Coronavirus, lettera agli sciatori anonimi: "Avete sbagliato, ammettetelo"

Coronavirus, lettera agli sciatori anonimi: “Avete sbagliato, ammettetelo”

Autore Esterno

Coronavirus, lettera agli sciatori anonimi: “Avete sbagliato, ammettetelo”

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domenica 22 Marzo 2020 - 09:58

Una lettrice risponde allo sciatore anonimo: "Abbiate il coraggio di ammettere che avete sbagliato. Non siete superuomini, abbiate il coraggio di dire i vostri nomi" #coronavirus

Di seguito la lettera di una messinese, Marcella, sulla vicenda degli sciatori ed in particolare in risposta alla lettera pubblicata ieri da Tempostretto di uno “sciatore anonimo

Inorridita per il vostro egoismo

Ho letto e continuo a restare inorridita e rimanere fermamente convinta che ciò che avete fatto è stato un atto di puro egoismo e irresponsabilità nei confronti di voi stessi dei vostri figli dei familiari e di tutti coloro che avete incontrato in questi lunghi giorni. Io in primis ho impedito a metà febbraio a mia nipote di venire dal nord per il compleanno della nonna, già allora si parlava abbastanza seriamente, ma evidentemente non troppo per tutti, del virus e dei rischi che i trasferimenti potevano comportare. Mi sono scontrata diverse volte in quel primo periodo con tanti colleghi che mi accusavano di allarmismo e si lamentavano di non poter rinunciare ad andare in palestra, di non poter viaggiare. Dicevano che era un assurdità. Non era allarmismo era precauzione, era essere realistici, era mettere il cervello in funzione e documentarsi. Non poteva tutto rimanere circoscritto in Cina, ma a volte la stupidità, l’arroganza, l’egocentrismo annebbia tutto il resto e questi sono i risultati.

Avete causato un danno immane

Di gente ignorante ( e non è ignoranza da mancanza di istruzione) e irresponsabile ce n’è tanta e ovunque, la vediamo ancora in questi giorni, ma questa non è una giustificazione per il danno immane che avete fatto a voi stessi e alla vostra città. Avete deciso di partire. Ecco in questo caso avrei potuto dire:” cavoli vostri”, ognuno è libero di mettere in pericolo la propria vita come meglio crede. Certo se ci sono genitori o medici avrei anche detto qualcosa di più, data la situazione contingente, ma pure e semplici considerazioni personali, niente di più. Il mio motto è sempre stato vivi e lascia vivere …..tutto sarebbe finito lì. Vi sareste pianti le conseguenze di questo vostro gesto irresponsabile.

Vi sentite al di sopra di tutti

Ma no… molti di voi, che evidentemente si sentono sopra le parti, superuomini, super imprenditori, super medici, super impiegati, super liberi professionisti, hanno voluto anche aggravare le conseguenze delle loro azioni spregiudicate. Perchè rispettare le regole? ” tanto loro erano solo tra messinesi” … quindi…. Perchè autodenunciarsi e segnalare che erano passati da zone a rischio? Perchè rispettare le imposizioni dettate dal Governo, dal Sindaco, dal Governatore o da chicchessia? Perchè mai rimanere in casa in quarantena? Loro che evidentemente credevano che il ceto sociale di appartenenza li avrebbe protetti contro il virus.

Come riuscite a dormire?

Invece ecco qui i danni, avete diffuso il virus tra pazienti inconsapevoli, cassieri, clienti, parenti e amici. Avete contribuito a diffondere nella nostra città questo maledetto virus, sprezzanti di qualsivoglia senso di civiltà e di rispetto per la vita e per la salute. E avete anche il coraggio di scrivere…. Io al posto vostro non uscirei più di casa, cambierei città, e soprattutto non riuscirei a dormire al pensiero di ogni persona che con il vostro inqualificabile gesto avete potuto contagiare e che potrebbe anche morire, di quei posti letti in ospedale che pian piano si riempiranno a causa vostra, e che anche voi state occupando. Abbiate almeno la compiacenza di astenervi da questi atteggiamenti inutili e poco costruttivi voi, e i vostri legali che scrivono arrampicandosi sugli specchi. Accettate il fatto di aver sbagliato, non vi giustifica sicuramente, ma è il minimo che potete fare.

Vi imploro: fate i vostri nomi

L’unico gesto che in questo momento vi potrebbe fare onore, per cercare un pò di redimervi, non davanti ai nostri occhi, ma a quelli di chi è davvero sopra ogni cosa, è quello di diffondere i vostri nomi per poter permettere a chi ha avuto contatti di poter correre ai ripari. Prima o poi i nomi verranno fuori, anche se tanti già si sanno e forse allora sarà tardi. Almeno contattate tutte le persone -ma veramente tutte- e informate. I contagi crescono ogni giorno di più, abbiate il coraggio di farlo, vi imploro come madre, come figlia, come moglie, come una concittadina che ha paura. Se avete ancora un briciolo di coscienza dovete farlo! Potrebbe salvare delle vite e potrebbe aiutare a bloccare il contagio. Mi auguro che chi sta lassù, e tutto può,possa illuminare i vostri cuori e vi possa guidare verso la giusta decisione nell’interesse collettivo.

Lettera firmata

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17 commenti

  1. Sono rientrati migliaia di studenti in Sicilia e nessuno sa se si siano segnalati tutti. La vicenda degli sciatori è solo uno spaccato di quanto accaduto. Vanno denunciati, e se possibile espulsi dagli ordini professionali, ma non possono diventare il parafulmine per chiunque abbia fatto lo stesso, ma senza finire in prima pagina, né debbono far dimenticare il comportamento criminale di molti altri messinesi.

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    1. Sono stati criticati aspramente anche quelli, ma a differenza dell’allegra brigata non si sono permessi di ribattere con argomentazioni stupide tentando di rigirare la frittata. È l’arroganza a dare maggior fastidio! Spero che paghino tutti…gli irresponsabili noti e quelli meno. Se esiste un Dio, spero che non abbia pietà né misericordia con chi ha avuto un atteggiamento di arroganza e supponenza nei confronti della brava gente che ha rispettato le regole per il bene loro e altrui.

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      1. Perché parla di tutto il gruppo come fosse rappresentato da un unico portavoce? Ognuno risponde delle proprie azioni, e non tutti si sono comportati male. Esattamente come gli studenti rientrati. La differenza sta solo nella esposizione a cui sono stati sottoposti.

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        1. Non mi sembra però che il resto del gruppo,quello onesto che ha fatto le cose in regola abbia preso le distanze da quelli che non l’hanno fatto. Per me sono a questo punto conniventi! Io avrei urlato a gran voce la mia indignazione anche contro i miei compagni di viaggio che con il loro comportamento screditavano il mio.

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  2. I ragazzi sono ragazzi e sono comprensibili . Ma professionisti navigati che violano la legge specie se tra di loro ci fossero avvocati e magistrati non e’ assolutamente comprensibile. La magistratura messinese di fronte alla denuncia del sindaco non deve fare finta di non sapere e non sentire e non vedere,ma deve agire immediatamente

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    1. Il virus non guarda se si è ragazzi o professionisti navigati, il contagio avviene con le stesse modalità. Sicuramente tra quelli che si sta scagliando contro questi “sciatori”, che hanno comunque sbagliato, ci sono persone che avranno implorato i figli di tornare in Sicilia da quelle zone dove l’epidemia era ormai in corso.

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    2. mi dispiace andreina, i ragazzi sono educati per non fare cattive azioni, per caire se il fumo fa bene o male , hanno la patente di guida per capire se svoltare in una strada a senso opposto, ma hanno la coscienza di capire la gravità del virus.

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  3. PURTROPPO,ASPETTA E SPERA…….

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  4. Margherita Micari 22 Marzo 2020 12:16

    Complimenti a chi ha scritto questo articolo, racchiude il pensiero di noi Messinesi che ogni giorno facciamo sacrifici, restando a casa o lavorando nei servizi essenziali rischiando il contagio.

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  5. Sono una mamma che vive da sola con due figlie, sono cardiopatica, ho bisogno di cure ma ho paura di uscire perché se mi dovesse succedere qualcosa le mie figlie rimangono sole, io chiedo a tutti i messinesi di ubbidire alla lettera a ciò che dice il sindaco, il governo, siamo in una situazione ad alto rischio, lo dobbiamo ai nostri figli e a tutti i medici che sono distrutti da tutto questo, cerchiamo di avere più responsabilità.

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  6. La magistratura dovrebbe mettere a disposizione dei cittadini i nominativi di questi professionisti per evitare che il cittadino si rivolga inconsapevolmente ad essi o transiti vicino ai loro palazzi o ville. E’ stato commesso un attentato alla sanita’ pubblica e la magistratura messinese deve agire e rendere noto i nominativi per evitare il contagio

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  7. VIGLIACCHI.

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  8. Cara Marcella, non sono anonimi i nomi si sanno già di tutti. Ma quali super, questa è gente scarsa e visti i nomi non meraviglia quello che hanno fatto, e ne abbiamo le prove, anzi si sono limitati.

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  9. Una cosa è Chi l’ha fatto spinto dalla paura e voglia di correre tra le braccia di chi li ama, anche se in maniera irresponsabile. Diverso il peso per Chi invece ha agito per proprio piacere ed egoismo. Solo arroganza tutto ciò che viene dopo.
    Rimaniamo a casa concittadini. Vogliamoci più bene.

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    1. Si sa i figli so pezz’e core…
      Ma si da il caso che questi sono ben più numerosi e faranno ben più danno

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  10. L’articolo è ampiamente condivisibile… ritengo immorale equiparare il comportamento degli allegri sciatori a quello di un ragazzo universitario che rientra nella città che lo ha generato in un momento di difficoltà. I ragazzi sono costretti a lasciare la comunità in cui sono cresciuti ed andare via per trovare la propria strada nella vita…. anche a causa di un sistema drogato che vige in questa città in cui solo alcuni possono permettersi di emergere… molte volte per meriti non propri.
    Messina chiede un bagno di umiltà… non paragoniamo casi improponibili perché distanti in forma e sostanza.

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    1. Non sono d’accordo. Parliamo di individui la cui età va dai 20 sino ai 30 a volte, che vivono fuori sede la gran parte dell’anno. Sono le madri che continuano a trattarli e farli crescere come dei bambini inabili. In altri paesi alla stessa età i ragazzi hanno ben altro livello di indipendenza e non mi riferisco solo a quella economica, ma di emancipazione dalle famiglie. Il rientro in massa è stato dannoso. Ha letto di quelle famiglie responsabili che hanno chiesto ai figli di restare fuori messina? Una buona giornata

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