Il vicesindaco e assessore replica ai consiglieri Gioveni e Carbone, sottolineando i parcheggi irregolari soprattutto in corso Cavour
MESSINA – Le farmacie, la sicurezza, i funerali, la direzione di marcia, ma anche il problema di doppia e terza fila e gli attraversamenti pedonali. I cordoli che delimitano la pista ciclabile lungo le vie del centro città continuano a far discutere e lo fanno anche all’interno dell’aula consiliare di Palazzo Zanca. Se ne è occupata la prima commissione presieduta dal consigliere Salvatore Papa e i consiglieri hanno posto i propri interrogativi al vicesindaco Salvatore Mondello e al commissario Giovanni Giardina.
“Le piste ciclabili sono a senso unico – dicono i consiglieri Libero Gioveni e Dario Carbone – quindi chi per esempio provenendo dalla zona nord deve recarsi nella parte lato nord del corso Cavour, dovrà fare un lungo percorso (via Cesare Battisti, via Tommaso Cannizzaro, corso Cavour) prima di giungere a destinazione; occorre mettere in sicurezza la salita/discesa dei passeggeri dai bus nelle aree interessate; nella chiesa di San Nicolò sul viale San Martino si crea ogni qualvolta c’è un funerale una situazione imbarazzante, con il carro funebre che attende sulla corsia carrabile il defunto con conseguente file di auto che suonano strombazzanti mentre i parenti sono in lacrime (ma può fermarsi girato l’angolo, dieci metri più avanti, ndr); bisogna garantire il carico e scarico merci in sicurezza delle attività commerciali in via Garibaldi dove saranno installati ulteriori cordoli; pericolosità per gli stessi ciclisti nel percorrere queste piste che contengono anche al loro interno griglie o cunette che rischiano di creare allagamenti e quindi potenziali “trappole” per i fruitori della bicicletta anche alla luce delle dimensioni ridotte della pista; è stata fatta un’analisi dei rapporti costi/benefici e come si procederà in occasione delle storiche processioni messinesi?”.
Le risposte di Mondello
Mondello ha spiegato in premessa: “Le questioni non sono mai figlie di una estemporanea decisione ma hanno una programmazione con una gestazione lunga e molto partecipata. In città si è diffusa l’idea sbagliata che le decisioni sulla mobilità le prenda Mondello, ma non è così. Le prendono la giunta per intero e il consiglio comunale, che ha approvato il Pgtu. All’interno del Pgtu questa materia è disciplinata, cordoli compresi. Il piano va rispettato. Non c’è niente di nuovo o che non sia stato pianificato già nel 2018. Durante il periodo Covid in modalità remoto abbiamo fatto diversi tavoli proprio sulle piste ciclabili”.
Poi il vicesindaco continua: “I video che mi sono stati inviati del Corso Cavour sono raccapriccianti. Ci sono scooter che attraversavano la striscia, investiti da auto e arrivati fin dentro i negozi. I messinesi vanno educati. Se tra dieci anni saremo tutti civili li toglieremo, anche a me piacerebbe non vederli perché è una sconfitta per la città”. E ancora: “I farmacisti? Hanno il carico e scarico nelle vie laterali. L’ossigeno non va scaricato sull’asfalto e serve il carrellino. Si parla di 30 o 50 metri e quando ne abbiamo discusso siamo stati chiari. Togliere il cordolo davanti la farmacia non è possibile”.
“Cerchiamo di dare un indirizzo serio tutti insieme alla città – conclude Mondello -. Dobbiamo cercare di migliorarci e il sistema della viabilità è uno dei sistemi da migliorare. Il punto qual è? Dobbiamo cambiare registro o continuare con le cattive abitudini? Non è tollerabile la terza fila. Bisogna cambiare la visione di città. Qual è il modello che vogliamo? Il caos e l’auto, o una città proiettata al futuro? Quando sento dire che avevamo le strade più larghe d’Italia rispondo che le città sono dinamiche, una volta c’erano 10 macchine e ora 100. I cambiamenti vanno considerati”.
Paragone estremo tra ordine e caos.
Piuttosto si chiede equilibrio.
Non si possono ignorare le richieste di ormai tantissimi cittadini.
Meglio un ricco caos che un ordine povero
Questa è politica paternalistica. Siamo noi cittadini che dobbiamo indirizzare l’amministrazione a fare o non fare certe cose, non il contrario. Qualcuno ha confusione in testa. Siete nostri dipendenti! Per cui, la cittadinanza dovrebbe essere democraticamente interpellata, prima fare certi stravolgimenti. Che alcune strade di Messina, erano larghissime, e ora sono state discutibilmente ristrette, per parcheggi a pagamento, o per piste ciclabili che in autunno, inverno, e primavera piovosa, saranno deserte, è un fatto oggettivo, non un’opinione. E nemmeno in estate saranno molto trafficate in città per la gente che va in villeggiatura; quelli che non partono, non si possono nemmeno permettere l’acquisto di una bici. Complimenti, un progetto ponderato e meditato! E non parliamo di chi dovesse fare spesa… se la porta in bici!
Non vogliamo: “un solo uomo al comando”. Ognuno può avere opinioni diverse da chi sta accanto; sarebbe stato più utile un confronto di idee per poi prendere le decisioni più consenzienti.
Invece di piantare alberi ogni 5 metri, non sarebbe stato più opportuno piantarli ogni 10 metri? magari sfalsandoli?
La metroferrovia che fine ha fatto?
Invece di creare un posteggio a S. Margherita (in estate se ne farà una Torre Morandi del sud?), non sarebbe stato più opportuno ricavare piccoli posteggi alle fermate principali della metroferrovia? (Giampilieri, Galati, Mili, Tremestieri, Fiumara Gazzi)
A quando il prolungamento della linea tranviaria fino alla fermata di Fiumara Gazzi?
Etc etc…. cordialmente
Le altre città magari hanno molte strade e larghe più controlli e più parcheggi e si possono permettere questo. Messina ha poche strade e adesso pure strette dovute a questo abominio. Perché il sig. Mondello e il sig. Basile non intensificano i controlli dei vigili contro la sosta selvaggia invece di penalizzare le strade e i cittadini? Messina sempre mortificata…e sempre colpa dei messinesi che accettano tutto
Sig. Sindaco non saranno un paio di chilometri di inutili piste ciclabili ad evitare il caos, considerando che saranno utizzate a si è no da qualche dozzina di persone. Messina non é Bologna, o Padova o Torino. Chi abita all’annunziata o nei villaggi per andare in bici a Messina prima dovrebbe allenarsi qualche anno sulla Marmolada.
GLI STALLI DI CARICO E SCARICO DELLE FARMACIE SONO PERENNEMENTE OCCUPATI DA UTENTI DEDITI A FARE ALTRO,NON DICIAMO CORBELLERIE CARO MONDELLO..
Forse il paragone ordine e caos è eccessivo.
Serve una politica che ascolti i tanti cittadini che mettono in risalto innumerevoli, ormai, problemi legati alle novità, che non sono il vangelo.
Vogliamo ordine o caos? Si dovrebbe dire vogliamo persone che lavorano o disoccupati? Ci sono troppe macchine e riduciamo le strade e la loro larghezza? Fare nuovi parcheggi multipiano no, vero? Li non c’è il famigerato PNRR. Cos’è meglio lavorare o girare in bicicletta da disoccupati? Tra pochi mesi ci saranno tante attività chiuse e tante persone senza più lavoro, ma potremo dire di essere green!
Le idee per migliorare la circolazione in citta’ sono ottime. purtroppo non si e’ capito che a Messina non esistono strade per certi servizi. Messina e’ una citta’ che si estende in lunghezza e in salita, esempio Genova, e non in piano e larghezza come la maggior parte delle citta’ pianeggianti del nord. Le nostre strade sono rimaste come erano agli inizi del ‘900, alcune si possono paragonare a delle mulattiere. Quindi consiglierei anziche’ fare posteggi alternativi, cordoli, alberelli in citta’ togliendo i posteggi esistenti, piste ciclabili , arie pedonali, e chissa’ quale altra decisione, sia meglio trovare altre soluzioni che permettano piu’ vivibile la citta’, anziche’ fare copia e incolla con le citta’ sopraindicate. Chiedo scusa per la mia lagnanza.
Visto che come afferma Mondello, le decisioni vengono prese da una giunta inetta, ANDATEVENE TUTTI A CASA…questi toni quasi dittatoriali ve li potete mettere dove non batte il sole. Cordialmente…
Diciamo che leggendo altri articoli (parcheggio in doppia fila sui cordoli) la scelta proposta dal vicesindaco ha trovato il suo esito, e non è l’ordine.
Il sistema complessivo sembra si sia autoregolato.