Il movimento del candidato sindaco Alessando Tinaglia si scaglia contro i dirigenti, i consiglieri e la gestione commissariale. Lancia, poi, una provocazione, invitando i cittadini a chiedere ai consiglieri uscenti di rinunciare alla propria candidatura per le prossime consultazioni elettorali
Il Consiglio comunale prende tempo sul contratto di servizio tra Comune ed Amam. Riunitosi in serata, il Civico Consesso ha rinviato di 24 ore la votazione dell’apposita delibera, in attesa che l’Avvocatura “notifichi” il secondo parere all’amministrazione comunale. A riferire in Aula di questo ulteriore passaggio è stato il dirigente Antonino Cama, che ha informato i consiglieri comunali dell’esistenza di una nota inoltrata al commissario straordinario Luigi Croce dal dirigente all’Avvocatura, Romolo Dell’Acqua. I consiglieri hanno, quindi deciso, di rimandare di un giorno la discussione sul contratto per capire come si evolverà la situazione.
Intanto, sull'atto che dovrebbe regolare i rapporti tra Amam e Comune interviene Reset , che critica i dirigenti comunali, i consiglieri in carica ma anche l’amministrazione comunale, oggi rappresentata dal commissario Croce. «Anche stendendo un velo pietoso sulla cialtroneria di questa classe dirigente -si legge in un comunicato al vetriolo – RESET non può non interrogarsi sul perché nessuno dei consiglieri comunali di destra, centro, centrodestra, centrosinistra, ecc…, abbia sollevato non diciamo un’obiezione (sarebbe stato chiedere troppo), ma almeno un dubbio, in sede di approvazione del piano sulla legittimità, su una misura fondante che era architrave del loro piano, rappresentandone circa il 40% del valore».
«Rimaniamo altresì sconcertati – scrive ancora Reset – sulla faciloneria dell’amministrazione che non si è sentita in dovere di chiedere preventivamente un parere ai revisori dei conti ed alla propria avvocatura sulla possibilità di inserire nel piano questa misura (delle due l’una, o non avevano i loro numeri di telefono, o sapevano che questa misura non era legittima)».
Volgendo lo sguardo all’immediato futuro, Reset pretende «che il Consiglio Comunale attualmente in carica non compia in merito al dissesto alcun atto oltre quelli imprescindibilmente previsti dalle normative, consentendo al nuovo Sindaco ed al nuovo Consiglio Comunale di poter mettere in atto un piano di riequilibrio fondato su misure realistiche e mirate, oltre che al contenimento della spesa, alla realizzazione di politiche di sviluppo per la città».
Dal movimento di Alessandro Tinaglia , arriva , infine, anche una provocazione, con un appello alla cittadinanza «perché compatta chieda ai consiglieri comunali che hanno provocato il dissesto comunale di rinunciare alla propria candidatura per le prossime consultazioni elettorali, applicando in autotutela come segno di dignità, la misura di incandidabilità prevista dalla legge per i responsabili del dissesto degli enti da loro amministrati».(DLT)
si vabbe’….sono in vacanza da una vita quelli
Aggiungendo questa voce, ( contratto Amam ) per un totale di 150 milioni di euro, alla voce altro….. per un totale di 95 milioni di euro, mi costa dichiarare il piano decennale di rientro, definito dal commissario croce e dai suoi esimi collaboratori, una bufala epocale quasi al pari, se non peggio, a quelle inanellate dal consiglio comunale degli ultimi anni.
Chiedere di non presentarvi alle prossime amministrative mi sembra il minimo, voi di certo non ci ascolterete, spero che le urne siano meno sorde……
Ho definito, da subito, il “Piano decennale di riequilibrio decennale” una “anatra zozza” mentre l’eccellente commentatore Mariedt, nella sostanza, un “palazzo di sabbia poggiato sul nulla”. Pareri, questi, condivisi dalla Corte dei Conti che ne rilevò infinite criticità incolmabili.- Veniamo all’argomento in esame. L’amministrazione ha tutto l’interesse di difendere il “contratto di servizio” con l’Amam che prevede costi aggiuntivi a carico dei cittadini, dato che in esso poggiano ben 150 milioni di euro posti a base della impalcatura finanziaria del piano di riequilibrio, per cui non importa se ritenuto illegittimo, detto contratto di servizio deve, a tutti i costi, passare indenne dall’esame del Consiglio Comunale, dato che una sua eventuale bocciatura farebbe, automaticamente, decadere il piano di riequilibrio e non rimarrebbe altro al sig. Commissario ed ai suoi esperti di proporre al consiglio, con immediatezza, a scanso di ulteriori responsabilità, la delibera di “dissesto finanziario senza attendere ulteriori sollecitazioni da parte degli organi competenti. Sull’argomento, in tempi non tanto remoti scrissi: “un cadavere, riferendomi al nostro Comune già, da anni, in dissesto finanziario, non si porta in sale di rianimazione, ma direttamente all’obitorio”. Adesso aggiungo: “Perché insistete a rianimarlo, non avvertite che puzza”. Condivido le tesi di Reset
ART.97 COSTITUZIONE: I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.
Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge. MAI APPLICATO A MESSINA NEGLI ULTIMI DECENNI. Condivisibile la durissima presa di posizione di R E S E T, un chiaro atto d’accusa nei confronti della classe politica e dirigente di Palazzo Zanca. Ci vuole una faccia di bronzo per candidarsi da Consigliere Comunale uscente, bisogna non avere una faccia per votare un Consigliere Comunale uscente. Solo il voto d’opinine ci può salvare da questi personaggi senza vergogna. Dimostrate coraggio nel segreto dell’urna elettorale, ne va della vostra dignità di messinesi, non consegnate la nostra città a chi l’ha devastata sotto tutti gli aspetti, quello della convivenza civile in modo particolare. CORAGGIO CORAGGIO CORAGGIO, W la L I B E R T A ‘, non siate servi di nessuno, nemmeno dei vostri amici e parenti.
RESET è l’unico movimento che legge le carte e si pone domande ed ha le vere competenze per governare.
Partiti a casa!!!
Bravo Mariedit, bisogna incitare i messinesi alla rivoluzione civile!!!
Bravi , era ora di alzare la voce contro questi cialtroni
Ma ridatemi Davide…
Reset, invece di parlare solo per cercare di eliminare concorrenti scomodi, pensi ad eliminare la sua candidatura dai quartieri come hanno fatto i cinque stelle….perchè alla fine dei giochi, le proposte di economizzare sulla politica vengono solo da loro, visto che di interessi politici non ne hanno alcuno.
art. 3 della costituzione.
prima dimostriamole le colpe e poui diamole, cosi’ non discriminiamo nessuno.
altrimenti si potrebbe usare la stessa arma, e ricordare ai molti di reset che nel passato lontano o vicino frequentavano ” le stanze ” dove si puote cio’ che si vuole, che anche loro e’ la colpa del dissesto.
continuare a dare colpe a destra e manca, che le hanno tutte sia chiaro, e’ bene farsi un serio esame di coscenza e capire se per caso non si e’ stati colpevoli anche solo perche’ silenziosi davanti a come da decenni veniva gestita la cosa pubblica in Citta’.
Reset , vada avanti parlando di progetti, se puo’ li renda realizzabili e non intenti programmatici che possono declamare chiunque.
ART.41 COSTITUZIONE: * L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.* Ricordo alle BELLE ADDORMENTATE della commissione POLITICHE FINANZIARIE di Palazzo Zanca, che l’articolo 6,comma 4,del D.L.95/2012, ha introdotto dal prossimo RENDICONTO dell’anno 2012 un nuovo adempimento nell’ambito del rafforzamento dei controlli tra Comune e proprie Società Partecipate. Si tratta dell’obbligo di allegare un PROSPETTO contenente i DEBITI ed i CREDITI reciproci, evidenziandone gli eventuali scostamenti. Ricordo, sempre alle BELLE ADDORMENTATE, che in quest’ultimo caso, quello di eventuali scostamenti, scatta anche l’obbligo di azioni correttive, volte alla riconciliazione delle partite contabili, ma ho i miei dubbi che in quella commissione siano capaci ovvero abbiano la voglia di studiare le carte contabili. A FUTURA MEMORIA. E’ urgentissima una modifica allo STATUTO del Comune, nella direzione di ridurre da sedici a otto, il numero dei componenti della Commissione, non solo per risparmiare sulle indennità, ma per eleggere i Consiglieri Comunali più preparati,(ci farebbe comodo SAJA) quelli che non scambino il PEG, pi na cosa chi si mancia.
Caro Micheledp, a volte si frequentano certe stanze non per chiedere l’elemosina ma per proporre progetti per la città, e se chi puote non vuole le persone coraggiose si mettono in gioco per cercare di realizzare finalmente qualcosa in prima persona. E’ questo che fa la differenza. Per il resto, se siamo in campo vuol dire che la colpa ce la prendiamo, ma come dovrebbero prendersela tutti i cittadini che continuano (e continueranno) a votare persone che hanno dimostrato di essere inadeguate al ruolo.