abbattimento del 7%, pari ad euro 54.105,71 euro, di talché l’importo a titolo di riconoscimento del debito fuori bilancio …sarebbe pari a 673.462,48 euro».

La copertura finanziaria del debito è stata inserita nel bilancio di previsione 2016. Il sindaco Accorinti dovrà adesso presentare al Consiglio comunale apposita proposta di delibera. Spetterà ai consiglieri verificare l’utilità e l’arricchimento derivanti dalla fornitura effettuata in violazione delle procedure di spesa, come prevede la normativa sull’approvazione dei debiti fuori bilancio. I consiglieri dovranno altresì valutare se questo debito fuori bilancio non sia frutto di “leggerezze” e scarsa attenzione da parte dell’amministrazione comunale, verificando magari se si poteva evitare che il Comune dovesse farsi carico di questo ulteriore fardello.

Danila La Torre

6 commenti

  1. ma le telefonate a sbafo non li paga il comune ma NOI cittadini.Sig.Accorinti tolga i telefoni e chi vuole telefonare si porti il telefonino da casa

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  2. ma le telefonate a sbafo non li paga il comune ma NOI cittadini.Sig.Accorinti tolga i telefoni e chi vuole telefonare si porti il telefonino da casa

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  3. Così è facile aggiustare il bilancio: BASTA NON PAGARE!!! Scarsi e bugiardi!!!

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  4. Così è facile aggiustare il bilancio: BASTA NON PAGARE!!! Scarsi e bugiardi!!!

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  5. C’era un tempo in cui le telecomunicazioni erano un bene comune, di proprietà dello Stato e quindi di tutti i cittadini italiani. Se fosse ancora così i comuni non dovrebbero alcunchè, lo stesso vale per l’energia, l’acqua, ecc.. Ma le privatizzazioni imposte dai liberisti di destra e sinistra (che sono la stessa cosa, l’importante è avere un bel vitalizio, o un bel posto assicurato a fine mandato in qualche consiglio di amministrazione …)hanno portato allo smantellamento di quelli che una volta erano settori strategici e fondamentali di uno Stato. Così come prevede la nostra Costituzione. Come si pagheranno questi debiti? (Che vanno a vantaggio di Dirigenti privati e 4 spicci ai lavoratori sfruttati dalla Telecom)Tassando i cittadini.

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  6. C’era un tempo in cui le telecomunicazioni erano un bene comune, di proprietà dello Stato e quindi di tutti i cittadini italiani. Se fosse ancora così i comuni non dovrebbero alcunchè, lo stesso vale per l’energia, l’acqua, ecc.. Ma le privatizzazioni imposte dai liberisti di destra e sinistra (che sono la stessa cosa, l’importante è avere un bel vitalizio, o un bel posto assicurato a fine mandato in qualche consiglio di amministrazione …)hanno portato allo smantellamento di quelli che una volta erano settori strategici e fondamentali di uno Stato. Così come prevede la nostra Costituzione. Come si pagheranno questi debiti? (Che vanno a vantaggio di Dirigenti privati e 4 spicci ai lavoratori sfruttati dalla Telecom)Tassando i cittadini.

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