Il territorio regionale calabrese - a quota 0,74 - è quello col minor indice di trasmissibilità del virus in tutt'Italia, insieme alla Sardegna
Le novità più gioiose, nello scacchiere dei “colori” che riguarda il Covid-19 e le restrizioni, si chiamano Basilicata, Calabria e Puglia. Tutte a Sud, tutt’e tre in “zona gialla” da lunedì 10 maggio, come del resto tutte le altre regioni italiane tranne due: la Valle d’Aosta – che però esulta, visto che torna in arancione dopo solo una settimana in “zona rossa” – e la Sicilia. Che resta nella situazione di prima e, ovviamente, mugugna.
La notizia è venuta fuori ieri sera, in séguito al settimanale monitoraggio Iss-Ministero della Salute.
Basso Rt decisivo
Un monitoraggio dal quale è emerso che la Calabria – insieme alla Sardegna – è la regione con l’Rt (cioè l’indice di trasmissibilità del virus, ndr) più basso d’Italia, 0.74, ed una incidenza di 116, oltre ad uno scenario di trasmissibilità di tipo 1 e una classificazione del rischio moderata, anche se ad alta probabilità di progressione. Dati che, insieme al calo – che prosegue ormai da giorni – del numero dei ricoverati in terapia intensiva e nei reparti di area medica, hanno portato all’allentamento delle misure restrittive per il contenimento della diffusione del Covid che scatteranno da lunedì prossimo.
Di nuovo a cena fuori (ma col coprifuoco)
Da lunedì, dunque, i calabresi potranno godere di nuove libertà. Intanto sarà possibile spostarsi in un’altra regione – purché gialla o bianca – senza vincoli. Non cambia – in attesa di decisioni del Governo – l’orario del coprifuoco fissato dalle 22 alle 5.
La novità principale con il ritorno in zona gialla – i negozi sono già aperti anche in zona arancione – riguarda bar e ristoranti che potranno tornare a servire i clienti anche a cena, ma solo al tavolo e all’aperto, sempre entro il limite orario fissato dal coprifuoco.
Sarà necessario attendere ancora, invece, per il caffè al bancone e per l’apertura dei locali al chiuso. Per loro l’attesa della riapertura prosegue e dovrebbe concludersi – per le norme fissate al momento – il primo giugno.
Tornano a riaprire anche teatri, cinema e sale da concerto con capienza limitata al 50% di quella massima e si potranno tornare a praticare gli sport di contatto, purché all’aperto.
Nessuna novità, invece, per le scuole.