Coronavirus Messina. I negativi della casa di riposo trasferiti alla "Opus", in un'ala a parte

Coronavirus Messina. I negativi della casa di riposo trasferiti alla “Opus”, in un’ala a parte

Marco Ipsale

Coronavirus Messina. I negativi della casa di riposo trasferiti alla “Opus”, in un’ala a parte

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sabato 28 Marzo 2020 - 11:42

Il commissario Covid per l'Asp Messina rassicura i familiari degli altri ospiti della Opus Residential

63 positivi, di cui 7 morti, solo 8 negativi. E’ il bilancio, si spera definitivo per quantità di decessi, del focolaio sviluppato alla casa di riposo “Come d’incanto”, di via I settembre.

Ieri mattina tutti i positivi sono stati portati via da lì e smistati in tre ospedali: Policlinico, Papardo e Barcellona. Via anche gli otto negativi, uno portato in ospedale per problemi respiratori, gli altri sette in un’altra residenza sanitaria assistenziale, la “Opus Residential” di via Palermo. Le operazioni sono state seguite da Messina Social City e dalla squadra Covid del Policlinico.

“Abbiamo completato un intervento particolarmente delicato – dice il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Laganga, coordinatore per l’emergenza coronavirus nel Messinese -. Il mio pensiero va a quelle persone che, purtroppo, sono decedute: personalmente e a nome dell’Azienda sono vicino ai loro familiari. Per gli ospiti negativi, invece, abbiamo approntato un’apposita sistemazione, grazie alla rete regionale e alla sinergia con i privati”.

Ma ad essere preoccupati, ora, sono i familiari degli ospiti della “Opus Residential”, nuova destinazione degli otto negativi (al momento sette perché uno è ricoverato) della “Come d’incanto”. Sono negativi, quindi non dovrebbero esserci rischi anche se sono stati a contatto con tanti positivi.

Inoltre arrivano le rassicurazioni da parte del dott. Carmelo Crisicelli, commissario Covid per l’Asp. “Non c’è ragione di preoccuparsi perché per precauzione i nuovi arrivati sono stati posizionati in un’ala a parte, con ingresso a parte e assistiti da personale sanitario dedicato a loro”.

Tutto confermato anche dalla “Opus Residential“: “Gli anziani provenienti dalla casa di riposo ‘Come d’incanto’ vengono ospitati in un reparto a loro dedicato, completamente reso indipendente ed assolutamente isolato dagli altri reparti della struttura”. In tutta la struttura, poi, già dallo scorso 4 marzo, può entrare solo il personale sanitario, per evitare rischi di contagio da coronavirus.

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