Coronavirus. Il test del Pungidito un’arma in più contro il Covid19

Coronavirus. Il test del Pungidito un’arma in più contro il Covid19

Dario Rondinella

Coronavirus. Il test del Pungidito un’arma in più contro il Covid19

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mercoledì 22 Aprile 2020 - 15:09

Il numero dei test sarebbero di gran lunga superiore ai tamponi faringei

Il prossimo 4 maggio dovrebbe scattare la fase 2. Bene o male tutte o quasi le regioni avranno raggiunto il tanto agognato R0. Perché l’R0 è così importante? Perché, come viene riportato dal sito dell’Istituto Superiore della Sanità, l’R0 è la funzione della probabilità di trasmissione per singolo contatto tra una persona infetta ed una suscettibile, del numero dei contatti della persona infetta e della durata dell’infettività.

Questo ci dice che riducendo almeno uno dei tre parametri possiamo ridurre tale valore e quindi poter controllare, o almeno ritardare, la diffusione del patogeno ad altre persone. La probabilità di trasmissione e la durata dell’infettività (senza un vaccino o un trattamento che riduca la viremia) non sono in questa fase modificabili ma, l’immediata diagnosi/identificazione della persona infetta, o di quella potenzialmente infettata, e la possibilità di ridurre i suoi contatti con altre persone permetterebbe una riduzione dell’R0. Da qui l’ultima Task Force, Governo, e Regioni stanno cercando di capire quali misure adottare per evitare il ritorno del contagio in prospettiva della cosiddetta fase 2.

Parliamoci chiaro, l ‘ unico modo, almeno fino a quando non troveranno una cura o il vaccino e  per quest’ ultimo sappiamo che ci vorrà un po’ di tempo, nella migliore delle ipotesi qualche mese, nell’attesa, immaginare la nostra vita con il distanziamento sociale o peggio ancora, pensare che questa sola soluzione possa impedire un ritorno del covid19, qualche dubbio, anzi forse più di uno ondeggia. Allora cos’è che potrebbe, oltre alla distanza sociale garantirci una ulteriore sicurezza? Quanto fatto in Germania fino ad oggi, individuare chi ha avuto il covid19, le persone asintomatiche, chi potrebbe essere positivo o chi è immune.

Un metodo che potrebbe essere applicato in modo particolare in quelle regioni dove la pandemia non ha fatto segnare numeri importanti, come la nostra per esempio, dove grazie ad alcune misure di prevenzione adottate dalla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli e grazie soprattutto al senso di responsabilità di noi calabresi abbiamo avuto un numero di contagiati minore rispetto ad altri.

Ecco, proprio in prospettiva delle misure di allentamento e della stagione estiva dove la Santelli ha autorizzato la riapertura di lidi balneari e strutture turistiche ricettive, si potrebbe pensare Il test Pungidito, un’arma in più contro il covid19 che  non si sovrappone al tampone faringeo, assolutamente, perché esso è uno strumento veloce e facile da eseguire, in grado di stabilire nel giro di un quarto d’ora l’asintomaticità, la positività, la negatività o la contagiosità di una persona.

Pertanto, proprio per la  sua celerità nel rilasciare questi risultati, e del fatto che può essere compiuto in qualsiasi posto, il numero dei test che si andrebbero ad operare sarebbe di gran lunga superiore ai tamponi faringei, elevando in un certo qual modo il grado di sicurezza contro il covid19, nell’attesa di una cura o del vaccino.

Dario Rondinella

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