Operazione Mare Sicuro, bilancio positivo delle prime settimane di attività

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Redazione

Operazione Mare Sicuro, bilancio positivo delle prime settimane di attività

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giovedì 04 Agosto 2011 - 09:57

Buon controllo per mare e per terra grazie alla collaborazione con le altre forze dell’ordine. Interventi su tutti i fronti: dalla vendita di prodotti ittici alla regolarità degli stabilimenti balneari

Una conferenza per fare un bilancio delle prime settimane di attività dell’ “Operazione Mare Sicuro 2011”, che vede impegnati, per mare e per terra, il personale della Capiteneria di Porto di concerto con Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale. Presidi interforces che stanno permettendo di ottenere importanti risultati per garantire un maggior rispetto delle previsioni di legge, consentendo la dovuta tranquillità ai bagnanti e quanti amano godere di sole e mare in pieno relax. Gli interventi, iniziati lo scorso 20 giugno, hanno riguardato 440 controlli su unità da diporto e sulla pesca sportiva ricreativa. Si è posta particolare attenzione al rispetto di quanto disposto dall’ordinanza di sicurezza balneare n. 28/2009 emessa dalla Capitaneria di Porto di Messina, per quel che concerne le aree riservate alla balneazione.

A tal proposito, pur essendo la maggior parte delle violazioni connesse alla navigazione sottocosta, ovvero nella fascia di mare compresa nei 200 m dalla costa e dei 100 m nel tratto di mare compreso tra viale Annunziata e il canale Pantano Piccolo del Comune di Messina, dall’inizio della stagione balneare, grazie all’intervento di controllo e repressione svolto dal personale di questa Capitaneria di Porto, si evidenzia un trend positivo, con una sensibile riduzione delle trasgressioni in materia, da parte di unità navali ed acquascooter.

L’efficacia e la presenza dell’azione del personale militare in mare è confermata anche dai buoni risultati riportati in ordine ai soccorsi a favore di unità da diporto in difficoltà: i mezzi nautici della Guardia Costiera hanno portato a termine 17 soccorsi ad unità navali in difficoltà di cui 10 svolti dai mezzi dell’Autorità Marittima della Navigazione dello Stretto, 5 dai mezzi della Capitaneria di Porto di Messina e altri con l’ausilio dei mezzi del Corpo dei Vigili del Fuoco e della Corporazione dei Piloti dello Stretto di Messina; le principali cause sono connesse soprattutto ad avarie inerenti il funzionamento meccanico dei natanti. A tal proposito la Capitaneria di porto ricorda che per ogni emergenza in mare, è sempre disponibile 24 ore su 24, il numero blu 1530

Anche l’attività svolta da terra, spesso con la collaborazione del personale messo a disposizione dalla Polizia di Stato, si sta rilevando importante con 348 controlli a stabilimenti balneari, di carattere demaniale e ambientale, volti ad accertare che da parte degli operatori fossero implementate tutte le misure di sicurezza previste dall’ordinanza balneare vigente e del decreto dell’assessorato territorio e ambiente della Regione Siciliana n. 476/07 disciplinante il corretto utilizzo del demanio marittimo. Per il primo aspetto, si è registrata una buona condizione generale degli stabilimenti balneari che, grazie anche all’importante attività propedeutica svolta attraverso diversi tavoli tecnici presso la nostra sede, risultano rispettare le norme che sono direttamente correlate alla salvaguardia dei bagnanti. Per quanto riguarda l’attività di polizia demaniale si sottolinea l’importante operazione portata a termine nel Compartimento Marittimo di Messina con la redazione di 9 notizie di reati e relativi sequestri per occupazioni abusive di demanio marittimo a carico di privati cittadini responsabili di sconfinamento delle relative proprietà sul demanio marittimo.

Grazie all’ “Operazione Mare Sicuro 2011” è stato inoltre incrementato il controllo sulla filiera della pesca, concentrandosi soprattutto, anche qui con la determinante collaborazione della Polizia Municipale di Messina, sulla vendita illegale di prodotti ittici ai bordi delle strade, in cattivo stato di conservazione e in precarie condizioni igienico-sanitarie. A riguardo sono state inoltrate 5 denunce a carico di persone che effettuavano questo tipo di vendita, ignorando completamente le norme che sono alla base della igiene e della vendita di prodotti alimentari e, quindi, al sequestro e alla distruzione di diverse tonnellate di prodotto ittico.

2 commenti

  1. pulite le spiagge che fanno pena anziche colpire delle povere persone

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  2. questa volta non lo date in beneficenza il pesce? ne mandate addirittura diverse tonnellate alla distruzione? bravi, bene, bis!!! ah, se ve ne cade un po per strada mentre lo portate al macero, lo raccolgo volentieri io. è sicuramente più fresco di quello che viene uscito dalle celle (igienicamente a norma, s’intende)… se poi magari diciamo che quelli che lo vendono ai lati della strada con le cassette non pagano tasse e nulla, allora ok, si stangano. ma diamo a cesare quel che è di cesare. un’altra cosa, vi preannuncio che ho intenzione di comprarmi una barca e installare un verricello con carrello ed un trattore in una zona di spiaggia non ancora ben definita. ho bisogno di qualche autorizzazione per fare ciò, e quindi pagare il dovuto, oppure posso farlo tranquillamente e impunemente? a proposito il piano spiagge dov’è finito? ci vuole ancora assai? tsk….

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