Un incontro per riflettere sui cambiamenti che hanno caratterizzato la scuola in questi anni, con particolare riferimento al rapporto genitori insegnanti
Si è svolto sabato 17 febbraio, presso la Chiesa Sacro Cuore di Gesù di Monforte Marina, il convegno dal titolo “La scuola ieri e oggi”, promosso da Don Francesco Cucinotta insieme alla pedagogista Francesca Maiorana, che ha fatto da moderatrice, per analizzare i cambiamenti che, nel tempo, hanno attraversato la scuola.
“Quella di una volta era una scuola basata su valori come rispetto, disciplina e distinzione chiara dei ruoli educativi dei docenti e dei genitori" testimonia la maestra Melitta, insegnante in pensione, la quale ha sottolineato come, in passato, non ci fossero pretese metodologiche da parte dei genitori, ma solo qualche suggerimento rivolto agli insegnanti. Tuttavia, secondo tale testimonianza, la scuola di un tempo aveva anche zone d'ombra: faceva molto poco per i ragazzi in difficoltà, per i quali provvedeva soltanto la famiglia, se l'estrazione sociale e le condizioni economiche lo permettevano.
Gli aspetti educativi alla base dei cambiamenti delle dinamiche relazionali e comunicative tra scuola e famiglia sono stati analizzati dalla Professoressa Maria Quartarone, dottore di ricerca in Pedagogia Speciale e Didattica presso la facoltà di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Messina, Insegnante Specializzato e Pedagogista presso il Centro Polifunzionale per la famiglia C.A.V. Vittoria Quarenghi di Messina. Nel suo intervento la professoressa ha sottolineato come si sia passati da una formazione educativa "normativa", il cui principale obiettivo era il rispetto delle regole, la disciplina e l'autocontrollo, a una formazione "affettiva – emotiva", il cui principale obiettivo è il rispetto delle esigenze e dei bisogni di chi educhiamo. Nel suo intervento, citando le parole di Papa Francesco, la dottoressa Quartarone ha inoltre evidenziato l’importanza della scuola come primo luogo di socializzazione, dopo la famiglia: “per educare un figlio ci vuole un villaggio!” recita un proverbio africano. “A scuola noi socializziamo: incontriamo persone diverse da noi, diverse per età, per cultura, per origine, per capacità. La scuola è la prima società che integra la famiglia. La famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte! Sono complementari, e dunque è importante che collaborino, nel rispetto reciproco”.
E’ compito di tutti, dunque, secondo la professoressa Quartarone, rimettere in moto "la fiducia e il rispetto" nelle istituzioni e afferma ancora: “non bisogna attribuire solo agli insegnanti tutti i mali: molte delle responsabilità di ciò che accade oggi nella scuola sono da ricondurre a scelte economiche e politiche deliranti". “E’ necessario dunque – ha concluso la specialista – “recuperare nel lessico educativo alcuni termini fondamentali quali: l'attesa, come capacità di rimandare la soddisfazione di un bisogno; la disciplina, come interiorizzazione di limiti e confini per favorire l'autocontrollo; ed infine la responsabilità, come capacità di rendere conto delle proprie azioni".
L’incontro, che ha visto un’ampia partecipazione, è stato accompagnato da intermezzi musicali a cura del Centro Musicale Sgrò di Monforte Marina.