Il percorso multidisciplinare si svolgerà il 16 e 17 novembre
Ha da poco compiuto duecento anni il romanzo Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelley, e per omaggiare la ricorrenza l’associazione culturale Terremoti di Carta, in collaborazione con il Cidi di Messina e l’Istituto Teologico “San Tommaso”, ha organizzato il convegno L’Officina di Prometeo.
Si tratterà di un percorso multidisciplinare, ospitato venerdì 16 e sabato 17 novembre 2018 dall’Istituto Teologico “San Tommaso”, che analizzerà il mito di Prometeo e la sua influenza in campo umanistico, artistico e scientifico.
È destinata a tutti gli appassionati, ai docenti, agli studenti degli istituti di ogni ordine e grado e agli universitari la proposta degli organizzatori. A conclusione del convegno l’associazione “Terremoti di Carta” rilascerà un attestato di partecipazione valido come credito formativo per gli studenti degli istituti scolastici e utile anche ai fini dell’orientamento universitario. Anche i docenti potranno ricevere certificazione autorizzata dal MIUR ai fini della formazione, effettuando specifica richiesta.
Molto ricco il programma, che vedrà venerdì gli interventi dei relatori Daniele Macris, sul tema Prometeo: preveggenza e dolore senza tempo; Eleonora Corrado Lombardo, Prometeo: mente creativa e cuore libero; Felice Lima, Manipolare la vita: questioni etiche e giuridiche intorno alla procreazione; Paolo Gulisano, Si Puo' Fare: L'imperativo Tecnologico E Il Superamento Del Limite; Marianna Gensabella Furnari, Prometeo e l’Ecce Homo in Filippo Bartolone e Luigi Baldari, Il mito di Prometeo nella psicoanalisi.
Il giorno seguente aprirà i lavori Daniela Parente con l’intervento intitolato Prometeo e il fuoco del progresso: interpretare il mondo per cambiare il cambiamento; quindi Mariavita Cambria, Irish Prometheus; Claudia Cozzucoli, Prometheus, Demiurg der Menschlichkeit; Massimo Raffa, Announcing a New World: Ludwig van Beethoven's Prometheus; Marco Grassi, Il mito di Prometo nell’Arte; Fulvia Toscano, Prometeo in scena. Tra tradizione e trasgressione e Umberto Parlagreco, Frankenstein, da mostro a icona pop.