Ci sono regole che sembrano scritte da Et e più che nella Fase 2 mi pare di vivere ai tempi del Nome della rosa. Ci vogliono poveri, ma il sorriso non possono togliercelo
Ho trascorso due mesi di quarantena (quindi sessantena….) rispettando tutte le regole, persino le più bizzarre. Temo le conseguenze degli abusi di una democrazia sospesa, ma spero in un risveglio collettivo dei neuroni nel Parlamento. Oggi mi pongo qualche domanda sulle regole della Fase 2 stabilite non dal governo o dal Parlamento (come dovrebbe avvenire in una Repubblica parlamentare come la nostra), ma da un pool di esperti/scienziati che evidentemente non hanno mai vissuto una vita reale. Altrimenti certe cose non le avrebbero mai scritte né pensate.
Le regole di ET
Ognuno è libero di vivere lontano dalla realtà come vuole, ci mancherebbe. Il problema si pone quando uno che vive lontano dalla vita reale vuole imporre il suo stile di vita a tutta l’Italia. E il problema diventa inquietante se glielo fanno fare. E diventa intollerabile se glielo fanno fare a dispetto della Costituzione italiana. Alcune regole della Fase 2 sono doverose: l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi, il divieto di assembramento etc. Altre sembrano scritte da ET appena sbarcato sulla Terra. In un dedalo di norme già di per sé caotiche quando non incomprensibili, tra codici Ateco scelti quasi per sorteggio, siamo arrivati al punto che le FAQ sono diventate fonti del diritto e le dirette dei politici equiparate alla pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale. In due mesi abbiamo gettato nel cestino 72 anni di Costituzione.
Fede e amore sono reati
La storia degli incontri consentiti con congiunti fino al sesto grado (con mascherina mi raccomando, niente party) e del divieto di amicizia farebbe ridere se non fosse tragicamente vera. E non è neanche la più assurda. Nei giorni dei 200 metri consentiti nei pressi di casa, mi ha fermato un signore additando due ragazzini che passeggiavano mano nella mano come fossero due terroristi dell’Isis. Ed ha aggiunto in confidenza “e ho visto pure due persone entrare in Chiesa”. Praticamente fede e amore sono diventati reati da denunciare. Qualcuno mi spieghi poi perché due coniugi possono dormire nello stesso letto e usare lo stesso bagno ma in auto devono stare separati. E, se mai un giorno il governo dovesse concederci il peccato mortale di una sera in pizzeria, debbano stare a un metro e mezzo di distanza. Non oso parlare di sesso perché potrei finire dritta all’inferno.
La lotteria dei codici Ateco
Poi c’è la lotteria delle attività commerciali: quelle fortunate, baciate dalla dea Ateco e quelle sfigate (tipo parrucchieri, lidi, ristoranti, cinema, teatri). Stranamente quelle sfigate sono tutte attività che hanno a che vedere con il sorriso e la socialità. Alimentano il pensiero e si sa che in tempi di coprifuoco il pensiero è pericoloso. Non parlo di relazioni umane perché l’obiettivo è azzerarle o controllarle totalmente come nei regimi.
Il bimbo e l’altalena….
L’attività motoria e ginnica sono consentite, ma da soli. Vietata è l’attività ludica. Il movimento fisico è lo stesso, ma nell’attività ludica aggiungi il sorriso e la “relazione” positiva con l’altro. Quindi è vietata. Se fai ginnastica da solo va bene, se peschi da solo va bene, se siete in due e vi divertite pure, siete sanzionabili. Il bambino al parco lo puoi portare ma l’altalena la deve guardare da lontano e soffrire espiando così i peccati dei genitori.
Lo sterminio dei lidi
Andare al mare è consentito, ma solo per fare il bagno o correre sulla spiaggia e fare flessioni. Vietato stendersi sul telo ad asciugarsi dopo il bagno. Pare che stiano studiando come sterminare le attività balneari. L’idea è quella di obbligarli non solo a costi allucinanti per la sicurezza a fronte di un dimezzamento delle entrate e due mesi di fermo. No, devono proprio schiattare e non avere mai più possibilità di riaprire. Ecco l’idea: DISTANZA DI 10 METRI TRA UN OMBRELLONE E UN ALTRO. Quindi va bene la fila semi-appiccati al supermercato o davanti al bar. Va bene stare tutti insieme in fabbrica e in ufficio (luoghi notoriamente al chiuso). Ma al mare, che è LUOGO ALL’APERTO, dobbiamo stare distanti 10 metri. Più che un protocollo di sicurezza è un elogio funebre per un intero settore. Tra le ammucchiate e i 10 METRI di distanza c’è la via di mezzo e si chiama SAGGEZZA o se volete, BUON SENSO.
La cultura pericolosissima
A quanto ho capito il discrimine è l’eventuale scambio di pensiero. Non a caso la cultura è rinviata a data da destinarsi. A proposito di cultura la ministra Azzolina è talmente imbarazzante d’avermi fatto rivalutare TUTTI I MINISTRI DELL’ISTRUZIONE dei decenni passati. Le sue proposte sulla scuola dovrebbero riportare in vita almeno 4 generazioni di proteste studentesche contro le varie riforme. Sul ministro della giustizia Bonafede non ho bisogno di dire nulla perché è già fatto tutto da solo.
Sembra “Il nome della rosa”
Mi sembra di essere nelle pagine del libro di Umberto Eco, Il nome della rosa”, con il monaco assassino che odiava la Poetica di Aristotele e tutto ciò che aveva a che fare con il sorriso, la commedia, l’allegria. E aveva trasformato un libro nell’arma del delitto. In particolare le “pagine” peccaminose.
La chiusura dei locali
Se la lobby dell’ombra vuol vietarci il mare, la lobby dei dietologi vuol fa chiudere tutti i ristoranti. Distanza di un metro e mezzo tra singoli commensali e di 4 METRI tra i tavoli. Praticamente tre volte la distanza normale al supermercato. La conseguenza non sarà la riduzione dei rischi ma la chiusura dei locali. Accadrà che si organizzeranno cene e festini nelle proprie case, in barba alle regole sull’assembramento. Insomma l’effetto sarà opposto. Un po’ come quando, il 1 maggio, con l’obbligo assoluto di stare a casa per tutti gli italiani, il capo di gabinetto di Zingaretti è stato beccato a pranzare lontano da casa. Ed al 112 chiamato sul posto ha detto la fatidica frase “lei non sa chi sono io, sono io che faccio le leggi” . Certo, gli esperti/scienziati potranno anche prevedere che le squadre della paura entrino nelle case di chi organizza cene con congiunti o affetti stabili, violando le norme della Costituzione a tutela della libertà personale o inviolabilità del domicilio. Ma tanto, ormai conta più la FAQ di qualsiasi codice.
La Faq per giocare a briscola
Andiamo avanti. Qualcuno ha capito qualcosa sulle SECONDE CASE? Tra DPCM , circolari, provvedimenti di Musumeci, ordinanze di Cateno, dei singoli sindaci e degli amministratori di condominio si finisce con il dormire a casa di un altro che non hai mai visto in vita tua. Sullo sport siamo al delirio, non si capisce più niente se non che il ministro e gli esperti detestano tutto ciò che si muove, mosche comprese. Il 15 riapre l’ex Gil e ancora non ho capito se il tesserato può entrare solo, oppure solo ma con il presidente della società che lo guarda, o se può entrare solo il presidente e i tesserati lo guardano da lontano o col drone di De Luca sopra la testa che ti conta i passi. Siamo in attesa delle FAQ per il gioco della briscola e per il burraco ma temo che siano VIETATISSIMI perché comportano altissima complicità tra chi gioca e si sa, il gioco, il sorriso e la relazione umana sono categorie bandite.
L’antipatia per i barbieri
Andiamo ad un’altra categoria sfigata: barbieri e parrucchieri. Non possono aprire neanche se in sicurezza, per appuntamento, uno per volta e con il personale vestito come X FILES. Frattanto centinaia di abusivi da settimane lavorano in nero nelle case (eludendo il fisco) in barba a qualsiasi regola d’igiene e di distanziamento. Anche qui non eviti il rischio ma LO MOLTIPLICHI E LO SPOSTI, e lo rendi invisibile ai tuoi occhi. Il peccato, come si sa, non è tale in sé, ma in quanto venga a conoscenza dell’Inquisizione.
Il virus notturno
Altro quesito riguarda la sanificazione imposta a tutti (compresi i liberi professionisti) e compresi i costi salati. Siamo tutti d’accordo con la sanificazione. Ma perché se sanifichi la sera devi risanificare al mattino quando riapri? Il virus entra di notte come i ladri? Oltre alla lobby dei dietologi c’è quella di Mastro Lindo (temo che quest’ultima esista veramente e che già da parecchie settimane si stia facendo i soldini).
Quel gelato gianduia….
Passiamo all’asporto. Si sta tutti in fila davanti al bar o al locale di turno. Ma ciò che prendi devi portarlo a casa, altrimenti ti multano. Il gelato gianduia con doppia panna non è Satana, è semmai la prova che dio esiste e ci vuole VERAMENTE BENE. Cosa c’è di male se lo gusto dieci metri accanto al bar, passeggiando? Volete che siamo tutti zitti, tristi , per andare a lavorare in fabbrica senza parlare con nessuno. Si sa il dialogo fa circolare le idee e le idee sono pericolose in democrazia sospesa. Dobbiamo comprare in silenzio, con mascherina, non salutare il commerciante e scappare. La sera, come nel coprifuoco delle dittature, si sta in casa a guardare la tv ma solo Cinema Luce e spot di roba che si mangia.
C’era una volta in America
Però, gli esperti dovrebbero ricordare quello che accadde in America con il proibizionismo. La legge contro la vendita di alcool consegnò alla mafia la gestione di un mercato che fiorì al punto che un paio di anni dopo furono costretti ad abrogarla. Il divieto non aveva fatto cessare il “peccato”, l’aveva reso “invisibile”. Io capisco tutto, ma perché ci volete tristi? Perché volete che il gelato gianduia con doppia panna arrivi squagliato a casa? Quale trauma vi hanno causato i gelatai da bambini?
Il sorriso non ce lo togliete
Ieri ho pensato a quel film del secondo dopoguerra, “Poveri ma belli”, che dipingeva lo spirito coraggioso di un’epoca. Oggi vogliono farci diventare tutti poveri e probabilmente ci riusciranno, ma c’è una cosa che non dobbiamo farci togliere ed è il sorriso. La bellezza del sorriso e della speranza non ce la toglierete. La vita è più forte di tutto, è veramente rivoluzionaria e l’ho capito guardando i due ragazzini mano nella mano nella strada vuota della fine fase 1.
La vita è rivoluzionaria
La vita è più forte della tristezza, è rivoluzionaria perché “Il sorriso non è l’effetto, ma la causa della felicità” (Daisaku Ikeda). Non a caso gli Stati Uniti hanno inserito nella loro Costituzione il diritto alla ricerca della felicità.
francesco.vadala@tiscali.it
La poetica è di Aristotele!
(e non di Platone!)
Sarebbe meglio correggere?
Difatti c’e’ scritto Aristotele
Non vedo errore.
Forse la prolungata espiazione dei nostri peccati in terra stando serrati in casa sta tirando brutti scherzi a qualche grecista …
E comunque rifletterei sui contenuti che mi sembrano perfetti e inoppugnabili.
Questo articolo mi piace molto, sono perfettamente d’accordo; sono anche un po’ preoccupata considerato in che mani siamo e spero che cambi presto qualcosa
Brava Rosaria e ti dirò di più la nostra giunta alla briscola ha aggiunto il carico da 11 non so proprio dove andremo a finire
Io invece la vedo in maniera diversa non e’ che mi sia divertito in questi giorni, ma una cosa mi e’ arrivata forte e chiara, questo atteggiamento consigliato anche se rigoroso ha fatto trasparire rispetto per i piu’ deboli e per i piu’ anziani . Sara’ piu’ bello vivere avendo assaporato la sopravvivenza