Nonostante i reiterati inviti da parte della competente Commissione Consiliare, non sono mai stati prodotti elaborati esecutivi e cantierabili, che staccandosi dalle Linee Guida, davano la percezione dell'intervento complessivo, al fine di capire se è un vero intervento di riqualificazione urbanistica con recupero del patrimonio edilizio di notevole pregio o, se si tratta di un intervento con un insostenibile impatto ambientale
All’odg del Consiglio Comunale sono iscritte due delibere, riguardanti la società di Trasormazione Urbana S.T.U. Il Tirone S.p.A.: nella prima si chiede la revoca in autotutela di atti e delibere sulla Società; nella seconda si chiede la rimodulazione delle Linee Guida del Piano Industriale.
La conferenza di servizi al dipartimento Programmi Complessi ha messo in discussione i cinque interventi nell’area oggetto di trasformazione urbana: Riqualificazione scalinata Sergi e edifici limitrofi; Realizzazione di un fabbricato di altezza 11 metri da adibire a Uffici sul viale Cadorna; Realizzazione di un fabbricato a dieci elevazioni con destinazione residenziale sul viale Italia; Realizzazione di un fabbricato con altezza 18 metri con destinazione residenziale in via S. Maria Del Selciato; Realizzazione di due corpi fabbrica a sette e quattro elevazioni da adibire a parcheggio.
Nonostante i reiterati inviti da parte della competente Commissione Consiliare, non sono mai stati prodotti elaborati esecutivi e cantierabili, che staccandosi dalle Linee Guida, davano la percezione dell’intervento complessivo, al fine di capire se è un vero intervento di riqualificazione urbanistica con recupero del patrimonio edilizio di notevole pregio o, se si tratta di un intervento con un insostenibile impatto ambientale.
Alla seduta consiliare sono convocati l’ing. Mario Pizzino, dirigente del Dipartimento Programmi Complessi e l’arch. Vincenzo Schiera dirigente del dipartimento Urbanistica e Pianificazione, per acquisire gli elaborati progettuali e dibattere sul tema, in considerazione dell’imminente esame delle due delibere, da parte del Consiglio Comunale.
Mi sembra di intuire che questa Tirone SPA abbia delle analogie con la società Stretto di Messina (con le dovute proporzioni ovviamente), creata ad hoc semplicemente per occuparsi del nulla.
Si parla da anni, infatti, di questa fantomatica riqualificazione del Tirone, senza che si sposti una singola pietra.
La mia proposta, per quello che può valere, è di tornare con i piedi per terra, dopo i voli pindarici del general manager Scoglio, ed occuparsi innanzitutto di piazza del Popolo (a me piace chiamarla così). Riqualificare i portici, vero gioiello presente in poche città, e favorire l’insediamento di attività ricreative e di somministrazione, darebbe nuova vita ad uno degli spazi più pregiati di Messina, oggi ridotto a parcheggio per pullman o mercatino.
Si continua a parlare di riqualificazione, ma in realtà si mira a speculazione edilizia,in una zona già ad alta densità abitativa.E nel frattempo resta il degrado degli edifici antichi,mentre si spende per ripavimentare la salita S. Barbara.E’ normale tutto ciò?