Dopo i parenti degli anziani anche il padre della titolare replica alle accuse della Messina Social City. "Illazioni gravi, i vecchietti erano trattati bene"
Di seguito la lettera di Rosario Martinez, padre della titolare della Casa di Riposo”Come d’Incanto”, divenuta focolaio del covid nelle scorse settimane. La lettera fa riferimento alle accuse contenute in una relazione della Messina Socia City e trasmessa alle autorità competenti.
La relazione di Messina sociale City
Ho avuto modo di leggere la relazione sottoscritta dalla Dott.ssa Valeria Asquini, Responsabile della Messina Social City , in merito all’epidemia del Covid 19 che purtroppo ha colpito la Casa di Riposo Come d’Incanto, contagiando numerosi ospiti. Da essa traspare chiaramente una incapacità dirigenziale della Messina Social City a svolgere il proprio compito istituzionale con serietà e competenza di fronte ad uno stato emergenziale di anziani e assistenti che da oltre 9 giorni erano rimasti isolati all’interno della struttura.
Situazione d’emergenza
Premesso l’amaro aspetto del ritardo nei soccorsi, è logico evidenziare che gli operatori “qualificati” della “Messina Social City” sono entrati nella casa di riposo non in una situazione di normalità, ma in una situazione (contingente alla gestione del focolaio del virus) di grande stress fisico ed emotivo degli assistenti che, nonostante ciò, hanno comunque eroicamente garantito agli anziani i servizi essenziali.
“I vecchietti trattati bene”
Le illazioni gravi esposte nella predetta relazione sono inoltre in contrasto con quanto dichiarato pubblicamente sui canali social da un autorevole medico del 118, il Dott. Pietro Bitto, intervenuto nello stesso periodo per effettuare i tamponi : “Nulla di vero di quanto detto, pronto a smentire. Sono uno dei medici che hanno effettuato i tamponi proprio prima dei controlli. Vi posso assicurare che i vecchietti erano tenuti bene e la pulizia dentro i locali era fatta, anzi rispetto altre case di riposo non ho sentito cattivi odori. Sono amareggiato, come possono succedere certe cose??”. Del resto ancora più significative sono le testimonianze di appoggio incondizionato,fiducia e stima registrate in questi giorni, da parte dei parenti degli anziani ricoverati nella casa di riposo,e anche da persone estranee che hanno manifestato il loro disappunto nei confronti di un documento gravemente calunnioso per la struttura,la direzione e l’intero personale.
Messina social city scorretta
Di fronte ad una tragedia che ha sconvolto tutta la collettività cittadina, questa relazione denota intanto una assoluta mancanza di esperienza e minimo raziocinio necessari a chi dirige un settore delicato come i servizi sociali,e non di meno un comportamento fortemente scorretto nel cogliere l’occasione del momento per “apparire”, pensando di riscuotere un consenso generale mediatico. E’ certo però che questa vicenda verrà definita nelle opportune sedi giudiziarie.
Dott. Rosario Martinez
Mesi addietro, per motivi di lavoro (collaudo di un presidio sanitario fornito ad un’assistita, degente in questa struttura mi recai in questa Casa di Riposo. Ripensandoci, non mi sovviene di aver notato o sentito o percepito alcunche’ di irregolare o di negativo. Semmai la mia impressione resta di una Struttura efficiente, ben organizzata, il personale agisce in modo molto professionale ed attento ai bisogni delle persone ivi ricoverate. Non comprendo, pertanto la superficiale valutazione negativa, di cui si è recentemente parlato. Mi auguro che l’autore di essa, abbia il buon senso di chiarirla nelle sedi e nei tempi opportuni.