La festa contro la riflessione. Ecco come le sedi elettorali dei due candidati che sono arrivati al ballottaggio hanno vissuto le ore successive all'ufficializzazione dei risultati
Da un lato una conferenza stampa che diventa un comizio, dall’altro un comunicato stampa che qualcuno interpreta come una conferenza. Da un lato, un candidato entusiasta ed una segreteria elettorale in festa, dall’altro un candidato a casa non in perfetta forma ed una segreteria elettorale vuota e con musi lunghi. A raccontarla così, sembrerebbe una disfatta per Felice Calabrò ed un trionfo per Renato Accorinti. Se la seconda parte della frase è vera, però, la prima non potrebbe essere più distante dalla realtà.
Perché i due candidati che andranno al ballottaggio che tra due settimane deciderà il sindaco di Messina, a loro modo hanno entrambi trionfato. Il candidato del centrosinistra è andato vicinissimo all’elezione al primo turno, alla quale ha dovuto rinunciare per appena trentasei voti, il professore pacifista è riuscito ad imporsi come seconda forza politica della città ed a creare un impressionante consenso in soli due mesi. E infatti, la sua conferenza stampa diventa nel giro di qualche secondo un vero e proprio comizio, con ogni frase ed ogni risposta sottolineate da scroscianti applausi dalle centinaia di sostenitori accalcati nella piccola segreteria elettorale di XXIV maggio. “Eravamo una bicicletta contro una Ferrari”, spiega Orgoglioso Renato Accorinti, “ma la città ha mostrato di essere pronta al cambiamento. I numeri indicano che abbiamo ricevuto un segnale fortissimo per governare e cambiare questa città: 23,88 come sindaco e 8,2 alla lista sono numeri che indicano un riconoscimento collettivo, non una vittoria personale. Senza poteri forti alle spalle, in pochi mesi abbiamo proposto un altro modello di città, e questo ha convinto gli elettori”. Accorinti non si sottrae a chi gli chiede se abbia ancora intenzione di dimettersi da consigliere comunale, e lo fa con una battuta: “Io spero di essere costretto a dimettermi per poter fare il sindaco”, dichiara, e poi sgombera il campo dagli equivoci: “Non si tratta di un movimento ideologico, ma di un consenso popolare”. Alla fine, per lui e per gli eletti in consiglio partono i cori. A sostegno della campagna elettorale di Accorinti in vista del ballottaggio, si esibirà Roy Paci. E Accorinti lancia una “sottoscrizione”: Roy non vuole alcun compenso, ma ci sono spese da affrontare per il palco e l’amplificazione, quindi servirà il vostro aiuto”. Un aiuto “dal basso”, in conformità con la filosofia che anima la sua avventura.
Al clima festoso della segreteria di Accorinti fanno da contraltare i visi contrariati dei pochi che sono rimasti nella segreteria di Felice Calabrò in via I settembre. La delusione di essere andati a letto con la certezza della vittoria al primo turno, ed il risveglio coi dati ufficiali che assottigliavano sempre più quel vantaggio fino a ridurlo a trentasei voti appena meno del 50%, per qualcuno è dura da digerire. Non per Patrizio Marino, responsabile della campagna elettorale di Calabrò, che il verdetto lo accetta con sportività, ma non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Ricorso? Ma nemmeno per sogno, accettiamo il responso delle urne e andiamo al ballottaggio con tranquillità. Noi non abbiamo mai parlato né di ricorso né di riconteggi, contrariamente a quanto già ieri sera hanno fatto altri”. Il suo pensiero Felice Calabrò lo affida ad un comunicato stampa, ed alla conferenza di domani mattina: “Alla luce del risultato delle urne, il 49,94% dei consensi espressi, la prima parola che voglio esprimere è grazie. Grazie agli oltre 40 mila messinesi che hanno voluto darmi la fiducia per cambiare questa città e voltare pagina insieme a me, a noi”. Ne ha ben donde, Felice Calabrò di essere…felice: 20 mila voti di distacco dal secondo candidato, 26 punti di percentuale di differenza, centrodestra praticamente demolito. “Non farò nessun ricorso, perché per me, al primo posto viene la città, viene Messina. E’ l’interesse della città che ha bisogno di stabilità l’unica priorità da seguire”, scrive, per sgomberare ulteriormente il campo dagli equivoci. Se ci sono stati errori nei conteggi, sarà la commissione elettorale centrale che si insedierà domattina ad evidenziarli, e la maggioranza schiacciante (29 consiglieri su 40) in consiglio è già assicurata. Nella sua segreteria, di apparentamenti e tatticismi nessuno vuole parlare, almeno oggi. Smaltita la “rabbia”, a far ripartire la macchina elettorale ci si penserà da domani. “Sarà un ballottaggio a viso aperto”, si dice. Massima correttezza, ma le armi le stanno affinando tutti e due i contendenti. Sia il felice Calabrò che il pacifista Accorinti.
Facile sapere come và a finire nel ballottaggio… i moltissimi appiedati dagli elettori messinesi si rimetteranno in gioco offrendo l’appoggio a calabrò… assicurandosi così un vitalizio; facendo parte di una qualche commissione, un esercito di saggi o chissà quali schifezze verranno create ad ok.
Il tutto per il bene della città!!!! il governo nazionale ne è uno splendido esempio….
il dato oggettivo è che calabrò rinuncia a ricorsi e riconteggi, mentre l’altro era pronto a mettere la città sotto spada di damocle pur avendo percentuali decisamente più basse del primo (senza parlare della lista che, all’8%, ha avuto tutto tranne che un successo…).
in questa città le analisi del voto si fanno ‘a picciriddina!
è chairo che il ballotaggio lo vinc ecalabrò,altrimenti non avrebbe rinunciato al ricorso
Certo che ….. se Calabrò ed Accorinti, trovassero un modus vivendi per unire le forze su temi comuni, nell’interesse della città, …. l’intera (e sottolineo intera) collettività messinese ne trarrebbe solo benefici, a lungo termine.
Come avete capito, io guardo avanti : al dopo elezioni. Intravedo delle prospettive interessanti. Ma a patto che la lezione fornita dai vertici del M5S sia stata colta e ben metabolizzata dai vincitori di questo primo turno.
Mi auguro poi, che nel PDL di Messina, si avvii, adesso un sano processo di autocritica e di eliminazione radicale di quanto si è accumulato finora, di vetusto, esausto, inefficiente, improduttivo ed incapace. Questo, nel solo interesse di una sana vita democratica.
ASPETTIAMO.
Ci fosse stato il ricorso Calabrò sarebbe sceso di almeno due punti
Mi fai ridere fare ricorso, voleva dire trovare altri voti in meno per calabro’ e loro lo sapevano benissimo…sapevano che avrebbero perso malamente il ricorso e che questo avrebbe solo buttato in brutta luce Calabro’ e padri… vari…..
Abbiamo l’opportunità storica di scegliere una persona che ci crede veramente, lontana dalle lobby che hanno distrutto questa citta’..
Come consuetudine , analisi obiettive, serene e ragionate…
Calabro’ e’ di altra galassia in quanto ad onestà intellettuale .
Riesce veramente difficile capire la decisione del candidato del centro sinistra …. è qualcosa di anomalo, in una realtà come la nostra, che un politico anteponga l’interesse della Città a qualsiasi altra cosa.
Oserei dire che è incomprensibile.
Secondo molti che, il ballottaggio NON lo vincerà Calabrò.
1) l’estate messinese se torrida.. nessuno rinuncia al mare.
2) Calabrò ha vinto in coalizione con quasi la maggioranza, ma i delusi che vorranno rifarsi proveranno a mettere i bastoni tra le ruote auspicando che la maggioranza di centrosinistra debba convivere con un sindaco di altro schieramento. Quello che ho sempre sperato e fatto io in queste elezioni grazie al voto disgiunto. Sarebbe il miglior modo che maggioranza e sindaco si dessero davvero da fare per messina senza arrivare alle solite spartizioni.
3) Il centrodestra non ha nessun vantaggio a favorire Calabrò e se fosse davvero intelligente (..insomma una contraddizione in termini) voterebbe in massa per Accorinti anche per accelerare un prossimo ritorno alle urne.
4) Inutile nascondersi che il plebiscito per Calabrò è stato favorito dal “controllo” che a livello di sezione si esercita sugli elettori, come da tradizione democristiana. Calabrò discende da una stirpe “democristiana” come Genovese e D’Alia, ma al ballottaggio individuare sarà più difficile…… e gli elettori sarebbero molto più liberi di votare….
5) Dati alla mano si vede che molti elettori del PD non hanno votato per Calabrò Sindaco. Accorinti potrà contare sulla componente renziana del PD messinese, ma anche su quella.. “non democristiana” che, venendo meno l’esigenza politico-comunale del voto, voterà dove batte il cuore….
6) Accorinti potrà poi contare su quei cinquestelle che saranno liberi dal condizionamento “comunale” e vedranno nel secondo turno l’occasione per lanciare un segnale politico, quel segnale che la Saya, troppo lontana dallo spirito borderline dei cinquestelle, non poteva interpretare.
7) Calabrò non potrebbe mai presentare ricorso per l’esito del primo turno. Questa è una favola che hanno diffuso i giornali. Semmai è Accorinti che avrebbe dovuto ricorrere nel caso non si fosse pervenuto al ballottaggio.
Se Accorinti e i suoi supporters (per i più disparati motivi) riusciranno a non farsi “raffreddare” da chi esalta il no-pontista come per dirgli “beh, hai fatto la tua adesso fuori dalls scena”, sono più che certo che al secondo turno il sindaco eletto non sarà Calabrò.
La battaglia vera inizia adesso ma con 20000 voti di differenza la scelta di Messina é stata Chiarissima vuole essere Felice
Se senti puzza di bruciato apri le finestre
Non ci smentiamo mai,
alle ultime elezioni nazionali abbiamo fatto ridere l’Europa, ,alle ultime elezioni regionali facciano ridere l’Italia. È inconcepibile come la gente non riesca a capire le situazioni drammatiche specie quelle come messina Abbiamo toccato il fondo e adesso lo vogliamo raschiare. continuiamo a giocare con gli urlatori venditori di fumo. ABBIAMO BISOGNO DI UN SINDACO che si presenti nei palazzi palermitani a chiedere, che prima scriva e poi si presenti nei saloni romani a dire che abbiamo uguali diritti e che siamo abbandonati dopo le campagne elettorali, a battere i pugni per problemi seri e urgenti non a piantare basilico sulla via Cavour. Non ci servono i progetti a lungo termine ma provvedimenti immediati, rifiuti, trasporti, opere incompiute che a messina non fanno più notizia . Vogliamo metterla sul ridere? Immaginate uno che si presenti al palazzo palermitano con la bici e chieda di sopprimere la wifi a piazza Cairoli perché inquina, oppure di chiedere udienza alle camere romane con la maglia rossonoponte vantandosi di aver fatto contenti tutti i residenti di torre faro e il permesso di chiudere la strada attorno si laghi per non spaventare i cardellini migratori. A questo punto spero che tutto questo succeda e mentre messina sopperira’ almeno ioe quelli come me avranno chi additare mentre qualcuno predichera’ il mea culpa mentre aspetta una caronte con un bigliettorapina in mano e sperando che sia l’anno buono per le olive. Adesso criticate quanto volete, questa è incoscienza. Se voglio andare a giocare al baby park non ho bisogno che me lo dica qualcuno tantomeno il sindaco, c.he dovrebbe pensare ai problemi seri
Quoto in pieno questo post
La situazione che vedo è chiara: il centrodestra ha spostato in massa i suoi voti sul centrosinistra per cercare di chiuderla al primo turno: sanno che se sale Accorinti chi ha responsabilità sul default la dovrà pagare. Il suo risultato non è affatto credibile.
Segnalo seggi come il 47 di S. Lucia in cui Accorinti ha preso l’1%. Calabrò sa che se si riconta perderà un sacco di voti…
Per il ballottaggio la situazione è aperta daccapo, ma prevedo che i consiglieri, che in genere smettono di spingere una volta che hanno il posto, spingeranno comunque perchè l’obiettivo diventa nascondere le casse del comune.
molti di quei signori, specialmente i più anziani,che oggi si ergono a maestri di vita e fanno i rivoluzionari, dimenticano intanto le loro origini politiche, e poi di dire che vivono grazie a quello stesso sterile sistema assistenzialistico, clientelare e impiegatizio locale, che ha affossato l’economia, l’ambiente e tutto il resto e che loro in un modo o nell’altro hanno alimentato, anche ricoprendo cariche politiche nelle passate amministrazioni. Facile parlare con lo stipendiuccio fisso del solito posto pubblico o in qualche cooperativa ecc,avuto chissà come.Messina è comunque condannata chiunque avesse vinto,ma se ci si vuole illudere, si aspetti pure il salvatore della patria che non arriverà mai e tantomeno sarà Calabrò o Accoritni.
Messina non ha da scegliere cose difficili o le solite lobby che hanno strangolato a morte la citta’ o provare qualcosa di nuovo!!!
napoleone sono d’accordo con te in toto..
questa città è destinata a morire, prima o poi non resterà nulla neanche per i soliti noti che l’hanno depredata.. chiunque diventerà sindaco non farà nulla se non nel proprio interesse e di chi ha vicino..
il male di questa città è il sistema clientelare e l’assenza di spirito imprenditoriale e nessuno si è preoccupato nè lo farà in futuro affinchè la situazione possa cambiare.
Fa bene chi fugge via da questo luogo ormai squallido… Messina potevi avere e dare tanto e invece patirai in eterno…
ti meriti una città in default con 500.000.000 di euro di debiti e le strade dissestate e i marciapiedi pieni di —–, generoso lascito della politica “vera”, quella in giacca e cravatta col cerone in faccia che sorridendo ti stringe la mano mentre prepara la vasellina. buon voto
23,88 come sindaco e 8,2 alla lista.
Con questi numeri si arriva secondi, ad una distanza siderale da calabrò, non si può nemmeno lontanamente penare di capovolgere la situazione.
Presuntuoso e fuori dalla realtà
Giuseppe Vallèra.
Il ballottaggio è aperto, Felice CALABRO’ ha fatto il pieno dei voti, al secondo turno diminuiranno in valore assoluto, mentre Renato ACCORINTI ha tanti moltiplicatori dalla sua parte, sono gli elettori di RESET, MOVIMENTO 5 STELLE, i delusi del CENTRODESTRA, potrebbe essere uno scontro incerto, ma il condizionale è d’obbligo trattandosi di noi messinesi, basta guardare come abbiamo diviso il Consiglio Comunale, una armata brancaleone di 9 schieramenti, dove i 6 della ” MAGGIORANZA ” non hanno una cultura politica condivisa, saranno divisi su tutto, DIRITTI CIVILI, SERVIZI SOCIALI, ATM, MESSINAMBIENTE, DIPENDENTI DI PALAZZO ZANCA, RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO AGLI AMICI DEGLI AMICI, RIORGANIZZAZIONE TRIBUTI E URBANISTICA, NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE, insomma tutto, meglio ACCORINTI, costretto a conquistarsi una maggioranza sulla qualità delle sue delibere, altrimenti tutti a casa. Un Sindaco senza maggioranza è l’ideale per una città come Messina, sarà più forte politicamente fuori dal Consiglio, quindi libero da condizionamenti. Felice CALABRO’ sarà costrtetto a studiarsi il manuale Cencelli nella formazione della sua giunta e dei posti di sotto governo, non permettiamolo, votiamo A C C O R I N T I.
Calabrò che sembra uscito da una copertina di Famiglia Cristiana è davvero di un’altra galassia… Nel senso che avrà mille buone qualità, si ricorderà anche dei compleanni degli zii, ma sembra capitato per caso, si capisce che c’è chi lo dirige e senza il quale starebbe come robottino fermo in attesa di input.
E’ ancora.. un operaio mandato nella vigna dal Signore, e i suoi signori si conoscono benissimo.
Calabrò come sindaco di Messina sarebbe lo stesso che Garofalo come sindaco di Messina:un sindaco sufficiente, ma non necessario, per la solita vecchia politica stile arsenico e vecchi merletti.
Dispiace notare l’ennesima cattiva performance di Crocetta, non del Megafono ma propriamente di lui. Al suo confronto persino D’Alia sembra uno statista….
Non è vero, inutile che i compari vogliano diffondere pessimismo. Una cosa è il primo turno per le comunali, specialmente nel sud dove il controllo nelle sezioni è capillare secondo il vecchio stile democristiano (e non è un caso che i rappresentanti di lista denunciati a Villa Lina appartengano a quello stile), un’altra sono i ballottaggi.
E’ vero proprio il contrario. Accorinti ha sopravanzato di molto la sua lista già al primo turno, penalizzato dalla poca chiarezza delle procedure di voto. Calabrò ha invece ottenuto molti voti in meno della sua coalizione, segno che in molti l’hanno sentito come una scelta imposta, quale in effetti è, dai soliti notabili con tanto di promozione pubblicitaria asfissiante (sembrava di tornare ai tempi di Buzzanca).
Al secondo turno si vota secondo il cuore invece… e l’ufficio marketing di Calabrò dovrà spendersi .. e “spendere” molto di più per convincere i messinesi a votarlo.
Anche perché ci sono precedenti di capovolgimenti illustri in tal senso.
Malalingua , appunto, i consiglieri del PD parlano chiaro, quindi sposteranno molti voti.
Concordo con Vallera
Poi non è detto che i delusi del centrodx ecc voteranno per accorinti anzi io dico che molti moderati che non si riconosco nelle sue posizioni, voteranno il PD e molti si asterranno non riconoscendosi in nessuna delle due parti, quindi a numeri alla mano il ballottaggio lo vince Calabrò e non dimentichiamo chi gli sta dietro, uno degli uomini più forti in Sicilia.
Alo, la realtà è così limpida che qui molti faticano a vederla
Non è detto…l’effetto trascinamento non c’è più…le liste civiche hanno mani libere ( reset e cinque stelle) e 4000 voti possono fare la differenza. Il candidato per legge ha poi sette giorni di tempo per potersi anche apparentare con chi vuole. Storicamente ti invito a guardare i dati statistici ove risulta che chi vota al ballottaggio è un cittadino con grande senso civico, non abita nelle periferie, è motivato, deciso ed incazzato. Caro Vallera non è detto..
Calabrò.
La persona più indicata per amministrare questa città…ci penso. Ci ripenso…mi domando, vi domando: e su quale base !?
Perché Calabrò dovrebbe essere, non solo più indicato di Accorinti, ma “la persona più indicata per amministrare questa città”?? Io non riesco proprio a trovare una risposta e, di certo, voi della “grande corazzata”, sarete piuttosto confusi dalla domanda.
Calabrò sarà certo un uomo rispettabile -non lo metto in dubbio- e un professionista affermato, ma è soltanto un uomo, portato avanti da quel sistema clientelare per combattere il quale date tanto sfiato alle vostre trombe.
Un esimio sconosciuto, peraltro; perché fino a ieri se vi avessi chiesto chi era non avreste saputo rispondere. I più attenti avrebbero potuto dire, al massimo, che era un bravo avvocato della scuderia Genovese…!
Oggi invece inneggiate al salvatore della patria senza ragionare sul pappone informe che ne ha rappresentato la forza elettorale -l’odierno PD- (tra le cui liste sono quelle democristiane a fare la parte del leone). Dietro tiepide pacatezze e finto “fair play” si cela il più grosso pericolo per Messina. IL VECCHIO! Ciò che di più vecchio c’è sta tentando l’ultima invasione, col supporto della “grande corazzata” che pare più una “grande latteria” in cui i singoli candidati non sono scelti in base al valore delle loro opere e della loro dirittura morale, ma, in quanto “vacche da voto”, vengono selezionati solo in base alla quantità di “latte” che riescono a produrre.
Vi dirò ora io chi conosco davvero: RENATO ACCORINTI (Ve lo aspettavate non è vero?)
Ho visto Renato a tutte le manifestazioni; dico a tutte…perché a volte era dall’altro lato a gridare come uno squinternato…ma sempre per le cose giuste!
L’ho visto gridare in faccia ai potenti le ragioni dei più umili. Farsi portavoce anche degli ultimi. Spesso “Offrendo la sua vita in pasto ai cani” ( concedetemi questa “impastata” citazione)…ancora per le cose giuste.
E’ da 30 anni che lotta incessantemente per il bene della nostra città; l’ho visto!! porca miseria l’ho visto con i miei occhi! l’ho vissuto!! Accorinti non rappresenta se stesso e basta. Rappresenta una vera rivoluzione culturale. Perché siamo noi a dover cambiare e non solo il sindaco. Ma questo non lo volete. Avete troppa paura di dovervi rimboccare le maniche. Chi voterà Calabrò lo voterà sempre perché ritiene di dover demandare ad altri il governo della Città. Ma io vi dico: siamo in democrazia e per ciò stesso SIAMO NOI IL GOVERNO DELLA CITTA’.
ACCORINTI SINDACO!!
no. questa città in default se la merita lei con la sua supponenza e la sua volgarità.
L’ipresa di Accorinti è stata qualcosa di veramente sorprendente e incredibile!!! Non ci avrei creduto. Penso però, che al ballottagio vincerà Calabrò. Sono felice del forte segnale di cambiamento per il successo meritato, riscosso da Accorinti. Penso comunque, che anche Calabrò sarebbe un buon sindaco,se vincesse il ballotaggio, pur avede alcune perplessità su certi equilibri… Se invece vincesse Accorinti, penso che cambierebbe la Storia di questa città, una rivoluzione che mi sembra improbabile, ma mai dire mai, così come era difficile credere al successo già ottenuto.
La vittoria di Calabrò (e di tutta la malapolitica messinese) è da scongiurare! Non gettiamo al vento la possibilità di un vero rinnovamento, libero da interessi personali e dal malaffare. Chi ha votato per i candidati rimasti fuori dalla competizione elettorale non si faccia scrupolo di scegliere Accorinti, una persona che non proviene dalla politica e che si è sempre schierato per il bene della collettività. Votando Calabrò si tornerà al vecchio sistema politico che, tra le altre cose, stenderà un velo su chi ha decretato l’imminente default di Palazzo Zanca e i detrattori di Accorinti saranno corresponsabili di quello che succederà a Messina dopo le elezioni.
Calabrò sicuramente prenderà i voti del centro-destra, ma solo per le summenzionate motivazioni: anche il PdL ha le sue responsabilità sul default.
Concordo con chi sostiene che la conta dei voti ridurrebbe il monte delle preferenze di Calabrò. Senza palesare il complotto e l’inciucio, penso che la legge elettorale varata dall’Ars abbia indotto in “errore” molti presidenti e scrutatori di seggi (che spero non li ripetano al prossimo turno).
” Si capisce che c’e’ chi lo dirige e senza il quale starebbe come un robottino fermo in attesa di input”
Devo ammettere che hai inquadrato perfettamente il politico e l’uomo Calabro’ : hai il dono della sintesi ma soprattutto possiedi dei veri , mi sembra il termine più appropriato, Talenti.
Possiedi il Talento della Perspicacia , riesci a capire chi lo dirige, notevole;
E poi ” i suoi signori si conoscono benissimo” , in questo dimostri di possedere il Talento della Conoscenza.
E poi se non ricordo male , al punto 7 ci riveli che il candidato sindaco Calabro’ non avrebbe potuto fare ricorso , tutto questo sarebbe una favola…..
Tutto ciò che hai scritto corrisponde alla verità , non una qualunque verità, ma ad una sorte di ” verità rivelata”.
Continuate a raccontare queste pillole di verità .
Conteremo i voti , e vedremo chi amministrerà la città.
Se vincerà Accorinti, avremo una persona pulita, libera,trasparente alla guida della città.
Dall’altra parte avremo un robottino, che sicuramente si muoverà per fare gli interessi dei suoi padroni, un candidato che rappresenta il marciume della politica, noto- il candidato- per il suo sistema clientelare.
Tra poco scopriremo le altre nefandezze di cui si è macchiato : ah dimenticavo, mi hanno aperto gli occhi e ho capito pure il comportamento tenuto da consigliere comunale da parte di Calabro’ , contraddistinto per la sua attività di consiglio superficiale ; ho scoperto che in alcune delibere di fine anno, per più anni,mi pare per l’approvazione di bilanci consuntivi o roba del genere, non me ne intendo, il candidato Calabro’ avesse tenuto un determinato comportamento al momento del voto; e poi il notoriamente ” mentitore di professione” Calabrò abbia avuto l’ardire di comunicare che le carte, se semplicemente lette, avrebbero permesso di capire la realtà.
Voterò per il mio robottino, pulito, libero, trasparente e capace, tanto capace che vi sorprenderà , una volta diventato sindaco ( lo spero).
CALABRO’ SINDACO
Se qualcuno doveva fare ricorso era Accorinti, stavano cercando di farlo perdere al primo turno per una manciata di voti e non ci sono riusciti lo stesso, forse si sono “confusi” nel fare i conti … Ad un certo punto Calabrò aveva il 106% delle preferenze, non scherziamo, si sa come vanno le cose a Messina i compari comandano per questo salirà Calabrò figlioccio di Genovese (Caronte & Tourist). Si cercherà di evitare il default facendo carte false per salvare coloro che ci hanno ridotto in questa situazione e tutti continueranno a fare quello che si è sempre fatto per questa città, cioè niente se non i loro interessi. ALTRO CHE CAMBIAMENTO!
persone come lei mi spingono a pensare che votare calabrò sia l’unico modo di tenere la totale inconcludenza lontana da questa città già abbastanza martoriata.
anche io voterò per calabrò. meno convintamente, ma certo che sia necessario allontanare gli incompetenti.
Ma tu, lo conosci Calabrò? Evidentemente no! Purtroppo l’ignoranza, spesso, la fa da padrone
Accorinti l’ho votato al primo turno. Spero accetti di entrare al consiglio comunale perché è persona estremamente pulita e in grado di contribuire in positivamente nei prossimi anni. Adesso, però, voterò Calabrò. Il bene di questa città ce lo impone. Calabrò, a parte la grandissima competenza e conoscenza della macchina comunale, ha gli strumenti giusti per governare (un consiglio comunale dalla sua parte). Accorinti, sul piatto della bilancia potrà mettere solo l’onesta e la pulizia della sua persona, ma non ha le competenze per guidare una città sull’orlo del baratro. Se poi ci vogliamo prendere in giro, facciamolo pure, ma con un po’ di onestà dosa….obbiamo dire le cose come stanno. Accorinti farà meglio il bene della città da consigliere comunale. La fascia tricolore è un’altra c
Bene, da quello che scrivi abbiamo capito che “chi abita nelle periferie” non ha senso civico. Quindi i “buzzurri” delle periferie e ei villaggi non sono motivati e non andranno a votare.
Poi abbiamo capito che non conosci la legge elettorale… Quindi sei uno di quelli che pensa che esista ancora l’effetto trascinamento….
Ti pensavo un po’ più preparato…. mi sbagliavo.
Poi abbiamo capito anche che Reset e 5 stelle voteranno automaticamente Accorinti. Quindi tutti, anche se delusi del risultato, andranno a portare il proprio contributo all’uomo del No al Ponte. Infine hai già ipotizzato che le altre liste di destra e centro-destra non andranno a votare e che di chi ha votato Calabrò, una grande maggioranza andrà al mare.
Antonio G., ma ti rendi conto delle ca…volate che hai scritto???
Questo è totalmente falso. Da quanto è successo nei seggi si è visto benissimo che ad Accorinti sono stati attribuiti moltissimi voti (si parla di centinaia!!!) che non avrebbero dovuto essere attribuiti. Molti presidenti, infatti, sbagliando, hanno attribuito le preferenze anche se non veniva sbarrato il nome del sindaco Accorinti ma solo quello della lista Renato Accorinti. Quei voti avrebbero dovuto essere annullati. Questo Accorinti lo sa benissimo. Ciò nonostante, Calabrò, con grande senso civico, ha pensato di non fare ricorso. Quindi, invece di sparare ca…volate, informatevi!
Io non ho votato ne per l’uno ne per l’altro, ma al ballottaggio non ho dubbi ACCORINTI che almeno è un uomo come me e non il calabrò che siede da 10 anni e realmente non ha fatto nulla per questa città. Che ben venga un uomo dalla strada sicuramente sarà migliore dei professionisti della politica.
Vi prego, quelli vicino ad Accorinti……..gli chidete a dove si trova Altolia, Molino, Santo Stefano Briga………sono curioso di sapere se conosce la zona sud!!!!!.
GanzFranz , vedi che Acorinti farà la fine di Grillo. Ricordiamoci che sono compari!
Accorinti=Grillo2.0, voi che tanto non credete in Felice Calabrò potete votare chi volete, ma ricordatevi che questa persona non la conoscete come non conoscevate Crocetta, vi ricrederete su di lui sarà un grande sindaco, Messina ha bisogno di persone come lui, di esaltati ce ne sono già abbastanza in giro, non infangate la gente senza esservi mai informati….
FELICE SINDACO!!!!!!
Senti, sono arcistufo delle tue “dotte” incursioni nei commenti miei e di altri. Si capisce chiaramente che sei dalla parte di chi ha strozzato la nostra città e che vuole perpetuare lo sfascio del centro-destra e centro-sinistra. Mi meraviglia che esistano persone come te.
Ti consiglio caldamente di astenerti dal replicare ai miei commenti.
Purtroppo le ultime notizia pubblicate da Tempo Stretto non sono buone per Accorinti. Sembra che il riconteggio obbligatorio delle schede abbia fatto affiorare altre preferenze a favore di Calabrò che per una manciata di voti supererà il 50% e che quindi non andrà al ballottaggio.
Peccato, Messina ha perso una delle poche occasioni per avere un Sindaco al servizio della collettività e si ritroverà con la vecchia politica di sinistra rinnovata solo in facciata.
Moltissime persone si staranno sfregando le mani…
Dolcestilnovo….
Studia apprendi..prendi e porta a casa…bye bye
art 72 co. 7 dlgs 267/2000
7. Per i candidati ammessi al ballottaggio rimangono fermi i collegamenti con le liste per l’elezione del consiglio dichiarati al primo turno. I candidati ammessi al ballottaggio hanno tuttavia facolta’, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui e’ stato effettuato il collegamento nel primo turno. Tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate.
Dolcestilnovo….
art 72 co. 7 dlgs 267/2000
7. Per i candidati ammessi al ballottaggio rimangono fermi i collegamenti con le liste per l’elezione del consiglio dichiarati al primo turno. I candidati ammessi al ballottaggio hanno tuttavia facolta’, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui e’ stato effettuato il collegamento nel primo turno. Tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate.