Limina. Occhi puntati sulla gestione dell'Ente da parte della minoranza

Limina. Occhi puntati sulla gestione dell’Ente da parte della minoranza

Giusy Briguglio

Limina. Occhi puntati sulla gestione dell’Ente da parte della minoranza

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venerdì 03 Luglio 2015 - 11:10

Il gruppo di minoranza ha dato il via a un’azione di controllo – che è esattamente il ruolo che compete a un’opposizione – passando al setaccio tutti quegli aspetti gestionali dell’Ente che ritengono per vari motivi carenti e non chiari e sui quali hanno chiesto risposte al neo sindaco Marcello Bartolotta

Otto occhi attenti e puntati sull’attività amministrativa del Comune di Limina. Sono quelli dei consiglieri Patrizia Saglimbeni, Antonino Ragusa, Tiziana Bartolotta e Sarah Paratore che da quando hanno occupato i banchi della minoranza hanno dato il via a un’azione di controllo – che è esattamente il ruolo che compete a un’opposizione – passando al setaccio tutti quegli aspetti gestionali dell’Ente che ritengono per vari motivi carenti e non chiari e sui quali hanno chiesto risposte al neo sindaco Marcello Bartolotta. La battaglia elettorale non si è conclusa con il risultato delle elezioni, anzi si è acuita considerato che il gruppo di minoranza “Rinnovamento liminese” non ha ufficialmente riconosciuto la vittoria di Bartolotta, viziata secondo loro dai voti dei liminesi non residenti così come hanno dichiarato durante la seduta di insediamento e in un manifesto firmato dall’ex candidato a sindaco Sebastiano Occhino e dai componenti della lista a suo sostegno in cui si legge che “il risultato elettorale ha dimostrato che Limina è pronta a un radicale cambiamento, ma, come facilmente prevedibile, ciò è stato impedito dall’ormai insopportabile ingerenza del voto della solita parte di emigranti, che, piuttosto che mantenersi neutrali rispetto ad una battaglia che non dovrebbe essere loro, inquinano sistematicamente il risultato elettorale favorendo sempre e solo una parte politica, spesso non conoscendone neanche l’operato”. Operato che, ovviamente, non è approvato dalla minoranza che ha cominciato una guerra a colpi di interrogazioni presentandone dieci in dieci giorni: dalla raccolta rifiuti alle condizioni delle aree ecologiche, dai dubbi sulle concessioni cimiteriali a quelli sull’impianto di videosorveglianza. Ma a essere contestate sono giornalmente delibere di giunta, bandi, ordinanze sindacali. Da un paio di giorni si respira aria di tregua ma, visti i presupposti, si può facilmente intuire che il prossimo colpo dei consiglieri di opposizione sia già in canna. Se i prossimi cinque anni di amministrazione saranno come questo primo mese, per il primo cittadino si prospettano giorni "turbolenti".

Giusy Briguglio

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