Circolare del Viminale: più vigilanza nelle città e su statali e autostrade
“Gli esperti hanno confermato che la curva dei contagi sta rallentando in Italia ma non possiamo passare da un lockdown a liberalizzare tutte le attività, deve essere un passaggio graduale”, se il trend verrà confermato “potremmo iniziare ad allentare alcune misure già dalla fine di questo mese””.
Il premier Giuseppe Conte si sta muovendo secondo questa linea nella cosiddetta ‘fase due’ riguardo l’emergenza coronavirus. Ovvero sul periodo che servirà per allentare le misure restrittive di contenimento al contagio. Linea illustrata giovedì alla Bbc, ribadita a ora di pranzo ai capi delegazione della maggioranza, poi alle parti sociali e nel tardo pomeriggio ai governatori di regione.
“Il governo ha le idee chiare: dobbiamo mette in sicurezza la salute degli italiani: con la salute a rischio non c’è economia”, ha risposto il ministro Boccia alla Confindustria che preme per mettere fine al lockdown. Il ministro per gli Affari regionali ha chiarito che la fase 2 consistera’ in “graduali aperture delle fabbriche e degli uffici nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie per la sicurezza dei lavoratori”.
Dopo il 13 aprile potrebbero aprire alcune attività. Per esempio quelle legate al manifatturiero, alla meccanica, alla farmaceutica, alla filiera agroalimentare. Possibile che si alzeranno le saracinesche di alcuni esercizi commerciali (ad esempio cartolibrerie) ma la ‘lista’ completa verrà stilata nelle prossime ore. Gli italiani in ogni caso dovranno aspettare maggio per uscire dall’isolamento. E anche per il dopo sarà necessario rispettare alcune regole come il distanziamento sociale.
Il governo invita a non abbassare la guardia. Soprattutto in vista delle festività pasquali quando verranno intensificati i controlli sulle strade e sulle autostrade. Per evitare che qualcuno possa pensare a scampagnate o eventualmente a raggiungere case di proprietà al mare o in campagna. (Agi)