Una cappa avvolge le aspettative decine d'agricoltori espropriati e mai indennizzati e il futuro di decine di dipendenti dello stesso Ente subregionale
REGGIO CALABRIA – La vicenda del Corap e l’estrema incertezza legata alle attività produttive in Calabria quanto all’impatto, alla governance e al futuro dell’Ente subregionale sono al centro di un’interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice calabrese Rosa Abate.
Partendo dalla situazione difficilissima di decine d’agricoltori del Cosentino, espropriati da circa vent’anni e mai indennizzati, la Abate torna a mettere sotto la lente il comportamento della Regione, che «sta cercando di liquidare l’ente Corap, ma la liquidazione – ammonisce la parlamentare ex-M5S – è stata giudicata illegittima dalla Corte Costituzionale nel 2021». In tutto questo però, fa presente la Abate, «è intervenuto il Mise (il Ministero per lo Sviluppo economico, ndr) che starebbe aiutando la Regione ad arrivare alla liquidazione».
Tutto questo, oltre a mettere a grave rischio il giusto indennizzo per gli agricoltori corissanesi, fionda nella disperazione più cupa gli stessi dipendenti del Corap. Per questa ragione la senatrice Rosa Abate ha presentato la citata interrogazione parlamentare al ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e al contempo ha chiesto «un incontro al neo commissario liquidatore, l’avvocato Enrico Mazza».
Per il momento, però, il buio continua ad avvolgere il futuro prossimo dell’Ente strumentale che assomma le prerogative dei 5 Consorzi per le Aree di sviluppo industriale “che furono”.
