"Io sto con i poveri del coronavirus, gli imprenditori, i liberi professionisti, le partite iva, i negozianti, messi in ginocchio dalla crisi
Senza mezzi termini De Luca mette nel mirino le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio Conte e l’impossibilità per i sindaci sia di avere salvavita, mascherine, dispositivi, che di avere risorse per l’emergenza. “Arriveranno quando saremo tutti i morti. MA io sto con i nuovi poveri del coronavirus: liberi professionisti, imprenditori, esercenti, baristi, partite iva” LA DIRETTA FACEBOOK E QUELLA ON LINE
LA DIRETTA FACEBOOK DI DE LUCA
LA DIRETTA ON LINE
Il sindaco inizia la diretta facebook facendo riferimento alle questioni economiche e mettendo nel mirino il premier Conte. Il Comune di Messina attualmente ha capacità di spesa di 120 milioni di euro di spesa di cassa. In parte sono di spesa corrente ed in parte sono vincolati. Ma se c’è una guerra, c’è una guerra. I vincoli non possono valere. Ne consegue che ho 120 milioni di cash che conto di utilizzare.
Caro Conte, qui è guerra
Il sindaco continua: “Caro presidente Conte, ti suggerirei, a nome dei sindaci, di togliere i vincoli e aiutarci a usare i fondi disponibili. Non basta annunciare. Servono soldi cash. Abbiamo scritto ieri al presidente del Consiglio. Non ha senso continuare a lasciare intatte le lungaggini per avere risorse, per fare bandi di gara per acquisti NECESSARI. C’è la Consip, che è la piattaforma di bandi per gli acquisti oltre i 40 mila euro per le pubbliche amministrazioni. La Consip ha fatto gare per acquistare respiratori, mascherine DPI, gare effettuate dal 6 al 19 marzo. EBBENE ANCORA A FINE MARZO NOI ASPETTIAMO LE FORNITURE….. QUINDI per seguire le procedure si stanno ritardando gli acquisti di apparecchiature e reagenti INDISPENSABILI PER SALVARE VITE. Che parliamo a fare di riconvertire ospedali se mancano i ventilatori…
I materiali A FINE EMERGENZA
Domani io farò una denuncia contro tutti i responsabili di questi ritardi, ha concluso il sindaco, ricordando come basterebbe una norma di sospensione di queste procedure gli acquisti si possono fare cash. Il vice commissario nazionale emergenza, Arcuri ha dichiarato ai governatori delle Regioni che gli chiedevano QUANDO SAREBBERO ARRIVATI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE. Ebbene, Arcuri, il 26 marzo ha risposto che la metà dei ventilatori arriverà a fine emergenza. E Consip non rispetta neanche le date di consegna. Anzi, se voi Presidenti di Regioni avete modo di acquistare dispositivi, fatelo anche per noi….
IL GIOCO DELLE 3 CARTE
“Cari miei qui rischiamo di morire tutti, siamo di fronte a crimini indicibili. Caro Conte, lei deve diventare soggetto attuatore oppure decreti la possibilità di acquistare I BENI SALVAVITA, altrimenti moriremo tutti. Questo è il gioco delle tre carte. Ad OGGI LE GARE FATTE DA CONSIP NON HANNO PORTATO ALLA CONSEGNA DI CIO’ CHE E’ STATO COMMISSIONATO . Ci sono deroghe che possono essere fatte.
Servono soldi non norme e lacci
Il sindaco ha poi aggiunto che per lo smart working le amministrazioni possono derogare comprando computer e quant’altro, ma i ventilatori polmonari no. Caro presidente, faccia qualcosa subito altrimenti possiamo parlare di CRIMINI DA PARTE DI UNA CLASSE POLITICA E BUROCRATICA. Per mettere in moto velocemente l’economia dobbiamo però trovare una NORMA CHE TRASFERISCA LE RISORSE DALLO STATO ALLE TASCHE DEI CITTADINI. Da qui la richiesta di derogare senza però “giocare”. I soldi a noi destinati, anche se non spesi in passato, non ve li dovete prendere. Si deve rispettare la TERRITORIALITA’. Quando lei annuncia i soldi deve avere un piccione viaggiatore che li porta qui.
Rischiamo la rivolta della fame
Signor Presidente, ci vogliono 50 milioni al mese, ma non abbiamo visto un euro….Signor Presidente, rischiamo la rivoluzione, rischiamo che la gente si uccide, muore di fame. Date a noi sindaci la possibilità di agire e se sbagliamo fatecela pagare. Dateci modo di essere soggetti attuatori per poter dare spinta al sistema italiano.
Caro presidente, non faccia conferenze stampa per annunciare cose che non può realizzare. Lo sa che ieri di fatto ha detto che ci darete 66 euro a testa per superare l’emergenza? Io le dico una cosa, dobbiamo avere liquidiatà altrimenti saremo costretti a pagare solo il 50% degli stipendi al comune perchè io non me la sento di spendere soldi per lo smart working quando imprenditori, esercenti, professionisti, rischiano di finire in ginocchio. Abbiamo bisogno di cash.
Gli annunci di Musumeci….
Quindi i famosi 100 milioni annunciati da Musumeci devo dire che la delibera ancora non esiste, la devono ancora fare. I 100 milioni devono attingerli da varie misure, ma pare che siano destinati all’assistenza alimentare per i nuclei che non godono di alcuna assistenza.
I nuovi poveri del coronavirus
Noi dobbiamo pensare ai NUOVI POVERI da coronavirus, che sono i liberi professionisti, i negozianti che hanno chiuso, i titolari di aziende chiuse. Questi sono i nuovi poveri. Uno studio professionale che ha chiuso, un bar che ha chiuso, UNA PARTITA IVA, CHE SE NE FA DI 600 EURO? Con i vostri 600 euro, tra un paio di mese che se ne fa il titolare di un bar che solo di affitto paga mille euro se gli va bene? E l’imprenditore che ha avviato un’attività e ora non sa come fare? NON RISULTANO NELL’ISEE perchè l’anno scorso guadagnavano.
Un’autocertificazione per Messina
Prepariamo un’autocertificazione per Messina che ognuno firmerà a propria responsabilità che dice che non è in condizione di sfamare la sua famiglia. Non voglio ISEE,. Va bene, violerò una legge, mi farò un altro processo, ma devo dare risposte. E chi va a rubare lo prendo a calci in culo. Noi siamo qui per aiutarvi. Chi delinque è meglio che stia a casa perchè qui non c’è alibi. Per mangiare c’è chi ci pensa.
A concludere la conferenza stampa è stata l’assessore Carlotta Previti che ha spiegato come saranno stornati fondi europei per destinare le somme ai servizi sociali e di assistenza. L’Europa ci è venuta in soccorso perchè dal 13 marzo vengono liberati fondi europei vincolati che adesso si possono usare per l’emergenza.
Ma ha fatto una comunicazione ufficiale al presidente del consiglio o si tratta del solito comizio? Comunque è di ieri sera il decreto sul reddito di emergenza.
In anteprima intergalattica eccovi lo Zampognaro.
A parte la serie di volute inesattezze, condite di dati reali, questo figuro, che ovviamente possiede la ricetta per far piovere soldi, ma per ora non la svela (non sia mai) continua a cavalcare l’onda dell’ovvia paura per il futuro e della frustrazione, come un volgarissimo SCIACALLO.
Comunque scriveremo a Conte per farlo chiamare a Roma e spiegare a tutti come salvare l’economia italiana, ma che dico: d’Europa…scusatemi del mondo intero.
Caro Hermann ma come mai ce l’hai così tanto con chi cerca di aiutare la città. Forse tu con la mentalità ariana che hai, cerchi di imporre lo status di gioventù Hitleriana frequentata dai tuoi avi. Ma perché non lo fai tu il sindaco, traspare dale tue perle di saggezza un invidia e livore senza pari!
E per la precisione, al contrario di come dice la Carlotta Previti, inesatta come il suo maestro, non è l’Europa che è venuta in soccorso, ma è al Governo italiano che è venuta l’idea di utilizzare per l’emergenza una parte dei fondi europei non ancora spesi (perchè da queste parti siamo incapaci pure di spendere i miliardi messi a disposizione dall’Unione Europea), che sarebbero però vincolati a determinati scopi e territori.
Quindi lo Zampognaro, per bocca del suo assessore che ha avuto il permesso di parlare, deve essere più preciso. Senza fare intendere, come gli piacerebbe, che se fosse per il cattivo Governo centrale…
Certo che la buonanima de Grande Merola poteva solo fare i baffi al Sinnicu nuovo Re delle Sceneggiate Messinesi