Coronavirus, i 5Stelle contro De Luca: "Revochi subito le sue ordinanze"

Coronavirus, i 5Stelle contro De Luca: “Revochi subito le sue ordinanze”

Redazione

Coronavirus, i 5Stelle contro De Luca: “Revochi subito le sue ordinanze”

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mercoledì 22 Aprile 2020 - 08:00

I consiglieri comunali M5S non capiscono perché aspettare il 25 aprile. E si appellano anche al Prefetto di Messina

«Chiediamo al sindaco Cateno De Luca di revocare con effetto immediato le ordinanze sindacali attualmente in vigore, senza perdere più altro tempo e generare ulteriore confusione fra i cittadini dopo il caos amministrativo di queste settimane, che dimostra in maniera lampante la totale inadeguatezza di questa Giunta nel gestire l’emergenza in atto e nell’amministrare la città».

 È la richiesta avanzata al primo cittadino dai consiglieri comunali del M5s, che si appellano al Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, chiedendo di prendere con urgenza dei provvedimenti a tutela di tutta la cittadinanza.
«Non riusciamo a comprendere – proseguono – che senso abbia procrastinare la revoca al 25 aprile, lasciando un incomprensibile “buco” di 5 giorni che potrebbe arrecare ulteriori danni a cittadini ed esercenti, già penalizzati oltremodo dalle assurde prese di posizione del Sindaco e della sua battaglia contro i mulini a vento. Comprendiamo “l’effetto mediatico” di un tale provvedimento nel Giorno della Liberazione, ma Messina non può restare perennemente in balia degli show su Facebook del sindaco, né delle sue strategie comunicative, soprattutto in questo tragico momento storico che stiamo affrontando».

Tutti i “casi” di De Luca

«Quello a cui l’intera città ha dovuto assistere in questi giorni – commentano – è sotto gli occhi di tutti. Prima la bocciatura su tutti i fronti della sua ordinanza sull’attraversamento dello Stretto, poi le polemiche per la frase diffusa dagli altoparlanti, presa di mira persino dall’arcivescovo durante la messa di Pasqua. Quindi la bufera sul “corteo funebre” in piena pandemia, su cui indaga la Procura. Senza dimenticare il controverso post sulla presunta scampagnata, poi rimosso, la questione dei droni, con l’affidamento diretto alla società di un esperto a titolo gratuito, e le critiche feroci per la distribuzione delle uova di Pasqua donate dalla Protezione civile, con capannelli di gente senza protezioni e il mancato rispetto della distanza di almeno un metro, in barba a quanto previsto dal Dpcm (e dagli stessi divieti del sindaco). Infine l’invito a reti unificate e senza nessun contraddittorio a non rispettare  l’ordinanza attualmente vigente del presidente Musumeci, che riteniamo inqualificabile». 

«Per quanto tempo ancora deve durare questo teatrino mortificante?»,  proseguono i pentastellati, che mettono sotto la lente, inoltre, l’utilizzo “controverso” da parte del sindaco della Polizia Municipale, “utilizzata a suo uso e consumo”. Le numerose ingerenze e i reiterati insulti alle Istituzioni,  i provvedimenti annunciati con giorni d’anticipo su Facebook, i vari provvedimenti amministrativi nulli, le notizie infondate diffuse sui social e le possibili violazioni di Legge. 

«Questa azione amministrativa esasperata e insensata – concludono – si riflette inevitabilmente sui cittadini, confusi e frastornati da chi dovrebbe occuparsi delle esigenze della città e che invece la utilizza come un palcoscenico per portare avanti i propri interessi. Il nostro Gruppo Consiliare – concludono – ribadisce il giudizio già espresso durante il Cambio di passo: riteniamo che questo Sindaco sia assolutamente inadeguato a governare Messina, che non può essere l’epicentro di un circo nazionale e merita di uscire al più presto da questo incubo».

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4 commenti

  1. Anche voi dei 5 stelle l’orto è aperto affrettatevi. Che il vostro governo sta rovinando un paese.

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  2. non c’è più trippa pi iatti,siti una massa di quaqquaraqua oramai di cosa parlate giorno più o giorno meno che importa a voi chi non sapiti fare mancu l’ovu cu biccheri?

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  3. 5 stelle? Non pervenuti! Sappiamo solo della loro esistenza per la dimostrata ignoranza in campo nazionale, regionale e cittadino. Le loro parole sono un’accozzaglia di banalità. Solo in Italia potevano sperare di aver titolo per aprire bocca. Ma lo sanno anche loro che, appena tornerà la Democrazia (in questo momento accantonata da questa classe dirigente) scompariranno dalla scena politica. Questione di tempo…

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  4. 5 stelle chi? Zararana e A. De Luca insieme a De Domenico Pd, quelli che nel 2018 ci hanno fatto perdere 400 milioni di euri richiesti e legittimi,( sanciti ieri dalla Corte Costituzionale), dall’allora deputato regionale Cateno De Luca. Rispettate anche chi non la pensa come voi anche se ha un linguaggio a volte colorito.

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