Ecco come affronteranno gli interventi nel caso in cui si sospetti la presenza di persone contagiate
MESSINA – Anche i vigili del fuoco del comando di Messina si preparano ad affrontare interventi specifici in cui si sospetta vi siano persone potenzialmente a rischio coronavirus. In due momenti formativi, hanno appreso come proteggersi attraverso dispositivi di protezione individuale in scenari di tipo B (biologico).
Al contempo è stato spiegata loro l’importanza della collaborazione interforze come ad esempio il personale del 118. Nulla viene lasciato al caso, compresa la fase di vestizione e svestizione, sempre in scenari di tipo B. L’addestramento era stato già previsto e raccomandato in una nota ministeriale dello scorso 4 febbraio, che conteneva le procedure da adottare. Nel caso in cui si sospetti la presenza di persone contagiate il caposquadra dei Vigili del fuoco che giunge per primo sul luogo dell’intervento provvederà ad acquisire tutte le informazioni razionalizzando al massimo le risorse disponibili. L’obiettivo è di limitare il numero degli operatori esposti, il più possibile. I nominativi del personale che interverrà saranno annotati.
In ogni caso, le operazioni avranno inizio solo dopo che saranno indossati i dispositivi di protezione individuale, creati appositamente per proteggersi da questo tipo di intervento batteriologico-biologico.
Vi sono anche altre disposizioni che dovranno essere rigorosamente rispettate. I vigili del fuoco dovranno porsi ad una distanza di sicurezza rispetto alla persona infetta secondo le indicazioni del personale sanitario. Qualora il vigile del fuoco venisse informato solo sul posto del rischio di contagio da questo virus, dovrà immediatamente contattare la Sala operativa del Comando e richiedere l’intervento del Nucleo Nbcr (nucleare, batteriologico, chimico e radioattività).
A sua volta la sala operativa allerterà gli enti incaricati per questo tipo di evento straordinario.
Se non è adeguatamente protetto, il personale non potrà accedere nei locali in cui vi è la persona infetta dal virus o sospettata di esserlo. Anche il personale che rimarrà all’esterno dovrà attenersi a specifiche disposizioni di sicurezza.
Al termine dell’esercitazione, che ha avuto luogo in un’aula didattica, sono state messe in atto 3 tipi di vestizioni. E’ stato ipotizzato un operatore da contatto in zona rossa, un operatore alla decontaminazione in zona arancione ed un operatore-assistente in zona gialla. Come si può notare la guardia è alta anche a Messina. Si punta a non farsi cogliere impreparati nel caso in cui ve ne fosse bisogno.