A Galati Mamertino un caso di covid 19 e 35 casi sospetti di coronavirus su 150 test rapidi effettuati. Oggi i risultati su 27 esami molecolari. Scattate le sanificazioni in uffici e scuole.
Sono 35 le persone che sono risultate positive al test rapido al coronavirus a Galati Mamertino, dopo il caso dell’ultrasessantenne accertato come malato di covid 19. L’uomo sta meglio, è tenuto sotto stretto controllo in ospedale ma le sue condizioni sono buone. Nel centro nebroideo è scattato il protocollo di screening dei contatti.
Il sindaco Nino Baglio e il vice sindaco Vincenzo Amadore hanno così effettuato la campagna di test rapidiprima tra i familiari – 4 i positivi – poi tra i contatti ricostruiti. Oltre 150 i test effettuati. In totale ieri erano 35 quelli che hanno dato esito positivo. Nel pomeriggio é arrivata l’USCAR – il team sanitario specializzato – che ha effettuato 27 test molecolari tra le 35 persone risultate positive ai test rapidi, la maggior parte dei quali residenti nella frazione San Basilio. L’esito é atteso per oggi.
Tutti, sono in isolamento volontario, stanno bene, non hanno alcun sintomo e ora attendono il risultato dell’esame.
Il sessantenne abita a San Basilio, ed è qui che sono venuti fuori la gran parte dei test rapidi positivi. Alcuni dei familiari e delle persone che hanno avuto contatti con l’uomo hanno già effettuato privatamente il test sierologico, che ha dato esito negativo.
Avviate anche le procedure di sanificazione degli uffici comunali, che rimarranno chiusi per due giorni, delle scuole e degli studi medici.
Lo screening con i test rapidi proseguirà amche oggi. Al momento non è amcora stato possibile individuare chi ha contagiato il “paziente zero” galatese.
Quello di Galati Mamertino è il secondo caso che preoccupa sui Nebrodi. A Castel Di Lucio, dopo un primo caso accertato, lo screening di test rapidi ha evidenziato 12 sospetti casi, tutti in isolamento e in attesa di tamponi. Tra loro, anche due bambini.
Il sindaco Pippo Nobile ha invitato i concittadini a limitare al minimo gli spostamenti e i contatti e rimanere in casa il più a lungo possibile, in attesa degli esiti dei tamponi, richiesti in numero superiore a quelli dei test rapidi, così da poter consentire un controllo a tappeto.