Tripodi: "Le sedicenti lezioni di legalità". Mastroeni: "Bassissimo profilo"

Tripodi: “Le sedicenti lezioni di legalità”. Mastroeni: “Bassissimo profilo”

Tripodi: “Le sedicenti lezioni di legalità”. Mastroeni: “Bassissimo profilo”

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giovedì 27 Settembre 2018 - 17:02

Anche i segretari generali di Uil e Cgil rispondo agli attacchi del sindaco De Luca al sindacato. Tripodi e Mastroeni rispediscono al mittente tutte le esternazioni del primo cittadino

«Dover ricevere sedicenti lezioni di legalità dal sindaco De Luca, il quale se non ricordiamo male è attualmente sotto processo per varie questioni, equivale, metaforicamente, a curarsi il diabete in pasticceria». Esordisce così, con una metafora durissima, il segretario della Uil Messina Ivan Tripodi per rispondere agli attacchi di oggi del sindaco De Luca.

“Le ultime stucchevoli esternazioni del sindaco evidenziano incontrovertibilmente un nervosismo ed isterismo smisurato che sono tipici di coloro i quali non sono abituati al contraddittorio e non accettano il normale confronto civile e democratico. Registrare i quotidiani attacchi smisurati e ingiustificati contro tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori comunali e contro tutti i dipendenti delle società partecipate è assolutamente inaccettabile; per essere chiari fino in fondo ribadiamo che le roboanti minacce di De Luca, e di questo se ne faccia una ragione, non ci spaventano assolutamente”.

Il segretario della Uil ribadisce che il sindacato non permetterà a De Luca di mettere in atto la macelleria sociale che ha annunciato: «All’isterico sindaco desideriamo ancora una volta ricordare che Messina non è Fiumedinisi, né Santa Teresa Riva, vale a dire cittadine con dinamiche e problematiche assolutamente imparagonabili con la città di Messina. Il confronto e il dissenso sono parte integrante della storia democratica cittadina e certamente non potranno essere messi in discussione o cancellati da un sindaco che evidentemente mal sopporta la dialettica e le opinioni diverse».

Tripodi chiede a De Luca di non sparare nel mucchio colpendo tutti indistintamente: faccia nomi e cognomi dei sedicenti responsabili dello sfascio cittadino. Qualora decidesse di farlo noterebbe come la Uil è un’organizzazione libera e senza scheletri negli armadi. Questa libertà ci porta a ribadire che De Luca farebbe bene a uscire dai social e a confrontarsi con il Sindacato e il mondo del lavoro sul merito delle tante emergenze del territorio».

A rispondere agli attacchi è anche il segretario della Cgil Messina Giovanni Mastroeni, che definisce di bassissimo profilo le esternazioni social del sindaco.

«La Cgil e il sindacato tutto, sui 92 posti di lavoro persi per scelte dell’Amministrazione comunale e sulle preannunciate dallo stesso sindaco chiusure e ridimensionamenti delle aziende partecipate Atm, Amam, MessinaServizi con il relativo taglio di personale e di altri servizi quali mensa, pulizie oltre che sull’attacco continuo ai dipendenti comunali, metterà in campo una dura azione di mobilitazione senza precedenti per difendere tutti i posti di lavoro e per contrastare una macelleria sociale.

La Cgil respinge con forza il clima creato dal sindaco contro i lavoratori, definiti tutti fannulloni e assunti illegalmente, e respinge le gravissime e farneticanti accuse mosse al sindacato. «Messina – sottolinea Mastroeni – sta attraversando da lungo tempo una fase di profonda crisi economica e sociale che può essere superata solo attraverso un clima e un confronto fra i vari soggetti istituzionali politici sociali e professionali totalmente diverso da quello costruito dall’attuale sindaco che porterà solo ad un abbassamento della qualità del dibattito e a una forte accentuazione della crisi della comunità messinese”.

Il sindacato si augura vivamente, per il bene della città, che si chiuda immediatamente quest’assurda fase fatta solo di annunci, odio sociale e divisioni e si apra a partire dall’appuntamento dell’1 ottobre a Palazzo Zanca, pur nell’anomalia della composizione della platea convocata, un vero percorso di confronto.

Un commento

  1. ma chi sono questi due sconosciuti? se non sono tali perché non scendono in campo e si confrontano in competizione elettorale? loro bravi a governare grandi metropoli. Ah ah ah.

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