Lasciare la scelta di aprire ai singoli commercianti e non penalizzare questa ripartenza. E' la richiesta del deputato regionale al presidente Musumeci
L’ultima ordinanza del Presidente della Regione Musumeci ha allentato i vincoli del lockdown in Sicilia. Le misure si muovono all’interno della cornice nazionale e tengono presente la minore diffusione del contagio della nostra regione. Ma sulle riaperture e chiusure c’è ancora qualcuno che storce il naso. La ripartenza del 18 maggio non poteva essere un “liberi tutti”, ma ci sono delle misure considerate ancora penalizzanti.
A farsi portavoce delle istanze di tanti piccoli imprenditori dell’isola è il deputato regionale del Pd Franco De Domenico. Contestano “la chiusura al pubblico nei giorni domenicali e festivi di tutti gli esercizi commerciali, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione ed i fiorai”.
Di fatto in questo momento la domenica possono aprire solo questi punti vendita. E dunque molti altri negozianti che hanno appena rialzato la saracinesca vorrebbero poter lavorare anche di domenica. «Io credo – continua De Domenico- che su questo fronte si debba fare di più, anche perché il commercio è una delle categorie più colpite dalla crisi e va tutelata».
Per il deputato messinese risulta difficile comprendere perché, ad esempio, tabacchi e pasticcerie, tradizionalmente aperti la domenica, debbano restare chiusi. Eppure proprio le pasticcerie lavorano soprattutto la domenica. «Ed allora, almeno per i piccoli esercizi di vicinato, ritengo necessario ripristinare questa libertà, poi ciascuno di loro deciderà se aprire o meno, anche in relazione alla zona in cui opera».
«Sono consapevole che si debbano adottare tutte le cautele utili ad evitare una ripresa della pandemia, ma è necessario restituire la libertà di apertura alle imprese: non serve a nulla consentire la vendita a domicilio. Senza la possibilità di una completa apertura, costituisce più un onere che un beneficio per le imprese».
De Domenico ha presentato una interpellanza urgente al Presidente Musumeci affinché rivaluti questa decisione, consentendo la libertà di apertura domenicale e nei festivi almeno ai cosiddetti negozi di vicinato a alle piccole attività artigianali.