"Un silenzio assordante. Per le strade solo i rider. Mi manca Messina, ma è stata una scelta giusta non tornare in questo momento"
La lettera di Gabriele Pino, uno dei tantissimi giovani messinesi rimasti a Milano per non mettere a repentaglio la salute dei suoi cari.
Un silenzio assordante
“Dopo 40 giorni di quarantena vissuti da solo a Milano, tutto ad un tratto, nel silenzio assordante di un’anomala Domenica di Pasqua, inizio a rendermi conto di cosa stia davvero succedendo. Sono tra i tanti messinesi che sono rimasti a Milano per non mettere a repentaglio la salute delle persone care. Fino a ieri, sono stato investito dalle innumerevoli notizie in merito all’evoluzione di questa pandemia e non sono riuscito a concentrarmi neanche per un secondo, su cosa realmente stesse accadendo. Ma oggi no, oggi non ce l’ho fatta, in questa giornata festiva ho sentito il bisogno di spegnere la televisione e non connettermi su internet per inseguire le notizie sulla curva dei contagi o sulla taske force per la fase 2.
Milano illuminata dal sole
Oggi mi sono semplicemente affacciato al balcone in una Milano illuminata da uno splendido sole ed ho subito notato che ,nel silenzio generale, gli unici rumori che si sentono, sono quelli delle ambulanze. La musica e l’entusiasmo nei balconi vicini sembrano ormai ricordi lontani. Tra le pochissime persone che intravedo sulle strade, scorgo i rider. Loro pedalano sempre, macinando chilometri su chilometri anche in questo periodo di coronavirus, per portare il cibo a domicilio ai milanesi.
Mi manca Messina ma scelta giusta
E tutto ad un tratto, penso al fatto che per la prima volta, dopo tantissimi anni, non potrò passare la Pasqua con le persone a me care e nella città che amo. Mi manca tutta la mia famiglia e le persone a me vicine, mi manca sentire il soffio del vento ed il rumore delle onde che si increspano. Rifletto e nonostante uno stato d’animo molto provato, mi convinco del fatto che sia stata la scelta giusta.
Lontani è stato un gesto d’amore
La città avrà bisogno di noi nel prossimo futuro , ma in questo momento no. Adesso è il momento di fare, ognuno nel nostro piccolo, dei gesti d’amore. Lontani, ma vicini, perché le radici non si possono mai staccare”
Gabriele Pino
Questo gesto ti fa onore.
Anche nostro figlio è rimasto a Milano, per un gesto d’amore nei nostri confronti. Ci manca tanto. Avete fatto una scelta di coscienza, ma hanno tutta la mia comprensione anche quei ragazzi che per difficoltà economiche si sono visti costretti a tornare a casa.
Ammirevole ed amorevole. A presto qui a Messina, Gabriele.