ultimora Coronavirus- Alle comitive andate in Trentino si aggiungono altri 19 andati in Val d'Aosta "Ci preoccupano anche i tamponi fatti all'Irccs" ha detto il sindaco
Tutte le questioni ancora sul tappeto saranno affrontate domani alle 12.30 nel corso della riunione del comitato per la sicurezza. Tiene ancora banco la vicenda degli sciatori, anche perchè ai 116 di Madonna di Campiglio se ne aggiungono altri 19 andati in Val d’Aosta. Secondo il sindaco il rischio è il contagio esponenziale. “Temo che tra gli sciatori si arriverà almeno a 10 positivi, anche tra i tamponi dell’Irccs si stanno riscontrando positivi. Da accertare nei prossimi giorni“.
Quelle 1000 mail mai lette
Tra gli argomenti da affrontare la carenza di materiale di sicurezza, come mascherine e dispositivi protettivi per chi lavora in trincea. In secondo luogo il sindaco ha evidenziato come sia emersa una carenza organizzativa all’interna dell’Asp. Oltre mille mail non erano state lette ed a quella stessa mail sono arrivate segnalazioni delicatissime di persone che non stanno bene, hanno chiesto il tampone, ma nessuno ha mai guardato queste richieste. Si è poi appreso, dagli accertamenti della Polizia municipale che c’è stata anche un’altra comitiva, di 7 persone, che l’8 marzo è partita per la Val d’Aosta ma che al rientro non si è segnalata.
Il caso del Papardo
L’assessore Dafne Musolino nel dare risposta alla nota dell’avvocato Velini per conto del paziente- sciatore, ricoverato al Papardo, ha ricordato quali sono le regole alle quali deve attenersi chi è rientrato a Messina. In realtà il paziente, il 10 marzo, aveva mandato una mail al Comune, ma si era limitato a dichiarare di essere “transitato dall’aeroporto di Treviso”. Non aveva cioè fornito altre indicazioni, né sue né dei familiari. Non ha contattato il medico di famiglia o il pediatra (in presenza di minori). Non ha controllato lo stato febbrile due volte al giorno. Ha inoltre continuato a fare normale vita quotidiana ed avere contatti sociali. E’ andato a lavorare, a giocare a tennis, si è recato in banca e, quando le condizioni di salute sono diventate gravi si è recato da solo in ospedale.
“Sciatori diteci chi avete incontrato”
“Non abbiamo pregiudizi morali- ha detto il sindaco- A noi interessa solo la violazione delle ordinanze nazionali e regionali, per effetto delle quali ha esposto la comunità al contagio. Gli sciatori sono aumentati, adesso sono 135 perché ce ne sono altri 19 che sono andati in Val d’Aosta. Diteci chi avete incontrato, fate il vostro dovere morale”.
L’hotel chiuso e in quarantena
Il sindaco ha poi spiegato come l’Hotel Bonapaci, a Madonna di Campiglio, dove sono stati 6 componenti di una delle comitive ha chiuso oggi ed ha mandato il personale in quarantena. L’hotel ha chiuso per l’elevato numero di contagi che si è registrato. Si è inoltre appreso che un altro gruppo di 7 persone, l’8 marzo, è partito da Catania per una vacanza sciistica in Val d’Aosta, attraverso l’aeroporto di Torino Caselle. La stazione sciistica dove avevano prenotato, il giorno dopo ha chiuso.
Rischiamo valanga di contagi
“Al Policlinico il dg Laganga ha replicato agli agenti di polizia municipale che c’è una circolare dell’assessore regionale Razza che vieta di dare i dati ai Comuni – ha continuato De Luca – Ma i casi purtroppo sono aumentati all’interno delle comitive, saranno circa una decina e probabilmente secondo quanto sta emergendo il virus era dove sono stati e non in aeroporto. Se hanno chiuso le strutture in cui sono stati vuol dire che il virus era lì”.
“Vogliamo l’esercito”
Il vicesindaco Mondello ha poi spiegato d’aver trasmesso richiesta per il supporto dell’esercito. “La necessità nasce da una doppia esigenza – ha spiegato il vicesindaco Salvatore Mondello-. Da un lato dall’impossibilità della polizia municipale di poter gestire tutte le situazioni gravose alle quali sta rispondendo egregiamente. La seconda causa è morfologica. Messina si estende in lunghezza ed ha un numero di villaggi tale da dover necessitare di supporto maggiore di forze armate”
28 positivi a Messina e provincia
L’assessore Massimo Minutoli ha fornito i dati relativi alle autosegnalazioni ed ai controlli. A Messina risultano confermati in provincia 11 su Messina 17 contagi (6 ricoverati, 11 a casa), 26 tamponi effettuati oggi secondo l’Asp. Le autodenunce di oggi sono 26, per un totale di 1056 dichiarazioni. In chiusura il sindaco ha poi concluso riaprendo la questione sui posti letto effettivi disponibili a Messina ed in provincia, anche in vista delle prossime settimane.
Queste signori hanno girovagato per la città, pur sapendo di essere potenziali untori, ma il loro appartenere ad una certa “Casta Cittadina” a cui tutto è perdonato anche da parte di certe Istituzioni Prefettura e ASP in primis, sta causando il timore tra la “Peble” Messinese che la città si trasformi in un lazzaretto di manzoniana memoria. Si perché siamo proprio nei Promessi Sposi dove da una parte vi sono i “Bravi” e Don Rodrigo e dall’altra il volgo che da sempre come in questa circostanza deve subire.