Katia Bonsignore dedica una poesia alla tragedia che ha colpito la casa di riposo di via I Settembre a Messina. In questi versi i giorni drammatici del Coronavirus nella struttura
Tutti insieme uniamo le forze per dar coraggio, per non chiudere le porte
stando uniti ci rafforziamo per far si, ai nonni dare una mano
Il nostro lavoro procede con attenzione, stando attenti ad ogni temperatura e saturazione
All’unanimità gridiamo aiuto con vigore, facendo un grido senza timore
la casa profuma di tristezza e solidarietà, ma nessuno di noi s’accenna a fermar
ognuno con le sue mansioni, andiamo avanti senza limitazioni
chi ti chiede un abbraccio, chi un sorriso chi ti guarda stranito
e pensi che nel cuor tuo, ancora, non’è tutto finito
nel nostro cuore ancora una speranza, desiderando che qualcuno si salva,
passano le ore e passano i giorni, ma di aiuti non vediamo negl’ intorni
Si continua a fronteggiare alle avversità, e nei nostri volti non c’è più serenità
sostenendo la situazione, con adeguata e consapevole rassegnazione.
Dopo un po’ arriva una reazione, dando voce alla nostra manifestazione
e l’impatto non sarà proporzionato, a lavoro da noi svolto e amato.
Eccoli qua, tutti pronti ad entrare, senza alcun valore morale
andando contro ai nostri principi, buttando in aria tutti i nostri sacrifici.
ma tutto questo non ci stupisce, è la cattiveria che agisce
e sta di fatto che non ci scalfisce
Questa quarantena ci ha destabilizzati, ed allo stesso tempo ci ha rafforzati
mettendo a dura prova i nostri sentimenti , con tutti i nostri pregi e difetti
ma non vogliamo meriti eccezionali , chiediamo soltanto di trattarci da esseri umani.
Katia Bonsignore