Secondo alcune fonti, il ministro Speranza domani potrebbe firmare un'ordinanza che lascia soltanto due regioni (Valle d'Aosta e Campania) in "rosso"
Dopo il triste primato di vittime in un solo giorno (627) registratosi ieri dall’inizio del 2021, sono abbastanza rincuoranti le notizie odierne sul fronte del contrasto al Covid-19: praticamente tutt’Italia traghetterà in “zona arancione”, a eccezione di due sole regioni (la meridionale Campania e la settentrionale Valle d’Aosta).
Fra le ricadute positive di questa “migrazione di massa” dall’area di maggiori restrizioni per ben sette delle nove regioni che ci ricadono attualmente, ci sarebbe dunque il passaggio della Calabria dalla “zona rossa” a quella arancione: una lieta novella che sarebbe legata all’incidenza della pandemia sotto la fatidica quota dei 250 casi ogni 100mila abitanti; evenienza che impone alle regioni interessate di rimanere in “zona rossa” per almeno una settimana. Ce ne vogliono almeno due, di settimane, invece, per uscire dalla “zona rossa” nel caso in cui le massime restrizioni siano scattate per via dell’elevato indice di trasmissibilità (Rt) del virus: è proprio questo il caso che interessa valdostani e campani.
In questo senso dovrebbe dunque orientarsi il ministro della Salute Roberto Speranza, che dovrebbe firmare domani una nuova ordinanza che sancirebbe la fine della “zona rossa” per ben sette regioni italiane, Calabria inclusa.
Va detto, tuttavia, che le fonti accreditate sul tema sembrano divise: secondo alcune “gole profonde” sarebbero infatti solo Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia a godere delle maggiori chances di tingersi d’arancione, a differenza degli altri 6 territori regionali in atto in “zona rossa”.