Coronavirus: gli sciatori diventano pomo della discordia tra De Luca e l'Asp

Coronavirus: gli sciatori diventano pomo della discordia tra De Luca e l’Asp

Rosaria Brancato

Coronavirus: gli sciatori diventano pomo della discordia tra De Luca e l’Asp

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giovedì 19 Marzo 2020 - 11:33

Coronavirus- Oltre mille mail arrivate all'Asp e mai lette, confusione e ritardi nella gestione dei dati. Tra il sindaco e l'azienda sanitaria sale la tensione

La vicenda della comitiva di sciatori rischia di diventare “pomo della discordia” tra il sindaco De Luca e l’Asp. Dopo le frecciate lanciate dal primo cittadino in diretta facebook sul caso dello sciatore ricoverato al Papardo la cui notizia il comune ha appreso solo dalla stampa, i rapporti con il dg dell’Asp Paolo La Paglia si stanno facendo più tesi.

76 sciatori “distratti”

Nella tarda mattinata di ieri il sindaco ha firmato un’ordinanza per avere l’elenco di chi, rientrando a Messina, si è autosegnalato come previsto dal decreto Conte. Nel pomeriggio l’Asp ha risposto con una nota dalla quale, purtroppo, è emerso che su 116 partecipanti alla settimana bianca in Trentino ben 76 NON SI SONO AUTODENUNCIATI al rientro. Parte di quanti lo hanno fatto, non hanno seguito correttamente la procedura.

Il caso del ricoverato al Papardo

De Luca ha quindi replicato con una nuova nota, che allarga il fronte delle frizioni con l’Azienda sanitaria. Tutto ha avuto inizio lunedì sera quando appunto il Comune ha appreso dalla stampa la notizia dello sciatore positivo al Coronavirus e ricoverato al Papardo. “Non avendo ricevuto alcuna comunicazione in merito da parte di Codesta Azienda- scrive De Luca- ho dato incarico alla Polizia Municipale di accertare tale circostanza. Nel pomeriggio di martedì 17 la Polizia Municipale forniva i primi riscontri, accertando che un consistente numero di messinesi, all’incirca 120 persone, avevano trascorso le vacanze a Madonna di Campiglio nel periodo tra la fine del mese di febbraio e la prima decade del mese di marzo 2020, facendo rientro a Messina il 7 marzo”.

De Luca: la telefonata all’Asp

Stando al racconto di De Luca, la giunta ha chiesto al Direttore Generale dell’Asp informazioni per capire quante, tra le persone del gruppo, avevano trasmesso, attraverso i contatti messi a disposizione dalla Regione Sicilia sul portale CostruireSalute.it. i dati relativi al proprio rientro e sul rispetto delle condizioni dell’autoisolamento. “Nel corso della telefonata, rammento che il direttore generale non era in grado di fornirmi alcuna risposta e, a seguito di mia espressa sollecitazione, acconsentiva a fare restare in ufficio la funzionaria incaricata di ricevere e lavorare dette comunicazioni per consentire alla Polizia Municipale di fare una verifica”.

All’Asp mille mail non lette

I vigili quindi, nella serata di martedì, hanno raggiunto gli uffici dell’Asp ma la verifica non si è tenuta perché si è appreso che l’ufficio “aveva in carico oltre mille e-mail non lavorate, il cui contenuto era del tutto sconosciuto. Per questo ho emesso un’ordinanza per ottenere tutti dati in possesso dell’asp e per denunciare le gravi responsabilità emerse”.

Il cane che si morde la coda

A mezzogiorno di ieri però si è verificato un paradosso: la funzionaria dell’Asp chiedeva al Dipartimento di protezione civile i dati del sito CostruireSalute.it. La risposta è stata che il sito CostruireSalute.it è gestito direttamente dalla Regione e dall’Asp stessa….. “Risulta dunque evidente come l’accaduto costituisca la diretta conseguenza della mancata gestione delle e-mail da parte dell’Asp. Non avendo infatti lavorato tempestivamente le comunicazioni ricevute non era in grado di dare una risposta in tempi rapidi, alla richiesta diretta a conoscere quanti, tra i nominativi in elenco, avevano effettivamente inviato la comunicazione prevista dalla legge

I dati raccolti dai vigili urbani

Il secondo paradosso è che l’Asp, a questo punto, ha ottenuto i dati richiesti dal Comune SOLO grazie agli elenchi in possesso della Polizia Municipale che aveva avviato gli accertamenti lunedì sera e che li ha consegnati all’azienda sanitaria. Successivamente l’Asp ha di fatto “riconsegnato” gli stessi elenchi al sindaco……

Abbiamo fatto noi il lavoro dell’Asp

Non si comprende quindi il tono dubitativo della nota dell’Asp che scrive: parrebbe emergere che su 116 nominativi in elenco solo 21 hanno effettuato la comunicazione nei termini, 19 hanno effettuato la comunicazione fuori dai termini e i rimanenti non hanno effettuato alcuna comunicazione. Il vostro ufficio non può permettersi di diffondere dati imprecisi, soprattutto considerato il tempo trascorso tra la data del rientro dei componenti della comitiva e quella della Sua risposta. S l’attività dell’Asp fosse stata svolta in modo tempestivo e con la dovuta continuità, avremmo avuto un costante monitoraggio dei rientri e dei soggetti che si dovevano porre in auto isolamento”.

Si accertino le carenze

L’attività di indagine della Polizia Municipale proseguirà fino al definitivo accertamento della identità di tutti coloro che hanno preso parte al viaggio e per l’accertamento delle conseguenti responsabilità. Il sindaco conclude invitando l’azienda sanitaria al costante controllo delle comunicazioni che pervengono e che costituiscono il primario strumento di contenimento del contagio. “Le carenze sopra denunciate hanno impedito, e successivamente rallentato, ogni attività di monitoraggio e di contenimento del contagio, ragione per la quale l’ Ordinanza è stata trasmessa alla Autorità Giudiziaria per ogni opportuna valutazione e per le azioni di sua specifica competenza

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