60 ore di lavoro ininterrotto per la cura e il trasferimento dei pazienti. 59 positivi sono stati ricoverati in tre ospedali, 8 negativi sono stati portati in un'altra struttura, 4 sono morti
Hanno lasciato la casa di riposo “Come d’incanto” alle 7.15 di stamattina, dopo 60 ore di lavoro ininterrotto, senza turn over, per evitare che altri colleghi potessero essere esposti a contagio.
Il bilancio del focolaio di coronavirus nella casa di via Primo Settembre è pesante: solo 8 negativi su 71 anziani ospitati. E dei 63 positivi, 4 sono morti, col rischio che il conteggio aumenti a causa dell’età elevata dei colpiti.
7 degli 8 negativi sono stati trasferiti all’Opus Residential di via Palermo, mentre gli altri 60 sono stati ricoverati in tre ospedali: Barcellona, Policlinico e Papardo. Il trasporto è iniziato ieri ed è proseguito per l’intera notte.
Positivi, 8 su 16, anche tra i dipendenti della casa di riposo.
Gli operatori della Messina Social City hanno lavorato in una struttura contaminata, priva di punti sanificati ove potersi brevemente fermare in sicurezza.
“L’Azienda – dice la presidente Valeria Asquini – ha garantito un adeguato supporto psicologico a tutti gli operatori e ora sarà vigile affinché l’Asp provveda subito a fare il tampone ai cinque operatori che sono in autoisolamento”.
Ore 11,30 del 27 marzo. Mia zia ospite della casa di riposo si trova ancora nella struttura.Ho appena parlato con lei al telefono.