Il Dipartimento di Polizia Municipale revocherà il servizio che era stato affidato alla società dell'esperto nominato a titolo gratuito da De Luca. Ecco perché
Addio droni. Non perché l’emergenza Coronavirus a Messina sia finita. Né tantomeno perché i voli programmati con un affidamento da 5 mila euro ad una società esterna siano stati effettuati. Il Dirigente della Polizia Municipale Domenico Signorelli ha messo nero su bianco che adotterà nell’immediato la revoca del servizio che era stato affidato, senza alcun bando, gara o avviso pubblico, alla Labing srls. Società che, come si ricorderà, fa capo ad un ingegnere che era stato nominato esperto a titolo gratuito dal sindaco De Luca. Per poi però ottenere un servizio attraverso la sua azienda. E così, il finale della saga che ha riguardato l’uso dei droni in città è la ciliegina sulla torta per una vicenda che è iniziata male e che si chiude ancora peggio.
Il caso droni
Ricordiamo però cos’era accaduto. L’emergenza Coronavirus è nella sua fase più critica e De Luca decide che per il controllo del territorio servono i droni. Il 28 marzo scorso il sindaco Cateno De Luca nominava l’ingegnere Gabriel Valentino Versaci esperto a titolo gratuito per «supportare il sindaco nelle procedure da attuare per il controllo, il monitoraggio e la vigilanza del territorio attraverso l’ausilio di S.A.P.R (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), compreso il reperimento di detti sistemi nonché di studio/pianificazione delle operazioni specializzate da svolgersi».
Il Comune di Messina però non ha personale titolato e formato al pilotaggio di questi sistemi. Così il dirigente Signorelli con una determina del 7 aprile affida ad una società esterna i servizi specializzati a supporto della Polizia Municipale. Si tratta della Studio Labing Srls di Messina che ottiene il servizio per un corrispettivo di 4.500 euro per 10 voli. Pochi giorni dopo il sindaco De Luca dà il via al controllo con i droni e conferma l’affidamento del servizio alla Studio Labing Srls di Messina.
L’esperto gratuito e la sua società
Ma, come ha raccontato Tempostretto lo scorso 18 aprile, l’amministratore della Studio Labing era Gabriel Versaci, cioè l’esperto a titolo gratuito nominato poco prima. Una vicenda che ha subito destato diverse reazioni. Il consigliere del Pd Alessandro Russo aveva chiesto chiarimenti con un’interrogazione, ponendo una sacrosanta questione di opportunità, legittimità, incompatibilità. E la risposta che adesso è arrivata dal dirigente Signorelli è inequivocabile. «All’atto dell’affidamento del servizio, l’ingegnere Versaci non forniva dichiarazioni in ordine a possibili cause di incompatibilità». In pratica il Dipartimento non sapeva che l’amministratore della società a cui aveva affidato il servizio era anche esperto a titolo gratuito. E, da quanto si legge, lo stesso ingegnere non lo aveva comunicato.
L’incompatibilità
Per questi motivi, scrive il dirigente, «il Dipartimento di Polizia Municipale, in considerazione della incompletezza delle dichiarazioni rese dal professionista nella qualità di legale rappresentate della Labing srl, e della mancata trasmissione del numero PASSOE, seppur a fronte di reiterate richieste, adotterà nell’immediato atto di revoca del servizio».
Una risposta inequivocabile che mette la pietra tombale su una vicenda che nè il sindaco De Luca, né i suoi assessori avevano provato a chiarire in alcun modo. Nonostante la palese questione di opportunità che adesso invece è chiaramente di incompatibilità.
Come al solito, il sindaco De Luca è bravo a far rilevare le altrui mancanze, e a riprendere e redarguire coi suoi modi grotteschi e a volte anche di cattivo gusto chi osa disobbedire ai suoi “ordini”. E’ sempre più facile vedere la pagliuzza….
Siamo alle solite. Ci soffermiamo sui cavilli e dimentichiamo qual’era lo scopo iniziale dell’idea. Per carità : sacrosanto resta il profilo legale della vicenda. Ma almeno, tutta la cittadinanza avrebbe, per lo meno, dovuto prendere atto delle buone intenzioni iniziali del nostro Sindaco CATENO DE LUCA, grazie al quale, stiamo uscendo bene da questa delicatissima vicenda. Insomma, per me resta un problema di coscienza. Intanto, desidero ringraziarlo di vero cuore per cio’ che finora ha fatto per Messina. Basterebbero due fatti : il ripristino della fascia tricolore su vestito con giacca e cravatta (e non … altro tipo di mise … ma lasciamo perdere …) e secondo, l’efficiente e professionale modo con cui ha saputo gestire l’emergenza COVID 19 a Messina. Anche con punte di sottile ironia messinese “Io’ rustu …..” , ovviamente non adeguatamente comprese da i soli “benpensanti” di Messina.
Già,i benpensanti sono sempre gli altri, quelli dei quali non condividiamo le idee. Quando siamo noi invece a non condividerle, allora siamo dotati di buon pensiero.
Già,i benpensanti sono sempre gli altri, quelli che non condividono le nostre idee. Quando siamo noi invece a non condividere le loro, allora siamo dotati di buon pensiero.
Quanto inutile spettacolo!
Il sindaco di è rivelato per l’ennesima volta inadatto ad amministrare una grande città, per carità può andare bene per i paesini ionici ma Messina non merita questa approssimazione.
Ho capito, quindi al sindaco, poverino, famoso per i blitz per “scoprire” le cose che non vanno e gridare allo scandalo (uso un eufemismo per non scendere al suo livello espressivo e verbale), stavolta era sfuggito che il suo esperto”gratuito” fosse titolare della stessa Ditta che forniva il servizio indicato come necessario dal suo stesso esperto….così come certamente mica è stato lui ad “indicare” al Dirigente titolare del servizio di vigilanza sul territorio la Ditta cui dare in appalto l'”indispensabile” servizio droni, non sia mai che lui entra nelle scelte gestionali dei Dipartimenti affidati ai “patruni du’ pastificio” così come etichetta funzionari e dirigenti evidentemente prendendo ad esempio il proprio già collaudato e redditizio modo di intendere l’amministrazione pubblica. Mi chiedo, ma la Corte dei Conti si è accorta dell’Amministrazione De Luca e di quello che combina da due anni?!?