Reset spara a zero: "Teatrino politico. Si dimettano tutti"

Reset spara a zero: “Teatrino politico. Si dimettano tutti”

Ma. Ip.

Reset spara a zero: “Teatrino politico. Si dimettano tutti”

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martedì 28 Agosto 2012 - 08:13

Il movimento ne ha per tutti: Pdl, Udc e Pd. Sulla stessa linea l'associazione culturale "La Sicilia ai siciliani": "E' l'opera dei pupi"

Al Comune è scontro Udc – Pdl, alla Provincia l’amicizia è rinsaldata. Al movimento Reset qualcosa non torna e definisce l’alleanza tra i partiti “pretestuosa, fondata su non meglio precisati obiettivi comuni che poco hanno avuto a che fare col benessere della città”.

“Dopo le dichiarazioni di Buzzanca e Garofalo, in rappresentanza del Pdl, – chiede il movimento – sulle responsabilità dell’Udc rispetto al fallimento dell’Amministrazione, come non ritirare anche gli assessori Provinciali?”

Per Reset è una vicenda da commedia dell’assurdo: “L’Udc decide di ritirare i propri assessori comunali ben 48 ore prima che decadessero a seguito delle dimissioni del sindaco. E mentre i partiti proseguono con le loro beghe interne, si gioca il futuro dei messinesi, in una tarantella di alleanze e di divorzi”.

Reset non risparmia nessuno: “Le ultime decisioni del Pdl, dell’Udc ed il silenzio di un imbarazzatissimo Pd sono lo specchio fedele di una classe politica inadeguata ed incapace di dare risposte serie ad un territorio dalle grandi potenzialità che si trova suo malgrado in grande crisi economica, sociale e culturale”.

“Nella speranza che questa sia l’ultima puntata di una grottesca soap opera – conclude il movimento – restiamo in attesa delle consequenziali e logiche dimissioni del sindaco e del presidente della Provincia. Non avremmo mai creduto di arrivare ad invocare il commissariamento del Comune e della Provincia di Messina, eppure se la qualità della classe politica è questa ed il livello del dibattito è così basso non possiamo che augurarci che si dimettano tutti”.

E sull’argomento, interviene anche l’associazione culturale “La Sicilia ai siciliani” che si definisce “indignata”, utilizzando anch’essa simbologie teatrali: “E’ un’opera dei pupi, che ha avuto inizio con l’indizione delle elezioni anticipate alla Regione e che vede come pupari i politici e come pupi i cittadini che subiscono il malgoverno. Gli assessori dell’Udc fanno riferimento al “cerchio magico” di Buzzanca, ma allora perché non si sono dimessi prima? Da entrambe le parti, si tratta di motivazioni usate ad hoc per sviare l’attenzione dai reali motivi: le regionali sono alle porte e tutti, per interessi personali o di partito, hanno svenduto la nostra città”. (Ma. Ip.)

4 commenti

  1. La smetteranno questi di Reset di lamentarsi di qualsiasi comportamento della politica locale..
    é fuor di dubbio che ci sono atteggiamenti scorretti e che la Città stia soffrendo i limiti di una classe politica poco capace e autoreferenziale..
    Ma mi chiedo: quando riprenderanno/inizieranno con una proposta vera??concreta?? che non sia solo frutto del rifiuto – spesso senza conoscere i fatti – di ciò che viene proposto dalla classe politica???
    Siamo in molti a desiderare il cambiamento.. Nessuno, credo, ha bisogno di profeti – peraltro di dubbia attendibilità visto che fin tanto che si è trattato di sedersi accanto ai politici per fare gli esperti tutto andava bene –
    Diteci qualcosa di tangibile che non siano solo mega progetti.
    Proponete qualcosa di effettivo. Dove sono i numeri delle vostre proposte??.
    Se dico a mio nipote di disegnare una Città sono sicuro che farà qualcosa di bello e accattivante come i progetti di Reset…
    Ma se gli chiedessi di mettere i numeri per realizzare finanziariamente le cose che immagina di certo non sarebbe in grado di farlo???
    Reset chi è??
    Vuole solo cavalcare l’onda del dissenso e sfruttarla in campagna elettorale?? Bè, in quel caso, sono sicuro che i messinesi così come spero non tornino a votare chi li ha presi in giro per anni – come giustamente dice Reset – non saranno altrettanto ingenui da accordare la propria fiducia a chi ha fatto il compitino a casa e parla di fantascienza. Le contestazioni fatele in TV. Qui c’è bisogno di risanamento finanziario del quale voi non avete mai detto uno straccio di parola, semplicemente perchè non avete la più pallida idea di come si faccia!!
    Io credo che la politica sarà capace, con molti distinguo e qualche eccezione, di creare un’alternativa nuova e valida che nasca dalle ceneri della politica berlusconiana degli ultimi anni – che tutti i partiti hanno adottato!!! – e sappia trovare tra i partiti e la società civile persone credibili che non debbano per forza creare il caos o attaccare gli altri.

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  2. FRANCESCO TIANO 28 Agosto 2012 09:37

    Un Movimento che si chiude a riccio aggrappandosi a progetti realizzati con il contributo di una buona parte della città. Sul metodo di reclutamento dell’idea non c’è nulla da dire, sulla gestione privatistica del risultato mi vengono tanti dubbi. Un po tutti avevamo inteso che il lavoro svolto da RESET doveva essere amorevolmente concesso alle amministrazioni locali, alle quali si sarebbe chiesto, al di la dei colori d’appartenenza, di adottarlo. Chi scrive, aveva anche cercato di riunire le forze libere degli altri movimenti o gruppi giovanili dei partiti (sono loro che si devono intestare la sfida) per dare forza e numero all’iniziativa. Tutto questo è stato visto come un mio tentativo per snaturalizzare l’iniziativa e portarla verso la vecchia logica del sistema partitico.
    La verità è che Messina non è preparata a fare squadra per il bene comune e tra di noi, purtroppo, esistono le invidie e soprattutto si va sempre alla ricerca di soddisfare l’interesse di parte.

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  3. Condivido le osservazioni di OSSERVATORE e di TIANO, è arrivato il tempo per RESET di sporcarsi le mani. RESET deve mettere sul tavolo le sue proposte programmatiche, spero dettagliatissime. Cosa pensa della SPESA CORRENTE di palazzo Zanca, del PIANO TRIENNALE delle opere pubbliche, delle LINEE GUIDA per il nuovo PRG, del monopolio delle Cooperative nei SERVIZI SOCIALI, della scassata macchina comunale e della professionalità dei dirigenti, del REGOLAMENTO EDILIZIO non degno della tradizione tecnica della nostra città, dell’informatizzazione ridicola degli uffici comunali,specialmente dei dipartimenti tecnici e dei tributi,della scarsa trasparenza delle riunioni di Consiglio e Commissioni,di quest’ultime non c’è nemmeno il resoconto scritto.Caro RESET ai messinesi non bastano più le facce pulite,certo è sempre meglio delle facce di bronzo di chi è in Consiglio.

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  4. il vero problema del messinese è la sua grande capacità di fare “puvvirazzu”

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