Da oggi in vigore il nuovo "visto" decretato dall'ultima ordinanza del presidente Musumeci per agevolare i pendolari dello Stretto. Ma in centinaia ancora aspettano risposta. E intanto continuano i disagi
Da questa mattina dovevano entrare in vigore le nuove regole per il passaggio nello Stretto di Messina dei pendolari. Chi per lavoro ogni giorno fa la spola tra le sponde di Sicilia e Calabria non avrebbe più dovuto spostarsi munito della consueta autocertificazione da compilare e che sottopone i pendolari a estenuanti controlli quotidiani. Da oggi doveva essere attivo il nuovo visto decretato dalla Regione Sicilia per agevolare il transito dei pendolari, con tanto di “tesserino del pendolare”. Secondo le disposizioni, si dovevano creare anche dei corridoi riservati solo ai pendolari, così da facilitare in breve tempo le operazioni di controllo. Ma così non è stato.
Il tesserino del pendolare
Come ha previsto l’ultima ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, i lavoratori pendolari che attraversano lo Stretto di Messina devono compilare un modello fornito sul sito della Regione e trasmetterlo al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana. In tanti ieri hanno mandato la mail necessaria all’indirizzo lavoratoripendolari@protezionecivilesicilia.it. Entro 24 ore dall’invio della dichiarazione, il modello doveva essere restituito alla mail di provenienza con il “visto” di autorizzazione. Questo documento dovrà essere esibito all’atto dell’imbarco al personale addetto al controllo. Quindi niente più pioggia di autocertificazioni quotidiane per i pendolari, ma un “visto” da esibire ad ogni imbarco. Le richieste potevano essere presentate da lunedì 20 aprile e da questa mattina i pendolari dovevano avere già a disposizione questo nuovo lasciapassare.
Tanto che da oggi, come recita l’ordinanza, dovevano essere attivi i controlli con le nuove modalità già dalla prima corsa del mattino. Invece chi oggi si è imbarcato da Messina, da Villa San Giovanni o da Reggio Calabria si è dovuto munire della solita autocertificazione sia all’andata che al ritorno. In centinaia sono ancora in attesa della mail, pur avendo fatto richiesta da oltre 24 ore.
Continuano i disagi
Intanto non va meglio sul fronte dei disagi. La nuova corsa annunciata sempre dal presidente Musumeci ancora non è stata attivata, ma in questo caso in ballo c’è anche il Ministero dei Trasporti. I pendolari però continuano ad affrontare ogni giorno attese snervanti e viaggi su navi sempre troppo affollate. Lunedì sera, per esempio, la nave da Villa delle 18 è partita con quasi un’ora di ritardo per la mole di controlli da effettuare agli imbarchi, con la fila di auto e mezzi che arrivava fino alla stazione. Oggi chi si doveva imbarcare con l’aliscafo delle 13.35 da Reggio ha dovuto attendere il mezzo fino alle 14.50, per arrivare a Messina alle 15.30. Una situazione che si trascina ormai da settimane e che sta esasperando centinaia di lavoratori che viaggiano ogni giorno.