Coronavirus in Calabria, la Lega "sfiducia" il commissario governativo Longo: «Inadeguato»

Coronavirus in Calabria, la Lega “sfiducia” il commissario governativo Longo: «Inadeguato»

Mario Meliado

Coronavirus in Calabria, la Lega “sfiducia” il commissario governativo Longo: «Inadeguato»

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sabato 13 Marzo 2021 - 09:38

Coronavirus in Calabria, la Lega "sfiducia" il commissario governativo Longo. Durissimo Molinaro: «Inadeguato, urge un professionista qualificato»

…E meno male che il Governatore calabrese facente funzioni (leghista) Nino Spirlì a ogni pie’ sospinto ha sempre tenuto a sottolineare che nel contrasto al Coronavirus, e nelle politiche sanitarie in genere, ogni singolo passo della Regione viene svolto di concerto col commissario governativo Guido Longo

Il commissario Guido Longo e il governatore Nino Spirlì

Adesso proprio dal suo partito, dalla Lega, arriva un attacco “ad alzo zero” nei confronti di Longo, che come alfiere delle Istituzioni non ha certo nulla da apprendere da nessuno (questore di Reggio Calabria, questore di Palermo, prefetto di Vibo Valentia…). Ad aprire il fuoco rispetto all’attuale gestione del contrasto al Covid-19 è il presidente della Sesta commissione consiliare “Agricoltura” Pietro Molinaro: «Il governo Conte ha scelto un Commissario inadeguato per la Sanità calabrese. Il Commissario Longo dev’essere sostituito con un professionista qualificato, a cui deve essere affiancato un contingente di forze appropriato». Ma quello, la famigerata task-force, sembra ormai in arrivo dopo l’accoglimento dell’appello forte di Spirlì.

Il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro

«Non metto in dubbio le qualità di corretto servitore dello Stato del commissario Longo, ma – puntualizza Molinaro – il suo approccio all’enorme problema della Sanità calabrese è inconcludente e la Calabria non se lo può permettere». Nello specifico, secondo il Carroccio i risultati nella lotta alla pandemia sono «inesistenti», mentre il commissario governativo per il Piano di rientro brillerebbe per l’«incapacità di fornire risposte appropriate alle legittime richieste di attivazione di servizi sanitari sul territorio», che ne farebbe emergere «tutta l’impreparazione» rispetto all’incarico affidatogli. Per tacere del «disorientamento generale» provocato sull’intero scacchiere calabrese.

Di qui, la valutazione tranchant di Molinaro: alla Calabria urge un nuovo commissario (…l’ennesimo, dopo Cotticelli, Zuccatelli e la sfilza di designati che neppure hanno accettato…) «competente e autorevole».

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