LA DIRETTA
Il passaggio nello Stretto di Messina
Oggi nuove disposizioni dal Ministero della Salute e Ministero dei trasporti per chiunque vuole entrare nel nostro Paese con qualunque mezzo di trasporto dall’estero. Le misure introdotte sono le stesse che noi abbiamo immaginato per costruire la banca dati. In Europa non si sospende il trattato di Schengen per la libera circolazione, ma per passare da uno Stato all’altro bisognerà prenotarsi 24 ore prima, come noi avevamo suggerito per il passaggio nello Stretto di Messina. Da lunedì invece presentiamo la nostra banca dati per entrare in Sicilia da Messina. Chiedo però agli altri sindaci dell’isola di adeguarsi perché mi giunge voce che qualcuno sta partendo in auto da Genova per sbarcare a Palermo. Secondo le indicazioni dei Ministeri i vettori dovranno verificare che ricorrano le condizioni per cui il viaggiatore si mette in viaggio, altrimenti è legittimato a non fare biglietto. Questo è un gran risultato per noi perché la stessa cosa potrà essere attuata anche nello Stretto di Messina. Si entra in Sicilia ma ditecelo prima. Diteci dove dovete andare, perché e dove farete la quarantena. Basta con le guerre verso i più deboli.
Supermercati aperti o chiusi la domenica?
Confusione nuovamente sulle aperture domenicali di supermercati e generi alimentari. Alle 14.23 ci è arrivata la nota della Prefettura che diceva che sulle aperture domenicali si applicano i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Tanto che anche la nostra ordinanza è in linea con queste disposizioni. Alle 18.45 sempre dalla Prefettura ci arriva un’altra precisazione che dice che invece domani i supermercati sono chiusi rispettando l’ordinanza del presidente della Regione Musumeci. Mentre dal 4 aprile potranno aprire anche nei festivi. De Luca alza i toni: «Per quanto mi riguarda i supermercati che vogliono stare aperti lo facciano. Poi vediamo chi li va a multare. Mi costituisco io parte civile contro questo sistema balordo. Chi non è andato a fare la spesa oggi perché sapeva che domani era aperto li portiamo in Prefettura a mangiare domani?».
Family card
Family card soldi in tasca non ve ne arrivano, saranno delle convenzioni con le attività e delle card solidali. Nel frattempo noi siamo qui, se avete bisogno chiamateci. Possiamo cucinare e portarvi i pasti a casa, possiamo portarvi i beni primari perché siamo in contatto con il banco alimentare. Nessuno muore di fame
Droni si o droni no?
In questi giorni abbiamo lavorato in maniera importanti con una serie di tecnici per capire se le richieste strampalate del sindaco era a norma oppure no. Abbiamo verificato che si può utilizzare un drone per andare a visionare se in alcune zone ci sono assembramenti, perché sappiamo che ci sono villaggi in cui evidentemente non si sono resi conto della gravità di questo momento e si continua a vivere in modo normale. Lo scorso 24 marzo l’Enac aveva autorizzato utilizzo dei droni. Il capo della Polizia Gabrielli ha comunicato che sono in corso comunicazioni con l’Enac per disciplinare alcuni aspetti nell’utilizzo dei droni. Ma nessuno ha bloccato niente per il momento. Domani mattina facciamo l’ultimo test.
Una lettera al premier Conte
Infine De Luca legge la nota invitata al Presidente del consiglio dei Ministri per chiedere di sospendere le procedure di evidenza pubblica per l’acquisto di tutto ciò che è necessario ai territorio per fronteggiare l’emergenza. Dando a sindaci, presidenti della Regione e commissari nominati per l’emergenza la possibilità di agire in deroga al codice degli appalti fin da subito. L’annuncio e la messa a disposizione dei miliardi di euro si rivelano inutili e inefficaci al cospetto delle lungaggini burocratiche imposte anche dai regolamenti europei per la quale è necessaria una deroga almeno fino a luglio 2020. Nella stessa nota ha chiesto anche di mettere in circolazione gli oltre 100 miliardi rappresentati dai vari vincoli di bilancio sulla spesa pubblica e dai fondi strutturali destinati ai comuni ma bloccati nelle casse. Liberiamo questi soldi, ma conservando la destinazione dei rispettivi fondi.
Lo Zampognaro, mai a corto di “energie”, insiste, per dare qualcosa in pasto al suo pubblico sempre più affamato e per continuare lui stesso ad alimentarsi.
Il Capo della Polizia (ci aspettiamo naturalmente che insulti pure lui) ha proibito l’uso dei droni da parte delle polizie locali perchè troppi sono gli aspetti che rendono l’operazione complessa e delicata: dalla sicurezza alla privacy delle persone, passando ovviamente per la gestione dell’ordine nel traffico aereo.
Il divieto è contenuto in molti giornali nazionali di ieri a chiare lettere, e consiste in una comunicazione partita dal Viminale e indirizzata alle prefetture, ai Comandi generali dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza, alla polizia di Stato (Stradale, Ferroviaria, Comunicazioni, Reparti speciali, Immigrazione, Anticrimine, Prevenzione).
Insomma a meno che lo Zampognaro non voglia sfidare anche la Polizia di Stato, i suoi droni non solcheranno (per ora) i cieli di Messina. Ma lui lo sa, già pregusta l’ennesimo osanna da parte del popolo adorante al quale spiegherà che lo Stato, sempre assente ovvio, gli lega le mani. Vittima e martire per i muccalapuni.
A proposito di Stato, è ovvio che si intesterà anche i soldi stanziati dal Governo ad ogni singolo comune per le famiglie in difficoltà.
Per i fondi stanziati dal governo ha già provveduto e strilla perché non gli danno mano libera .