Ne prenderanno parte i sindaci dei Comuni interessati dal progetto, le associazioni ed i comitati dei cittadini con Padre Giuseppe Trifirò, il parroco di Pace del Mela che chiama a raccolta i cittadini contro la realizzazione del nuovo elettrodotto

Si terrà domani, alle 10, l’incontro tra il Prefetto di Messina, Francesco Alecci, e i sindaci dei Comuni interessati dal progetto dell’elettrodotto Terna Sorgente-Rizziconi. Saranno presenti anche le associazioni ed i comitati dei cittadini che si oppongono al progetto, con Padre Giuseppe Trifirò, il parroco di Pace del Mela che chiama a raccolta i cittadini contro la realizzazione del nuovo elettrodotto ma anche contro tutti gli elettrodotti che inquinano il territorio della valle del Mela.

Dopo il corteo del 2 ottobre, che ha visto la partecipazione di tanti cittadini esasperati dal degrado ambientale della zona, il parroco, con le associazioni, ha chiesto un incontro urgente al Prefetto per rappresentare lo stato di allarme della popolazione ed illustrare gli appelli inviati al Presidente della Repubblica ed alle maggiori cariche di governo. Analoga richiesta di incontro era stata inoltrata dal sindaco di San Filippo del Mela, Giuseppe Cocuzza, a nome dei sindaci che hanno sottoscritto un documento di contrarietà al progetto.

Padre Trifirò, nel suo intervento, ha voluto sottolineare che la società Terna non può non ascoltare le giuste richieste che vengono dalla popolazione, perché siamo in democrazia; “è necessario che si trovi una soluzione al problema” ha aggiunto “così come viene fatto nelle altre regioni d’Italia e anche all’Estero” Dello stesso avviso il portavoce del Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno, avv. Antonino La Rosa, il quale contesta a Terna di voler iniziare i lavori senza attendere l’esito dei giudizi pendenti al Tar del Lazio, a cui si sono rivolti i Comuni, le associazioni ed i cittadini per impugnare l’autorizzazione ministeriale al progetto, e nonostante siano state riconosciute diverse criticità sul progetto.

I comitati sperano che il Prefetto, in procinto di trasferirsi a L’Aquila, possa intervenire presso il governo centrale per rappresentare le preoccupazioni ed i timori di vasti strati della popolazione.