Al lavoro in regime di convivenza: gli operatori rimarranno in servizio per turni di 10 giorni consecutivi
“Non possiamo rischiare di fare la fine della casa di riposo “Come d’incanto”, sarebbe un devastante effetto domino”. Il direttore generale del Collereale, Giuseppe Turrisi, annuncia “una decisione inevitabile, che meditavamo da tempo”.
Da lunedì si passerà al regime di convivenza, 45 operatori rimarranno in servizio per turni di 10 giorni consecutivi. La prima squadra, entro domenica, verrà sottoposta al tampone. Ovviamente entreranno in servizio solo quanti risulteranno negativi. Troveranno posto nell’ala di via Sardegna e altri direttamente nei reparti in cui operano.
L’Ipab di via Catania ospita 170 anziani, più del doppio rispetto alla struttura di via I settembre. Dal 23 febbraio è stato istituito il registro dei visitatori con la misura della temperatura a tutti gli ingressi, dal 2 marzo visite ridotte al minimo, dal 10 marzo visite e ricoveri sospesi e smart working per i servizi amministrativi.
“Dopo avere sentito la Direzione sanitaria – prosegue Turrisi – ho contattato il nostro servizio Risorse Umane che ha approntato la turnistica. Dopo l’approvazione da parte delle organizzazioni sindacali, abbiamo avviato un sondaggio su base volontaria dei dipendenti e la risposta è stata soddisfacente, anche se non unanime”.
Io non credo che sia una disposizione ottimale visto che in questi mesi a causa del covid -19 il genere umano ha perso la propria libertà inoltre facendo stare gli operatori nelle strutture e fare turni disumani inoltre chi non vuole accettare queste condizioni vengono minacciate che vengono date ferie d’ufficio anche se non c’è nessun caso di covid vuol dire che questi operatori stanno applicando molto bene le prevenzioni per non diffondere questo virus. Io sono un operatore sanitario lavoro in Veneto in csss di riposo grazie alla nostra professionalità non stiamo riscontrando nessun caso grazie alla nostra coordinatrice che ci fa avere ogni giorno dpi
non credo si tratti di una disposizione “calata dall’alto” ma frutto di accordi sindacali e su base volontaria degli operatori che vogliono aderire, senza obblighi né minacce di ferie d’ufficio.
Bene che in Veneto siano disponibili i dispositivi di protezione individuali, giornalmente, per tutti gli operatori.
Altrettanto bene che nella vs casa di riposo non si siano riscontrati casi di covid 19.
Ognuno organizza il servizio, nel rispetto delle regole vigenti, nel rispetto degli operatori, nel modo che ritiene più idoneo al raggiungimento del fine ultimo che è la protezione dei soggetti più fragili: i nostri cari.