La Cgil contro la Finanziaria: nuova protesta questa mattina a Piazza Cairoli

La Cgil contro la Finanziaria: nuova protesta questa mattina a Piazza Cairoli

La Cgil contro la Finanziaria: nuova protesta questa mattina a Piazza Cairoli

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mercoledì 14 Settembre 2011 - 12:35

Intanto, anche il segretario generale della Cgil di Messina firma contro il Porcellum: «Una scelta di civiltà e democrazia»

La Cgil di Messina è tornata in piazza questa mattina, in concomitanza con il voto di fiducia alla Camera, per protestare contro la Manovra finanziaria ritenuta iniqua e sbagliata. Una protesta che si è svolta in contemporanea in tutte le città italiane e che, dopo lo sciopero generale del 6 settembre e le altre manifestazioni, torna a segnalare la grande opposizione della Cgil alla Manovra varata dal Governo.
“Questa manovra impoverisce i lavoratori, i pensionati, i giovani, il Mezzogiorno senza rilanciare l’economia e lo sviluppo- osserva Isella Calì della segreteria della Cgil di Messina-. Una manovra che chiede sacrifici sempre ai soliti noti, non introduce una vera lotta all’evasione né chiede di più a chi ha di più. Prevede l’ulteriore taglio dei servizi ai cittadini, la sanità, la scuola, i servizi pubblici, con effetti che penalizzeranno fortemente le famiglie e soprattutto le donne. E inoltre danneggia fortemente i lavoratori dipendenti violando il Contratto nazionale e lo Statuto dei lavoratori”.
Durissimo infatti il giudizio della Cgil e delle altre organizzazioni sindacali, sull’articolo 8 della Manovra che interviene cancellando, di fatto, norme fondamentali a difesa dei lavoratori dipendenti, dal valore erga omnes del Contratto collettivo nazionale di lavoro allo Statuto dei Lavoratori. Artivolo avverso il quale la Cgil ha già annunciato l’intenzione di ricorrere alla Corte costituzionale.

Intanto, il sindacato è impegnato su un altro fronte: l’abrogazione dell’attuale legge elettorale.
Mancano ormai poco più di 10 giorni per firmare a favore del Referendum abrogativo sull cosiddetto Porcellum, e raggiungere quota 500mila firme, numero necessario per la presentazione del quesito.Ad obiettivo raggiunto, spetterà alla Cassazione verificare la validità delle firme e alla Corte Costituzionale la decisione in merito all’ammissibilità dei quesiti. Il Comitato promotore del Referendum, sostenuto da diversi partiti e associazioni, è ottimista ma sollecita un ulteriore sforzo ricordando che si può firmare in tutte le sedi comunali oltre che nei banchetti predisposti dai vari partiti e associazioni. L’obiettivo dei promotori è la cancellazione dell’attuale legge elettorale, comunemente conosciuta come Porcellum a causa dell’appellativo che ne diede il suo stesso autore, il leghista Roberto Calderoli, il quale la definì una “porcata”. Se si dovesse arrivare al referendum abrogativo, e se questo fosse poi vinto dai contrari a tale legge, il Porcellum verrebbe abolito e sarebbe ripristinata la legge elettorale che lo precedeva, il cosiddetto Mattarellum e il ritorno ad un sistema misto maggioritario con colleggi uninominali (per il 75% dei seggi) e proporzionale (per il restante 25%), laddove la legge attualmente in vigore prevede un proporzionale con premio di maggioranza e liste bloccate.
Stamattina anche il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, si è recato al Comune per firmare a favore del Referendum. «Si tratta di una legge elettorale che ha tolto ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti ed è questo il motivo per cui dobbiamo fare di tutto per abrogarla – spiega Oceano-. Questo sistema elettorale fa dei parlamentari persone nominate da chi fa le liste elettorali e non persone scelte dagli elettori del territorio. Un meccanismo che ha comportato e comporta al momento di votare provvedimenti e leggi la mancata rappresentanza degli interessi dei cittadini e del nostro territorio. Come in questi ultimi anni abbiamo purtroppo dovuto constatare direttamente sulla nostra pelle in occasione di voti decisivi nei quali hanno prevalso le logiche partitiche più di quelle della salvaguardia del territorio di provenienza. Abrogare questa legge – conclude il sindacalista- è una questione di civiltà e democrazia».
La foto di Sturiale si riferisce alla protesta di stamattina

Un commento

  1. Nicola Mario Salvo 14 Settembre 2011 21:47

    Certo una foto migliore non c’era? Sembra che non vi era nessuno.
    Scelta deprimente…..

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